30 gennaio 2013

Ruzzle. Il gioco del momento

Ruzzle

Ha conquistato ormai milioni di utenti in tutto il mondo, centinaia di vips e tantissimi giornalisti (che ne parlano spesso sulle loro testate alimentando il passa parola). Ha mandato in soffitta i vari Angry Birds o Cut the rops. E' stato scaricato oltre 20 milioni di volte da quando è stato pubblicato sulle piattaforme iTunes e Google Play nel marzo 2012. Sto parlando di Ruzzle, il gioco di parole che gira su iPhone e Android. Ecco un piccolo video demo. 

Come avete visto il gioco è di una semplicità disarmante: si trova un avversario casuale, oppure su Facebook o tra gli utenti di Ruzzle. Si giocano le tre manche da due minuti l'uno e si calcola chi ha fatto più punti. Alla fine c'è un vincitore e un vinto. Per totalizzare i punti si debbono trovare più parole possibili combinando le 16 lettere proposte e unendole col dito utilizzando tutte le direzioni a patto di non usare la stessa lettera più di una volta e di unire lettere adiacenti. Alcune schermate del gioco. 

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Ruzzle è assolutamente gratuito sia per iPhone che per Android. Solo se si vogliono statistiche e gioco individuale si deve comprare la versione Premium, che costa 2,69 euro

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Una peculiarità di Ruzzle è quella di iniziare tante partite e di finirle quando si ha tempo. Capita così di avere due, tre, cinque partite in sospeso in attesa che l'avversario abbia il tempo di giocare la sua manche. Nel frattempo si cercano altri avversari. La selezione della lingua, determina la nazionalità degli avversari. Dai, tuffatevi anche voi in Ruzzle. Se si inizia, non si smette più. Fino al prossimo gioco-tormentone.

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Masterchef sbarca in Trentino

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Apprendo solo ora, vista la segretezza che accompagna questo talent culinario, che la seconda puntata di Masterchef in onda domani alle ore 22 su Sky, sarà quella che è stata girata in Val di Fassa, sulla mitica terrazza del Pordoi intorno a luglio 2012. 
Il luogo è decisamente altino: stiamo parlando dei 2950 metri del Sass Pordoi, comodamente raggiungibili dalla Fiunivia in meno di 4 minuti partendo dal Passo Pordoi. Un luogo decisamente suggestivo in cui, si dice, i concorrenti si sono cimentati in piatti tipici di montagna e in particolare del Trentino. Gli aspiranti chef, si sono dovuti scontrare con i problemi dell'alta quota e probabilmente con tempi di ebollizione dell'acqua un po' sballati. Ecco il luogo in cui sono state girate le scene della puntata dolomitica di Masterchef fotografato da me nell'agosto 2008
La partenza della funivia Sass Pordoi. 

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L'arrivo della funivia.

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L'esterno del Rifugio Maria. 

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La terrazza sulla quale è stata presumibilmente girata la puntata di Masterchef. 

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Mannaggia, ad averlo saputo, sarei andato a vedere Cracco e soci al lavoro!!!
Nel frattempo, la Moma si è comprata il libro della prima edizione di Masterchef Italia, contenente molte delle ricette viste nel programma. Eccolo.

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 Il libro è brossura con copertina rigida e ha 256 pagine patinate. Oltre ad alcuni cenni al programma e foto dei protagonisti...

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Ci sono naturalmente le ricette ben illustrate e spiegate nel dettaglio. 

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A mio gusto sono ricette un po' particolari, però possono piacere. Il libro è in vendita anche on line a 20,40 euro su Amazon

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29 gennaio 2013

Inno dei Mondiali di Sci Nordico 2013. Ecco la versione definitiva.

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Oggi nella sede della Provincia a Trento, c'era il tanto criticato autore del nuovo inno dei Mondiali di Sci Nordico, Goran Bregovic. Era invitato per presentare in  anteprima la versione finale dell'inno e per rispondere alle domande dei giornalisti che l'hanno letteralmente preso d'assalto. Il brano, dal titolo "C'è un fiore sulle Dolomiti" è stato ampiamente difeso dallo stesso Goran. 

