06 marzo 2009

HDR. Vita morte e miracoli.

Oggi vi spiego, per chi ancora non lo sapesse, cos'è l'HDR, a cosa serve e come si ottiene. A differenza dei molti siti che ne parlano, Squarciomomo vi illustrerà tutti i passaggi con vari esempi e varie tecniche per ottenere risultati spettacolari e impensabili prima.
Intanto inquadriamo l'argomento per chi non sa di cosa stiamo parlando. L'HDR è una tecnica fotografica post-scatto con la quale è possibile ottenere immagini senza zone sotto esposte o sovra esposte e dai colori decisamente spettacolari, direi da strabuzzare gli occhi. Importante capire che l'HDR può essere usato come strumento di ritocco delle nostre immagini di partenza, e anche come strumento creativo per immagini che stravolgono completamente le leggi che regolano la luce. HRD è un acronimo e significa High Dynamic Range, appunto Alta gamma dinamica, la capacità cioè di visualizzare correttamente in una immagine un ampio spettro di luce. Entriamo subito nel vivo.
ERRORI E LIMITI DI ESPOSIZIONE
Guardate questa foto fatta in Val Contrin poco tempo fa.La luce era scarsa e i colori piatti. L'ambiente in generale era scuro, senza sole e lo scatto che ho ottenuto ha difetti di sovraesposizione nel cielo dove c'è quella chiazza bianca. Se avessi scattato con un tempo inferiore il cielo sarebbe venuto esposto correttamente ma il resto dell'immagine sarebbe stata ancora più scura. Ora vi metto una piccola carrellata di scatti fatti da me negli anni. Osservateli bene, chi per un motivo, chi per un altro, tutti sarebbero stati "salvati" da un HDR.
Quando fate foto come queste dovete sempre scendere a compromessi e scegliere cosa esporre correttamente: le finestre o l'interno della stanza? Il bosco o le cime innevate? Purtroppo non esiste ancora una macchina fotografica in grado di evitare sopra o sotto esposizioni in questi casi.
Pensate anche che queste foto sono fatte con una digitale di fascia semi-professionale con 5 misurazioni di esposizione (erano scatti fatti con la Nikon D70) in grado cioè di "leggere" l'intensità della luce in 5 punti. Immaginate cosa possa venir fuori con le digitali compatte senza queste opzioni, fotografando la stessa scena.
Ecco allora arrivare in nostro aiuto l'HRD, una tecnica relativamente recente che ha però bisogno di un procedimento particolare per essere adottata.

COSA SERVE
Se volete iniziare ad usare la tecnica dell'HDR dovrete munirvi delle seguenti cose:
• Un treppiede o più comunemente chiamato cavalletto
• Una digitale in grado di fare il Bracketing o che abbia il controllo dei tempi di esposizione (lavorare quindi in manuale)
• Un software in grado di creare gli HDR

ESECUZIONE DEGLI SCATTI PER l'HDR
Abbiamo imparato che ogni volta che state per scattare una foto e notate troppo divario tra le zone scure e quelle chiare, è ora di far entrare in azione l'HDR. Posizionare la digitale sul cavalletto è d'obbligo perchè l'HDR non è altro che la sovrapposizione di 3 immagini. Capite anche voi che se non sono perfettamente uguali, avrete effetti di sdoppiatura molto evidenti e l'HDR andrà a farsi benedire. Ecco un HDR con effetti di sdoppiatura.I problemi sono naturalmente solo negli elementi che si sono mossi tra uno scatto e l'altro.
Quindi, macchina fotografica sul cavalletto e opzione Manuale o di bracketing inserita.
Ora, siccome anche la vostra mano che preme il pulsante di scatto crea movimenti che possono causare il mosso, vi consiglio di utilizzate l'autoscatto, oppure il telecomando se la vostra digitale ce l'ha. Naturalmente durante le tre sequenze non dovete variare assolutamente nulla, ne la focale (cioè spostare l'inquadratura o la messa a fuoco), ne altri parametri, ma soprattutto non toccare la macchina tra uno scatto e l'altro.
Potete scattare tranquillamente in JPEG alla massima qualità disponibile anche se l'ideale sarebbe utilizzare il formato RAW, cioè il formato grezzo che esce dalle digitali, per poi generare con appositi software (Camera Raw o Photoshop) le tre immagini per fare l'HDR. Il RAW ha come vantaggio quello di poter generare degli HDR con un solo scatto e quindi anche con oggetti in movimento al suo interno, tipo le persone o altro, ma ha come svantaggio il poco controllo sulle zone d'ombra che se schiarite di molto lasceranno vedere molto "rumore". Le immagini insomma risulteranno granulose nelle zone scure. Meglio quindi tre ottimi JPEG o tre ottimi RAW da poter manipolare.
Facciamo un passo indietro e vediamo cos'è il bracketing. Moltissime macchine fotografiche hanno questa opzione contrassegnata dalla sigla BKT come in questo esempio.Questa opzione cattura la stessa scena con varie esposizioni, solitamente 3. Una volta attivata quindi avremo il primo scatto esposto normalmente, il secondo sottoesposto e il terzo sovraesposto senza che dobbiate toccare nulla se non l'attivazione appunto del bracketing e la pressione per tre volte del pulsante di scatto. Io per comodità uso lo scatto continuo così l'acquisizione delle tre immagini è fulminea. Sfrucugliando nei menù della digitale si potranno variare la sequenza dei 3 scatti (esempio: sottoesposto-normale-sovraesposto, normale-sottoesposto-sovraesposto, ecc...), l'ampiezza di esposizione tra uno scatto e l'altro in modo da aumentare o diminuire la differenza tra loro.Se la vostra digitale non ha il bracketing, oppure la sotto e sovra esposizione che ottenete non vi soddisfa, dovrete utilizzare l'esposizione in manuale, decidendo voi quanto sovra o sotto esporre in modo che le zone chiarissime e quelle scurissime siano correttamente esposte. Io preferisco lavorare sempre in manuale perchè trovo che il bracketing delle digitali sia insufficiente per degli ottimi HDR.
Ecco quindi i consigli riassuntivi per fare scatti ottimali al fine di trasformarli in HDR:

