26 febbraio 2012

Al santuario del Sass dla Crusc (2)

La prima parte qui.

La strada che stiamo percorrendo, ad un certo punto sembra arrivare in cielo. E' molto ripida e termina oltre l'orizzonte. Il sole si nasconde dietro il velo di nuvole. 
DSC 7977

A causa del salitone, rallentiamo un bel po' e la nostra amica a quattro zampe torna indietro e scruta dove siamo rimasti. Che ridere!

DSC 7983

Ora siamo in mezzo al pianoro. Alla mia sinistra cìè il Sass dla crusc, ma è meglio che non lo guardi, perché potrei incazzarmi di brutto. Ampi nuvoloni si addensano all'orizzonte. Chssà che non prendiamo pure l'acqua, oggi che era previsto sole completo!

DSC 7985

Decidiamo di fare una piccola sosta nell'unica baita aperta al pubblico di tutta la zona.

DSC 7987

La nostra amica è sempre con noi, ma dopo aver incontrato altri due cani, rimarrà qui. Grazie della compagnia, bella!

DSC 7988

Dall'altra parte della valle vedo la punta del maestoso Sass de Putia, 2875 metri.

DSC 7990

Alla baita stanno pranzando un gruppo di guide alpine. Bene, se ci capitasse qualcosa nelle prossime ore, saremmo in una botte di ferro.

DSC 7994

Sono le 12.50 e la fame inizia a farsi sentire. Decidiamo però di non mangiare qui, ma di sceglierci un posto più meditativo. Proseguiamo quindi verso il sentiero che porta al santuario.

DSC 7995

Le baite qui sono purtroppo quasi tutte lasciate andare. Sarà dura trovare un tavolo con una panca per il nostro lauto banchetto.

DSC 7998

Ogni tanto mi piace fotografare particolari come questo.

DSC 8003

Ci stiamo incamminando verso le pareti del Sass dla crusc. Il cielo, come vedete, non accenna a migliorare, ma almeno non minaccia più come prima.

DSC 8005

Anche con le nuvole, questo posto è una magnificenza. Immaginatevelo in autunno con tutti i larici gialli, oppure in estate con tutti i prati verdi. Mi sa che tornerò in questo posto molto presto.

DSC 8006

DSC 8008

Proseguiamo per un altra mezz'ora, poi affamatissimi, ci impossessiamo, non avendo trovato nulla di meglio, di un vecchio fienile con il portone sventrato.

DSC 8011

Troviamo anche al suo interno, tre ciocchi di legno, perfettamente adatti per sederci e formare un tavolino.

DSC 8021

Per pranzo ci attendono degli ottimi panini imbottiti con speck acquistato in una macelleria della Val di Fassa. Uno spettacolo! Sarà che abbiamo una fame da lupi, ma mi sembra di non aver mai mangiato un panino tanto buono.

DSC 8023

DSC 8027

Ecco il resto del banchetto.

DSC 8025

A star fermi non fa poi così tanto caldo. Meno male siamo riparati dal vento, anche se la baita che ci ospita, ha spifferi larghi 10 centimetri!

DSC 8031

Ad un certo punto appare anche un sole più deciso del solito.

DSC 8028

Ma verso sud, la situazione non è rosea.

DSC 8032

Finiamo di mangiare e quasi siamo costretti ad infilarci i guanti. Si è alzata un ariaccia non molto simpatica. Ecco una immagine dei Pra d'Armentara, come vengono chiamati questi prati costellati di baitine.

DSC 8039

Riprendiamo il nostro cammino e riprendiamo a salire. Non conosco metodo più efficace per scaldarsi, ed in effetti, dopo 10 minuti mi ritolgo la giacca a vento.

DSC 8041

Ora siamo molto vicini alle pareti del Sass dla crusc in direzione del santuario collocato a 2045 metri.

DSC 8047

DSC 8049

Signore e signori, il Sass dla crusc fotografato con il grandangolo. Maestoso, eh?

DSC 8052

Poco dopo, vediamo spuntare all'orizzonte, il Santuario. Lo vedete, lì sulla destra?

DSC 8060

Ora mi sembra di poter toccare quelle pareti.

