Qui la prima parte.
Ecco quello che vedo sbucando sul lato a ovest della Croda da Lago. Neve si, ma anche tanto sole e ampi sprazzi di erba ingiallita.
Decido definitivamente di proseguire e completare il giro del Gruppo dolomitico, anche se ho l'impressione che non attenderò qui il tramonto. Troppo lontana l'auto e troppi casini da superare con l'eventuale buio.
Pe ora mi attende una bella arrampicatona. Devo arrivare alla forcella Rossa del Formin a 2462 metri. Quella che si vede lassù.
Da questa parte la Croda da Lago mostra le sue guglie, ma lo fa a piccole dosi e in modo distorto. Ecco Cima Ambrizola, 2715 metri e vetta più alta del gruppo.
Sono ancora a digiuno e faccio fatica a salire. Sto attendendo un luogo adatto per il pranzo ma anche il momento in cui potrò dire: ok, da qui in poi è tutto sotto controllo. E per ora non ho nulla sotto controllo. Che mi attende oltre quella forcella? Come sarà il tracciato fino al congiungimento con il sentiero fatto stamattina? Lo vedremo, sono diretto proprio lì!
Un pazzo solitario che ancora non sa che l'estate è finita da mò!
Mi giro indietro. Alle mie spalle è sbucato come d'incanto il Pelmo, altro mitico gruppo dolomitico che presto o tardi avvicinerò.
Salgo sempre di più. Questo è il punto più alto che toccherò oggi. Da qui vedo perfettamente il Becco di mezzodì e il Pelmo.
Sono quasi in cima alla forcella.
Ancora pochi passi. Scavallare una cima, un passo o una forcella è sempre un'emozione particolare. Non sai mai cosa ti si presenterà davanti agli occhi e che tipo di panorama vedrai. E' così anche questa volta.
Prima di solcare la forcella mi giro indietro un ultima volta. Non è stata una passeggiata arrivare fino a quassù, però il panorama che ho di fronte è meraviglioso. Ecco tutti insieme, da sinistra verso destra, Antelao, Becco di mezzodì, e Pelmo. Ingrandibile.
E poi…
Ecco cosa vedo una volta solcata la forcella. Le Tofane mi fanno ciao da lontano. La neve su questo versante è maggiore. E non di poco. Inizio a scendere molto rapidamente.
Non vedo dove va a finire questo sentiero ma è certo che devo passare dagli attuali 2400 metri ai 1800 del sentiero di stamattina. 600 metri tutti in discesa.
Una panoramica comprendente Nuvolao, Averau, Lagazuoi, Tofana di Rozes, Tofana di Mezzo.
Scendo velocemente su neve farinosa. A tratti è anche divertente, sembra di surfare sull'acqua. Il manto nevoso qui si aggira sui 50-60 cm.
Mi è subito evidente che anche da qui non è possibile fotografare la Croda con risultati interessanti.
Dovrei addentrarmi sulla mia sinistra, in direzione Lastoni di Formin, di qui.
ma non ne ho ne il tempo, ne la voglia. Preferisco scendere, ma non è così agevole. Il sentiero è praticamente invisibile e il percorso si snoda tra rocce giganti e terreno non uniforme. Per fortuna ci sono orme precedenti alle mie. Seguirò quelle.
Ecco cosa vedo sopra la mia testa.
Dopo una mezz'ora buona di cammino su neve fresca e in forte discesa, vedo finalmente terreno più agevole davanti e me.
Mi guardo indietro e osservo da dove sono sceso.
Con questa ricostruzione grafica si comprende meglio il percorso fatto al ritorno, all'interno del canalone innevato.
Rientro nel bosco e di nuovo all'ombra, filo via dritto verso l'auto. Non vedo l'ora di mangiare e appostarmi per il tramonto. Ho un'ora a disposizione.
Mi disseto in uno dei tanti torrenti che scendono dai lastoni.
Una volta arrivato in auto, salgo al Passo Giau e finalmente mangio, tra l'altro senza pane. Intorno alle 16, scendo leggermente di alcuni tornanti e individuo un pratone che fa al caso mio. Da qui ho una inquadratura perfetta sulla Croda da Lago e sui Lastoni di Formin.