• Fissate la fotocamera a un cavalletto.
• Scattate un numero di foto sufficiente a coprire l’intera gamma dinamica della scena. Il numero minimo di fotografie necessarie è tre.
• Variate la velocità dell’otturatore per ottenere esposizioni diverse. Evitate invece di modificare l’apertura, perché questo modifica la profondità di campo di ciascuna esposizione e questo pregiudica la buona riuscita dell'HDR.
• Evitate anche di modificare la sensibilità ISO o l’apertura, perché questo potrebbe introdurre nell’immagine disturbo o vignettatura.
• Le differenze di esposizione fra le fotografie devono essere di uno o due EV (valore di esposizione), corrispondenti a circa uno o due valori “f” di diaframma.
• Non modificate l’illuminazione; ad esempio, evitate di usare il flash solo per uno scatto e non per i successivi.
• Accertatevi che la scena rimanga identica, senza lo spostamento di alcun elemento. La fusione delle esposizioni funziona solo con immagini con esposizione diversa ma di una scena identica, a meno che non utilizziate un unico file RAW per poi fare l'HDR.

Una volta che avete fatto i tre scatti otterrete tre immagini simili a queste.
Scatto con esposizione normale.Scatto sottoesposto.
Scatto sovraesposto.
L'HDR non fa altro che prendere il meglio da questi 3 scatti e quindi nella prima foto le zone intermedie di luce, nella seconda avremo una buona esposizione del cielo e delle parti chiare, e nella terza si salverà l'esposizione di tutte le zone scure, tipo il bosco e le piante.
Il risultato finale sarà questo:Un giusto equilibrio tra zone d'ombra e zone di luce fatto con "la forza" di tre scatti e con l'aggiunta di un ottimo contrasto. Guardate la differenza con la prima delle tre foto qui sopra, quella cioè che avrei ottenuto scattando normalmente.
Altro esempio. Immagine normale.Immagine sottoesposta.
Immagine sovraesposta.
HDR.
Negli HDR di scene all'aperto vedrete sempre cieli perfettamente esposti con le nuvole molto in evidenza a riempire il cielo.
Questi sono esempi molto basici rispetto a quello che può fare l'HDR, più avanti ne vedremo delle belle.

