Prima puntata, seconda, terza, quarta, quinta e sesta.
Siamo in camera, ci stiamo preparando per un evento sorpresa che ho organizzato un mese e mezzo prima di partire per Parigi e di cui la Moma non sa nulla. Sa solo che deve vestirsi molto molto elegante e che dovrà camminare per 15 minuti per raggiugere la meta dall’albergo. Fuori per fortuna non piove più e potremo lasciare gli ombrelli in hotel.
Partiamo e la Moma è sempre più eccitata. Non sa minimamente che la sto portando in uno dei posti più esclusivi di tutta Parigi, simbolo del lusso e dei piaceri mondani della capitale francese, nonché il teatro lirico più sfarzoso e grande d’Europa. Lungo 172 metri e largo 124, l’Opéra Garnier, fino a poco tempo fa chiamato Opéra de Paris, può accogliere nella sua stupenda sala, oltre 2000 persone. Il suo foyer è qualcosa di incredibile che lascia tutti a bocca aperta. E’ stato appositamente costruito così sontuoso perché gli spettatori dei palchi potessero mettersi in mostra nella società. La sala ha appeso al decoratissimo soffitto un mega lampadario che pesa oltre 6 tonnellate. Il palcoscenico è enorme e può ospitare oltre 450 comparse. Ora vi mostro alcune foto prese dal web.
Ecco il foyer.
Questa è la sala principale. le decorazioni del soffitto sono di Chagall.
Ma ecco le mie immagini. Ci avviciniamo al teatro e io faccio finta di nulla. Lei è ha indosso un vestito corto nero e i tacchi alti. Io sono in giacca e cravatta scura. Tutti e due abbiamo il cappotto e forse, con le temperature che ci sono, è un po’ poco.
La Moma guarda il teatro e mi chiede se sia quella la meta e io le dico: ma hai presente quanto ci voglia per entrare lì dentro? E poi sarà tutto esaurito da mesi. E lei annuisce.
Ma dopo qualche passo, iniziamo a salire la scalinata che porta all’interno e la Moma mi dice: ma sei pazzo?? Io sorrido ed entriamo nella pancia del teatro. Lo sfarzo è all’ennesima potenza. Tutti sono super eleganti e l’aria è elettrica. Io e la Moma ci sentiamo piccoli piccoli in questa meraviglia di posto.
Entriamo in sala e prendiamo i nostri posti che sono nel parterre. La nostra esperienza parigina sta per arricchirsi di un’incredibile tassello che mai potremmo dimenticare. Ecco il palco e la sfarzosa sala.
La gente si accomoda piano piano. L’orchestra accorda gli strumenti.
Alle 21.10 inizia lo spettacolo. Qui ormai si fanno quasi ed esclusivamente balletti. Quindi questa sera assisteremo ad un balletto. Devo dire che all’inizio era scettico e mi aspettavo qualcosa di noioso. E invece incredibilmente questo balletto mi piacerà tantissimo per tanti fattori: la storia, i costumi, la sontuosità e la creatività della scenografia, i costumi, la bravura dei ballerini. Anche la Moma rimarrà assolutamente entusiasta. Il balletto che abbiamo visto si chiama La Source, con coreografie di Guillaume Bart. Questo spettacolo è rimasto in cartellone settimane e ogni sera era sold out. Eccovi i primi 5 minuti del balletto.
Naturalmente non potete apprezzare come invece ho fatto io. Vi assicuro che lo spettacolo è valso in pieno il prezzo del biglietto. Spessissimo c’erano oltre 50 ballerini contemporaneamente sul palco. Ecco alcune immagini che sono riuscito a scattare.
I ringraziamenti.
Una delle protagoniste.
I primi ballerini.
Il sipario ahimè si chiude e la gente inizia a defluire. Sta finendo il sogno. Non ci credo di essere stato all’Operà de Paris. Io e la Moma ci scateniamo con gli scatti e gli autoscatti.
La verità è che non vogliamo più uscire da qui.
La nostra notte parigina prosegue lungo la via del ritorno. E la sera tutto è ancora più magico.
Eccoci finalmente al nostro albergo.
Ora ci attende un meritato riposo, non prima di aver sgagnato ancora una volta un pezzo di baguette di Eric Kayser.
Buonanotte Parigi!
A presto per la continuazione!
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1 commento:
nostalgia quando noi in Parijs ,mooie foto`s Mauri
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