Qui la prima parte e qui la seconda.
Avrei una certa fame, visto che sono le 13.30, ma la mia fatica odierna non è ancora terminata. E visto che voglio fare le cose per bene, salgo subito verso Cima Pez, distante pochi minuti dal Rifugio Bolzano. Si può vedere bene anche dai tavoli del rifugio. E' quella puntina bianca al centro della foto.
Durante il cammino, tra le pietre a 2500 metri, trovo la regina dei prati: la stella alpina. E' presente in numerosi esemplari.
Vedo la croce di vetta.
In circa 15 minuti arrivo alla cima Pez. 2563 metri.
Anche qui c'è un piccolo complessino che suona per gli escursionisti. Eccovi uno dei brani suonati, mentre ammiro il panorama a 360° che si vede dalla cima.
Mi guardo in giro per scorgere ogni particolare.
Ecco là in fondo, il Sassolungo. Ai suoi piedi, tutta l'Alpe di Siusi.
Il Sassolungo in primo piano.
Il Catinaccio e le Torri del Vajolet.
Le lontane Odle.
Ora ho veramente molta fame. Decido di scendere leggermente e cercare un posticino nei prati qui vicino. Scelgo questo angoletto solitario e morbido.
Tolgo gli scarponi...
Mi cambio la maglia...
E mi preparo il mio bel panino con Speck.
La vista davanti a me è questa. Laggiù c'è il Latemar, anch'esso annuvolato.
Alla mia sinistra vedo il Catinaccio e il rifugio Bolzano.
Due particolari del Catinaccio e delle Torri del Vajolet.
Mega panoramicone ingrandibile ripreso dalla zona del Rifugio Bolzano. (15 scatti uniti)
E' ora di muoversi e di tornare a casa. Ripasso per il rifugio Bolzano.
Un deltaplano ci passa sopra le teste.
Finalmente il Sassolungo si libera completamente dalle sue nuvole.
I Denti di Terra Rossa.
I cavalli incontrati all'andata.
C'è pure il cavallo di Pippi Calzelunghe.
Turisti si rinfrescano vicino ad una cascata.
Questa è la Campanula Barbata.
Notevole eh?
Rieccomi tra le colline dell'Alpe. Ora mi attende un tratto in salita.
Ma è una passeggiata di salute.
Come volevasi dimostrare, lo Sciliar al pomeriggio è tutto in ombra. Ricordatevelo se venite qui in escursione.
In ogni angolo ci sono spunti fotografici.
Nuvola di Fantozzi sopra il Sassolungo.
Rieccomi al punto in cui dovrò scendere in seggiovia.
Wow, c'è qualcuno che fa volare alianti teleguidati!
Anzi, c'è un raduno vero e proprio in quota.
Rieccomi in seggiovia.
Dopo un po' mi accorgo che scendere con la seggiovia non è assolutamente come salire. Nel senso che si percepisce un'altezza molto molto maggiore. Io non soffro di vertigini, ma ammetto che in vari punti mi sudavano le mani. Ma guardate cosa fa questa mucca pur di brucare quello che desidera.
I tipici tetti della zona.
Scendo dalla seggiovia e mi incammino verso la cabinovia passeggiando tra i masi.
Eccomi nuovamente a Compatsch, Compaccio in italiano. 1850 metri. Laggiù, il Sassolungo.
Confermo che il parcheggio qui non è proprio economico.
Eccomi nuovamente all'Hotel che mi aveva colpito all'andata. Si tratta del Hotel Urthaler, 5 stelle facente parte della catena Small luxury Hotel of the world. Questo il loro sito.
L'albergo si vanta del fatto che è costruito interamente in legno, vetro e pietra senza uso di prodotti chimici di nessun tipo. Anche le radiazioni di qualsiasi tipo sono ridotte al minimo. Ecco perché non troverete le chiavi delle stanze con apertura elettronica. Pure il legno impiegato per costruire le camere, è stato tagliato in specifiche fasi lunari.
L'albergo ha lo Sciliar alla sua destra e il Sassolungo alla sua sinistra. Con la luce del pomeriggio, si apprezza molto di più il secondo del primo.
Panoramica sul bellissimo gruppo dolomitico.
E' questa l'ultima immagine che mi conservo di questa bellissima escursione, in cui mi sono riempito gli occhi dei verdi e magnifici pascoli dell'Alpe di Siusi.
Dati tecnici:
Partenza escursione alle 10.40.
Temp.: 21°
Sentieri percorsi: n. 4, 5 + Seggiovia e cabinovia
Partenza a 1850 mt.
Altezza massima raggiunta: 2563 mt.
Dislivello: 713
Km. percorsi: 14 circa
Tempo impiegato: 6,5 ore
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