LAVORAZIONE DEGLI SCATTI PER OTTENERE L'HDR
Una volta fatte le foto con le tre diverse esposizioni, ve ne tornerete a casa e inizierete la lavorazione post-scatto che non è ne lunga ne noiosa. Per fare gli HDR vi occorre un software in grado di assemblare correttamente le 3 immagini. Io conosco due opzioni: Photomatix Pro e Adobe Photoshop ma è sicuramente meglio il primo perchè più semplice da usare e più immediato. Photomatix Pro lo potete scaricare da qui per Mac e da qui per PC. Photoshop lo si acquista dal sito Adobe.
CON PHOTOSHOP
L'opzione per fare gli HDR in Photoshop la trovate sotto File > Automatizza > Unisci come HDR. Dovete usare immagini RAW per un risultato ottimale, anche se potrete provare pure con dei Jpeg. Photoshop ha comunque parametri meno intuitivi di Photomatix Pro e numericamente inferiori.
CON PHOTOMATIX PRO (versione 3.1.3)
Aprite l'applicazione e cliccate il tasto "Generate HDR"Uscirà una finestra in cui dovrete selezionare i tre file jpeg da caricare.
Una volta cliccato su Ok apparirà quest'altra finestra. Se lavorate con dei jpeg, consiglio di lasciare i parametri come sono e cliccare "Generate HDR".
A questo punto comparirà l'immagine in HDR che solitamente sarà scurissima, molto contrastata e saturissima. Una schifezza, insomma. Questo è dovuto al fatto che i nostri monitor non sono in grado di visualizzare questo tipo di immagini a 32 bit, dovremo quindi fare il secondo fondamentale passaggio per arrivare all'HDR finale: cliccare su "Tone Mapping".Dopo un rapido calcolo comparirà una palette di regolazione e l'anteprima dell'HDR finale che già mostrerà risultati buoni.
Ora si tratta di settare i vari parametri per poi arrivare ad un risultato che soddisfi pienamente. Il mio consiglio è di rimanere dentro questi intervalli:
Strength: tra 50 e 80
Color saturation: tra 50 e 80
Luminosity: vicini all'1
Light Smoothing: medium o High. Se scegliete Low o Very Low otterrete HDR fintissimi (se ne vedono tanti in giro così)
Gli altri valori sono a piacimento. Cercate sempre di ottenere un effetto reale e non artefatto.
Ecco i parametri usati per settare questa immagine.
Quando avrete finito di giocare con i vari parametri, non vi resta che cliccare "Process" e l'HDR sarà fatto. Dal menù File > Save as... salvate il jpeg che poi volendo potrete aprire in Photoshop per le ultime ritoccatine eventuali.
Personalmente ho usato ben poche volte la tecnica dell'HDR, quindi di miei esempi seri ne vedrete prossimamente su questo blog. Vi posto un HDR e le sue foto di origine, scattate in occasione della mia escursione in Val Contrin.
Scatto normale.
HDR.
Immagine sovraesposta.
Immagine sottoesposta.
Ora passiamo invece agli esempi che ho scovato sul web. Sono tutti lavoro magnifici fatti in prevalenza con tre scatti e uniti con Photomatix Pro.Altri bellissimi esempi di HDR.
Vi ricordo che l'HDR per sua natura tende ad eliminare le zone scure con conseguente appiattimento dell'immagine. Bisogna cercare di non esagerare con il parametro Light Smoothing proprio per evitare che le nostre immagini diventino cose senza senso.
Ecco alcuni HDR molto artefatti.Qui, nonostante la forzatura dei chiariscuri, l'effetto risulta piacevole.
Grazie agli autori delle immagini trovate sul web, per aver fatto da cavia nel mio post.
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11 commenti:

Ale ha detto...

veramente una tecnica spettacolare
buon fine settimana

La ha detto...

Che spettacolo di luci e colori!
Ciao Là

ummon ha detto...

Bellissima tecnica, sia quando viene estremizzata sino a trasformare la foto in qualcosa di innaturale, sia quando aggiunge dinamica alla foto senza stravolgerla.

Gao ha detto...

che dire momo, grazie per la lezione. Non so quando la usero' anche perche' non ho una macchina che permetta queste finezze... ma prima o poi.... a proposito... non ho ancora letto i commenti sulla nuova Nikon... soddisfatto?

Momo ha detto...

Mi fa piacere che l'argomento vi sia piaciuto. Mancano un pò di cose per completare il discorso ma per ora mi fermo qui.
Gao, per quanto riguarda la D90, sono soddisfattissimo della sua nitidezza e precisione. Meno di altre due o tre cosette che però hanno ancora bisogno di essere rodate per bene. Ne parlerò presto.

Anonimo ha detto...

grazie momo, credo che lo utilizzerò al più presto

Momo ha detto...

Anonimo, prego! Torna a trovarmi.
Momo

Matteo ha detto...

Pazzesco!!!
Ci devo provare assolutamente!!
volevo iniziare a usare la reflex digitale di mio padre, sarà la prima cosa che farò!!
Ciao!

Sarah Tognetti ha detto...

Ok ammetto di non essermi letta fino alla fine questo mega post ma mi è venuta in mente un'idea fantastica...spero piaccia anche a te! Senti un pò: quando "forse" tra 50 anni finirò di ristrutturare casa ho deciso che mi piacerebbe fare un libro proprio su casa mia, sull'arredamento, sulle idee (ovviamente saranno tutte molto shabby) e tu sarai l'artefice delle foto! Verresti a Genova, mangeresti troffie al pesto, focaccia e quant'altro! Ti piace l'idea?!!
Sarah

Momo ha detto...

Sarah, hahaha massì dai, si potrebbe anche fare. Devo però avvisarti che non sono specializzato in foto di interni ma in foto naturalistiche. Però se ti accontenti...

Sarah Tognetti ha detto...

Ma io non mi accontento mica...è per questo che ho scelto te! ;)

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