15 luglio 2008

Momo a Sharm (Nel deserto coi cammelli)

Volgono quasi al termine le puntate di "Momo a Sharm", appuntamenti che vi hanno portato dentro la mia recente e caldissima vacanza in Mar Rosso attraverso le foto che ho scattato. Oggi vi porto nel deserto a dorso di dromedario in compagnia dei beduini. Andiamo!
Questa escursione, al contrario delle altre che ho fatto, è stata organizzata dal villaggio che mi ospitava. Ci sono venuti a prendere nel tardo pomeriggio con questo bestia, un mezzo fatto apposta per affrontare il deserto.Questo è il percorso fatto. 37 km quasi tutti nelle strade desertose.Lungo la strada incrociamo una delle tante moschee
Altri turisti in gita come noi si stanno divertendo sui quadArriviamo ad un posto di blocco. Ci squadrano tutti e partiamo alla volta del deserto. La direzione è la stessa presa per Dahab.La piccola vedetta egiziana! Sembra la pubblicità della Telecom con Lopez di un pò di tempo fa!Lasciamo la strada principale e incrociamo i primi villaggi beduini che accompagnano i turisti nelle escursioni. Le loro fonti di guadagno da quando c'è il turismo sono lievitate. Prima vivevano con 4 spiccioli e molto in solitaria, ora hanno stipulato accordi con i villaggi e con i tours operators per portare i turisti sui dromedari. Arriviamo finalmente al nostro punto di incontro. Siamo circa 15 persone e ognuno di noi avrà un dromedario e un accompagnatore onde evitare di rompersi l'osso del collo o vagare per il deserto fino a morire! Gli accompagnatori sono tutti ragazzini e ragazzine. Alcuni vestiti come i beduini dovrebbero vestire, altri indossano la maglia di famosi calciatori europei!Con questi dromedari faremo quasi due km tra le valli della zona.Lasciamo il bestio al suo destinoe affrontiamo questi strani animali rumorosi e un pochino puzzolenti.Mi sono vestito appositamente tutto color kaki per immedesimarmi di più in questa avventura.Le ragazzine cominciano a farci salire. Non vi dico il trauma! La fase di salita è pazzesca. Il dromedario fa movimenti abbastanza bruschi quando si solleva da terra e l'inclinazione che assume, prima in avanti e poi verso dietro, è decisamente accentuata. Sarebbe quasi impossibile restare "in sella" senza tenersi forte ai manici di legno che ci sono sia davanti che dietro la sella. Per non parlare del verso gutturale che emettono mentre si alzano. Per darvi un idea è molto molto simile alla parlata di Ciubecca, lo scimmione di Star wars.Quando sei in cima si è a circa due metri dal suolo.Si parte e la prima raccomandazione che ci danno è di proteggere le balle accavallando una gamba e appoggiandola al dorso del dromedario. Facile a dirsi, meno a farsi. Il problema è che non essendoci le staffe come succede in groppa al cavallo, i piedi rimangono a penzoloni e in effetti le sollecitazioni in mezzo alle gambe sono pericolose. Ma un pò ci si marcia su sta cosa e il tutto è sopportabile, scomodo ma sopportabile. Anche la diceria che alle donne invece provoca piacere è subito smentita dalle donnine presenti. Lentamente e nella quiete più totale ci allontaniamo dal nostro punto di partenza.Il bestio ci sorpassa e ci precede nel punto in cui arriveremo.E noi sotto il sole delle 18 che sta tramontando, proseguiamo ridendo e scherzano con le nostre guide che vogliono le digitali per fotografarci. Lo scopo è accaparrarsi una mancetta alla fine della gita.La posizione assunta è poco felice, in effetti e anche anti estetica, poi il fatto di aver scelto di tenere lo zaino con cavalletto sulle spalle, non ha aiutato.Questa è la consistenza della sabbia nella zona da noi esplorata: piuttosto grossa e poco "Deserto del Sahara".Dopo 40 minuti di sobbalzi siamo arrivati alla tenda beduina appositamente allestita per noi.I dromedari erano felici di mollare sti turisti da strapazzo ai loro destini.Abbiamo dato le mance ai ragazzini accompagnatori e ci siamo diretti alla tenda.Decisamente spartana e poco sognante, la tenda era arredata da tronchi ricoperti da tappeti, cuscini e un fuoco al centro dove ci stavano scaldando del pane sottilissimo simile alla piadina.Poi è stata la volta del tè beduino.Il tutto mentre il sole calava sempre più.Ecco il nostro accampamento dall'alto.Un ultima occhiata ai monili fatti a mano dalle donne beduine (che per la cronaca sono sempre chiuse in casa e non possono mai uscire!!!)E poi ci riaccompagnano sul nostro bestio. Per uscire dal deserto la sera, siamo scortati da un poco rassicurante figuro con in mano un kalashnikov! Ho fatto una foto al volo ma non c'era molto da scherzare.Evidentemente non tutto l'entourage dei beduini ama i turisti! Una volta usciti dal deserto abbiamo lasciato scendere il tipo armato e siamo tornati al villaggio. Un altra bellissima avventura. Alla prossima con le foto dei locali e delle vie più affollate di Naama bay e dintorni. Pin It

7 commenti:

thecatisonthetable ha detto...

Il sorriso del cammello è spet-ta-co-la-re!!!

movida69 ha detto...

thecat... pure qui :D

buongiorno uomo dolomitico....

Saint Andres ha detto...

Ahahah :D è vero il dromedario che sorride è fantastico, compliemnti per lo scatto e anche per l'avventura nel deserto!!

thecatisonthetable ha detto...

@movida: guarda che mi sa che momo è arrivato a te tramite me... quindi dovrei essere io a dire "pure qui"... :-DDD

Momo ha detto...

Thecat, trovi? si, in effetti fa ridere. Hehehe

Movida, LOL in effetti io sono arrivato a te tramite lei e tu sei cascata qui tramite me. Quindi l'ultima arrivata sei tu! Com'è piccolo il web eh!

Saint, grazie per i complimenti. Ma sai che invece sto notando che ho fatto un sacco di foto storte? E' la fretta maledetta!

movida69 ha detto...

va bene pago da bere :D

...avevo verificato i giri che credete? ;)...

thecatisonthetable ha detto...

Quando Movida offre da bere, non si dice mai di no...

Metti su il caffè, che porto qualche dolcetto?!

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