La mia Nikon finalmente ha pane per i suoi denti e si scatena.
Panorama ingrandibile.
Il sole cala velocemente come sempre e il tempo di ragionare non è molto. Calcolate che dalla prima foto del tramonto a questa qui sotto, son passati solamente 20 minuti.
Che meraviglia! E pensare che questo spettacolo si ripete ogni sera con modalità e colori sempre diversi.
Nel frattempo infilo i guanti. Non è più così "caldo" come oggi pomeriggio.
Tolgo il bilanciamento del bianco virato e ripristino quello normale.
Ancora pochi barlumi di luce sui Lastoni e poi sarà la notte.
Le ultime punte aguzze della Croda da lago salutano il sole.
Mi sposto leggermente e alla mia sinistra scorgo i Sorapiss ancora illuminati.
La Croda invece è già al buio. Aumentando i tempi di scatto, possiamo comunque rischiarare la scena anche senza sole.
Gli ultimi scatti prima di salire in auto. Il freddo inizia a farsi sentire davvero.
Riprendo l'auto e salgo nuovamente verso il Passo Giau. Si torna a casa, non prima di aver immortalato l'orizzonte verso ovest.
Alla prossima, care vecchie Dolomiti.
Il percorso fatto.
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9 commenti:
bravo momo
belle foto ma in effetti come dicevi, le ultime sono straordinarie!!
ma andar in quota così da solo con neve e buio che avanzano?
ciao
massimo bdg
ciao Momo!
e' sempre un piacere seguire le tue escursioni, quella zona e' bellissima, ho fatto il Kaiserjagher e la galleria di Mina(Lagazuoi) questa estate e sono posti meravigliosi!
per informazione che numerazione hanno i sentieri che hai percorso?
Luca (solealto@msn.com)
guardando le foto mi sembra di essere li'. Conosco la zona e la trovo magica. Mi unisco comunque a Massimo nel tirarti le orecchie: leggi "ma andar in quota così da solo con neve e buio che avanzano". Fai attenzione mi raccomando. Ciao e bravo, come al solito del resto. I tramonti finali sono mozzafiato.
e' un gran pezzo che volevo chiedertelo, cosa usi per modificare la foto segnando il percorso? scusa ma sono una schiappa con il computer
Massimo, grazie per i complimenti. Per quanto riguarda la tua perplessità, rispondo più in giù, assieme a ciò che mi ha chiesto oscar.
Luca, i sentieri che ho percorso sono i seguenti: 437, 434, 435. Ciao!
Oscar, in realtà non ho mai rischiato nulla. Nel fotoracconto c'è un bel santo temporale che non ho documentato. E' proprio la discesa su roccie e neve che ho fatto per concludere l'anello intorno alla Croda. La neve era farinosa e quindi non pericolosa, la pendenza non eccessiva e senza strapiombi o altro. All'imbrunire mancava ancora parecchio. E in ogni caso sono sempre attrezzato di pila frontale. Poi c'è da dire che non ero solo. 500 metri avanti a me c'era un'altro escursionista. E dietro più lontani, altri due. Inomma, nessun pericolo incombente. Grazie comunque per il pensiero! :-)
Federico, ti riferisci ai grafici 3d? Semplicemente scatto degli screenshots da RealityMapsViewer e con Photoshop traccio delle righe col pennello. Come vedi, nulla di fantascientifico. Ciao!
Se avessi la possibilità di cambiare la tua D90 che modello prenderesti?
Altra domanda: quando fai degli scatti molto "spinti" con il tele utilizzi il cavalletto?
Grazie. Ciao
Ciao Momo,
ancora complimenti per l'accoppiata vincente: escursione + foto. Sono due mondi che adoro, uno più dell'altro.
Bella escursione, bella location, belle foto.
Considerando il periodo (novembre inoltrato), mi sembra di notare che siamo ancora un bel pò indietro in quanto a neve.
Un saluto
Mi permetto di consigliarti una visita a questo sito
http://www.alimages.it/report/2011b/nov1/novembre1.html
reportage fotografico aereo sulle cime dolomitiche
Stefano T, mannaggia, avessi io la possibilità di usufruire di un passaggio del genere! Fantastico! Grazie del link.
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