Prosegue il mio racconto fotografico che narra i 5 giorni passati a Parigi a metà del mese scorso. Qui la prima puntata, qui la seconda, la terza e la quarta.
Sono le nove di mattina di una piovosa giornata parigina. Siamo già davanti alle porte ancora chiuse del Musée D’Orsay,
Con la nostra Museum pass evitiamo qualsiasi tipo di coda e velocemente entriamo nel museo. Qui continua la storia che cronologicamente si interrompe al Louvre. E’ infatti in questa spettacolare ex stazione ferroviaria che sono conservati i migliori capolavori dell’impressionismo e del post-impressionismo.
Il luogo dove sono esposte sculture e dipinti è veramente suggestivo e non fa che avvalorare ancora di più le opere stesse.
Tra le prime opere che si incontrano, c’è lei, la statua della Libertà di Auguste Bartholdi in versione ridotta, alta poco più di tre metri. Questa versione, fatta dall’artista una ventina d’anni dopo aver completato quella di New York, è rimasta per 115 anni ai vicini giardini del Lussemburgo qui a Parigi. E dal 2011 è stata portata qui al riparo.
Sopra di noi si erge in tutto il suo splendore uno dei tanti mega orologi del museo.
Le sculture meravigliose in questo luogo sono veramente tante e sono ancor più belle illuminate dalla luce naturale che arriva dalle vetrate in alto. Guardate questo capolavoro di semplicità e allo stesso tempo di grande maestria.
In un angolo del museo è stato dato ampio spazio ad una splendida ricostruzione del quartiere dell’Operà a Parigi, quello dove alloggiamo noi.
A fianco, si può anche ammirare uno stupendo spaccato del Operà Garnier, uno dei più incredibili e sfarzosi luoghi di Parigi. E a dirlo, mi viene un po’ da sorridere. Prima o poi, capirete il perché.
Ecco la navata centrale del museo.
Da qui si ammira ancora meglio l’orologio dorato.
Entro in uno dei cafè e la suggestione aumenta.
Attraverso l’orologione che da sull’esterno, vedo chiaramente il Sacro Cuore.
E anche parte del Louvre.
La nostra visita prosegue tra le meraviglie di Van Gogh, Degas, Manet, Monet, Cézanne, Renoir, ecc… , opere che non potrò fotografare, purtroppo. Neppure senza flash.
La nostra giornata prosegue all’Invalides, e precisamente al Musée de l’armée, semplicemente uno dei più grandi musei militari al mondo.
Il motivo principale della nostra visita (a parte il fatto che ci possiamo entrare gratuitamente), è la tomba di Napoleone. Abbiamo poco tempo da passare qui, perché ci attende un appuntamento tassativo alle 14.
Mentre entriamo, alle nostre spalle vediamo una zona di Parigi che purtroppo non faremo in tempo a visitare da vicino: Il ponte Alessandro III, il Grand Palais, e il Petit Palais.
Sotto questo immenso cupolone dorato, c’è il grande sarcofago che contiene le spoglie di Napoleone Bonaparte.
Eccolo! E’ interamente fatto di quarzite rossa della Finlandia. Il sarcofago contiene, come una matriosca, 6 bare una dentro l’altra, fatte nell’ordine dalla più interna alla più esterna: Lamiera, mogano, piombo, piombo, ebano e quercia.
Questa è la cupola soprastante.
Insomma, qui giace uno dei più importanti condottieri di Francia, nonché probabilmente la figura storica più emblematica di tutta la storia francese.
Ecco alcuni scatti fatti al museo militare.
Ma il nostro tempo è terminato. Ci attende il mostro di ferro! Tour Eiffel, arriviamooooo!!!!
A presto per il prossimo post!
1 commento:
Che meraviglia Parigi, che meraviglia il Museo d'Orsay.
Purtroppo i recenti problemi hanno portato alla ribalta Parigi sotto una veste che non le appartiene.
Ho apprezzato le quantità di "etnie" che ci convivono, la trovo una delle città più belle al mondo sotto infiniti aspetti, sono un amante dei Macaron (io ho puntato su Pierre Herme), abbiamo soggiornato per 5 giorni all'Hotel Du Louvre, anch'esso comodissimo.
Attendo con ansia il seguito del tuo racconto .. bravissimo come sempre, mi mancavano i tuoi post.
Stefano
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