Ieri sera ho visto la prima puntata del Festival di Sanremo. La conclusione che posso trarre è che la gente ama farsi del male da sola. La prima che associo a questa frase è la Clerici, assolutamente impalata sul palco dell'Ariston. E questa sensazione è stata mostruosamente accentuata soprattutto per "colpa" della iniziale presenza di Bonolis e Laurenti, che nei primi 20 minuti sono stati inspiegabilmente chiamati (gli autori si son voluti far male da soli) ad intrattenere il pubblico facendo fuoco e fiamme come sempre. L'arrivo della Clerici è stato come quando la maestra ritorna in classe dopo l'intervallo! L'adrenalina portata da Bonolis e Laurenti aleggiava nell'aria come un fantasma, e così la sensazione è rimasta fino alla fine della serata. In ogni caso questa mattina tutti e dico tutti, stroncano Antonella come conduttrice. Il Festival si conferma come evento che distrugge o esalta la carriera dei suoi presentatori. Andate qui se volete curiosare chi (e quando) ha presentato tutte le edizioni del Festival.
Altra persona che si è fatta un gran male da sola è stato il Principe Emanuele Filiberto. Mai ho vissuto un momento di tale imbarazzo nell'ascoltare una canzone a Sanremo.
Io vi prego di rileggere quello che ha potuto partorire la mente di quest'uomo.
Io credo sempre nel futuro, nella giustizia e nel lavoro,
nel sentimento che ci unisce, intorno alla nostra famiglia.
Io credo nelle tradizioni, di un popolo che non si arrende,
e soffro le preoccupazioni, di chi possiede poco o niente.
Io credo nella mia cultura e nella mia religione,
per questo io non ho paura, di esprimere la mia opinione.
Io sento battere più forte, il cuore di un’Italia sola,
che oggi più serenamente, si specchia in tutta la sua storia.
Sì stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio.
Io, io non mi stancherò, di dire al mondo e a Dio, Italia amore mio.
Ricordo quando ero bambino, viaggiavo con la fantasia,
chiudevo gli occhi e immaginavo, di stringerla fra le mie braccia.
Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente,
ma chi si può paragonare, a chi ha sofferto veramente.
Sì stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio
Io, io non mi stancherò, di dire al mondo e a Dio, Italia amore mio
Io credo ancora nel rispetto, nell’onestà di un ideale,
nel sogno chiuso in un cassetto e in un paese più normale.
Sì, stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio.
Forse per comprendere tutta la storia è bene che vi leggiate la sua e quella di suo padre. Inutile dire che il pubblico abbia già fatto fuori il Principino smarrito.
Non una grande figura ha fatto anche Pupo, che dopo la scelta di accompagnare il Principe de noaltri vedrà la sua carriera compromessa per sempre.
Alla fine dell'ultima canzone me ne sono andato a letto e mi son perso lo strip tease di Dita Von Teese, ma a giudicare dalle visite impazzite sul mio blog, sembra che la regina del Burlesque abbia fatto colpo. Tutti a vedere questo post, stamattina.
Le canzoni che mi hanno piacevolmente colpito sono quelle di Arisa
Valerio Scanu (ma il ritornello non mi convince)
Forse però è meglio risentirle tutte un altra volta. Tranne quella di Emanuele Filiberto, sia chiaro.
Pin It
5 commenti:
Al di là che mi trovo abbastanza d'accordo su ciò che dici, ma se non ho letto male sei un fotografo.
Ecco contunua a fare quello anzichè dare giudizi sulle canzoni; non è il tuo lavoro.
Su Emanuele Filiberto, bè, non è che da un punto di vista tecnico si potesse pensare a qualcosa di meglio.........
Anonimo, mi vien da ridere... Io ho espresso una opinione, non un giudizio da "tecnico". Se non posso più neppure scrivere quello che mi passa per la testa all'interno del mio blog, allora siamo a posto.
Eh no momo, vuoi fare un blog di foto, ora DEVI parlare solo di quello!
E occhio, se sgarri ti becchi pure le bacchettate sulle dita, come una volta!
:D
Roba da matti!!!
Comunque non ho mai seguito sanremo e non credo inizierò quest'anno, però solo dal testo della canzone ho i brividi! Che pena!
Io sono un fruitore di musica, un tecnico del suono, un musicista da 25 anni, e anche un mediocre cantante. Non sono un fotografo, e la penso come Momo, spesso e in larga misura. Arisa ha colpito anche me: basta con moralismi su moralismi, tragedie e menate... un pò di sana semplicità e spensieratezza. Che sia graffiante, come quella dipinta da Cristicchi, o anche positivista come quella di Arisa, W la canzone italiana che non ha bisogno di drammaticità per dirci qualcosa.
Ah, aggiungo che dal mio punto di vista la Clerici un merito l'ha avuto: il ritmo! Non ho memoria di un'edizione degli ultimi 10 anni del Festival che finisse così presto (mezzanotte e mezza... i film di prima serata ormai vabnno ben oltre in molti casi!!!). Lei non mi piace affatto, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare!
Posta un commento
Se stai per lasciare un commento, ti ringrazio fin d'ora. Io mi nutro di commenti! Risponderò appena il tempo me lo permette. Grazie!