DSC 8061

DSC 8062

Ogni tanto mi soffermo a guardare quanto stronze siano le nuvole oggi: continua a persistere sulle nostre teste, sta cavolo di velatura grigiastra, mentre all'orizzonte vedo ampissimi squarci di sereno. Ma porc...

DSC 8064

Nel frattempo, ecco il Santuario.

DSC 8066

DSC 8079

DSC 8081

DSC 8085

Sulle pareti sopra il Santuario, ci sono molte vie alpinistiche fatte anche da grandi nomi come Messner.

DSC 8087

Arriviamo al santuario.

DSC 8089

Oltre al Santuario, qui c'è anche un piccolo ospizio.

DSC 8091

che però è caro come il fuoco. Qualche esempio: un piatto di minestra 6,50 euro, un bicchiere di Coca-Cola, 2,40 euro!

DSC 8092

Mi guardo attorno.

DSC 8093

DSC 8095

Entro nel santuario.

DSC 8104

Qui molti devoti hanno lasciato testimonianza di grazie ricevute.

DSC 8096

Fa strano un ambiente del genere a 2000 metri di quota in mezzo ai boschi...

DSC 8098

DSC 8100

DSC 8102

DSC 8103

Esco dal Santuario e sembra che una piccola grazia sarà fatta anche a me. Il cielo si sta liberando: l'ampia cappa grigia che c'era sopra le nostre teste, si sta spostando. Rimane solo la striscia visibile qui a sinistra. Speriamo in bene per il tramonto, che è previsto tra circa 2 ore.

DSC 8108

Anche il Sass dla crusc ora ha un cielo quasi azzurro dietro di sè. Molto bene!

DSC 8112

Ora è tempo di tornare indietro, fino alla baita dove abbiamo lasciato il nostro amico cane. Da quella zona fotograferemo il tramonto.

DSC 8114Fine seconda parte. Tra non molto arriverà la terza e ultima parte. Abbiate fede.

Pin It

5 commenti:

Stefano T ha detto...

"Abbiate fede".
Considerando la meta dell'escursione, mai monito fu più esatto !
Attendendo con trepidazione (e fede), porgo cordiali saluti.
Stefano

BluOscar ha detto...

Come ben sai non commento spesso, ma non manco mai di seguirti. E' davvero difficile fotografare le propri escursioni in montagna tentando di essere originali. Le foto purtroppo, a volte, sembrano ripetersi in quanto il paesaggio risulta essere simile ad altri già visti in precedenza. Cio' non toglie che tu, in un modo o in un'altro riesci a trasmettere emozioni: quelle che stai provando tu nel momento esatto in cui le vivi. Per questo io e sono sicuro tanti altri lettori continuano a seguirti. Ciao Momo. Sono sicuro che questa camminata ti ha ricompensato cosi' come queste foto hanno ricompensato noi per il solo fatto di aver cliccato sul tuo bel blog.

Momo ha detto...

Stefano, tra qualche ora non dovrai più attendere. Finalmente dovrei riuscire a pubblicare il finale dell'escursione. Grazie!

Oscar, hai proprio colto nel segno. Dopo aver prodotto il materiale fotografico dell'escursione, la parte più complicata è proprio quella della selezione delle foto e del racconto dei vari momenti. Bisogna cercare di tenere sempre alta l'attenzione e di riempire di piccoli grandi particolari tutta la storia. Spesso il tempo non permette di stendere racconti così ricchi e dettagliati, ma io ci provo sempre, anche perchè so che questi pot sono tra i più apprezzati dai miei lettori. Grazie infinite per il tuo bel commento!

Anonimo ha detto...

Evvai con la pubblciità alle (peggiori) multinazionali!

Stefano ha detto...

Bellissimo l'angolo delle Grazie Ricevute, sembra quello del Santuario della Madonna di Pietralba, sopra Monte San Pietro.
Lì feci d'estate una bellissima escursione verso la Malga Laab dalla quale si può poi risalire sino al Passo Lavazè.
Bellissimo.
Stefano

Posta un commento

Se stai per lasciare un commento, ti ringrazio fin d'ora. Io mi nutro di commenti! Risponderò appena il tempo me lo permette. Grazie!