04 settembre 2006

Si ritira un mito...

Ieri Agassi ha chiuso la sua carriera a NY (qui le foto). Uno dei pochi tennisti che mi è entrato nel cuore insieme a Noah. Come al solito mi affeziono di più agli atleti che non alle loro imprese e traguardi sportivi. Ciao Andre.

Nonostante Pete Sampras, suo storico rivale, abbia vinto molto più di lui, nonostante John McEnroe sia stato dotato da madre natura di un talento assai più puro e spettacolare, nonostante Jimmy Connors e Ivan Lendl siano riusciti a rimanere più a lungo in cima al ranking mondiale e a vincere più tornei, Andre Agassi ha segnato un’epoca trasformando il tennis in uno spettacolo degno della sua Las Vegas. Agassi ha dato spettacolo sul campo per il suo modo aggressivo di giocare, sempre in anticipo, e di proporsi alle platee di mezzo mondo. I suoi pantaloncini di jeans e le sue magliette fluorescenti hanno fatto epoca come le sue risposte di rovescio a due mani o i suoi particolarissimi cross di dritto. E fuori dal campo è diventando l’uomo immagine del tennis mondiale più di quanto siano riusciti a fare tutti insieme quei campioni citati sopra. Il suo tennis era un bombardamento continuo da tutti i punti del campo e con tutti i colpi possibili. Sparava cannonate senza pensare a come vincere il match. E spesso perdeva partite già vinte.


Pin It

Nessun commento:

Posta un commento

Se stai per lasciare un commento, ti ringrazio fin d'ora. Io mi nutro di commenti! Risponderò appena il tempo me lo permette. Grazie!