«La mia canzone si difende da sola, è difficile da capire perché sia nata la polemica: nessuno ha potuto ascoltare quello che ho composto. L’unica somiglianza con quel brano di "Sarajevo 1984" è la parola onomatopeica oida», ha sottolineato il compositore balcanico. «La mia ambizione è stata quella di fare con tutto il cuore un pezzo di musica con il sapore delle Dolomiti, da far ballare a tutti, un souvenir per gli ospiti dei Mondiali. Sono poi proprio contento di aver composto una canzone in italiano che sarà cantata dagli italiani: è una cosa inimmaginabile dall’altra parte dell’Adriatico...»
A proposito dei costi per l’inno, il dirigente di Trentino Sviluppo Paolo Manfrini ha precisato che la somma stanziata dalla Provincia di Trento è stata di 70 mila euro: 40 mila vanno a Bregovic per il lavoro di composizione e 30 mila all’organizzazione di un concerto che si terrà all’auditorium S.Chiara di Trento il 20 gennaio, il cui ricavato sarà devoluto all’ospedale oncologico di Padova e alla costruzione di una palestra a Mirandola, paese dell’Emilia compito dal terremoto. Si ridimensiona quindi la grande polemica partita dal web ed estesa ai media italiani stuzzicati da quelli di Belgrado. E va a finire che sto motivato alla fin fine ci piacerà pure, mi sa. Ecco la versione definitiva.

Si notano migliorie nell'arrangiamento e nelle voci, ma non è molto diverso dal provino che abbiamo già ascoltato. Beh, voi avete cambiato idea o siete ancora scettici?

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40° Marcialonga 2013 (2)

Qui la prima parte.

Dopo la partenza dei primi, lascio la zona di Moena e mi dirigo verso Cavalese. Mi fermo lungo il percorso, nel punto in cui mancano 13 km all'arrivo. Qui vedrò passare i primi per poi salire a Cavalese ad attendere il vincitore. Via radio, apprendo che un gruppo di 30 atleti ha fatto il vuoto, in testa, manco a dirlo, i fratelli Aukland, il ceco Rezac e altri pretendenti al titolo. Tra gli italiani, ci sono Bruno Debertolis, ma anche Piller Cottrer, Kostner, Paredi e Bonaldi. Al km 30 circa, brutto affare per Pietro Piller Cottrer: nel tentativo di recuperare un po' di terreno dai primi, inciampa nei binari, cade e va a sbattere contro una staccionata in legno facendo finire uno sci nel fiume Avisio. Infortunio al ginocchio e Marcialonga finita. Gli ultimi aggiornamenti parleranno di stop di 20 giorni per uno stiramento del legamento laterale del ginocchio destro e di qualche problema al Crociato.  Povero Pietro, e pensare che era la sua prima Marcialonga!!  Ma eccomi a 13 km dall'arrivo. 

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Sento l'elicottero che si avvicina, e dopo pochi minuti, eccoli!

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Jorgen Aukland col n. 1 controlla tutti gli altri. 

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Abbandono questa postazione e mi dirigo verso Cavalese. Gli atleti per arrivarci, dovranno affrontare la temibile salita della cascata. 

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All'arrivo trovo il solito gran casino. C'è tanta gente assiepata ovunque, fotografi e cineoperatori, postazioni TV, e chi più ne ha più ne metta. Si sistemano le ultime cose, il nastro d'arrivo e si prepara la corona per il vincitore. 
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Ecco il presidente Marcialonga e la Soreghina, pronti ad accogliere il primo. 
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Ancora qualche istante e il boato della folla fa capire che ci siamo. Da là in fondo ecco sbucare la tuta verde dell'imbattibile Jorgen Aukland!
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Sulla salita della cascata Jorgen ha letteralmente stracciato tutti, assegnando distacchi importanti. 
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Jorgen arriva solo soletto e contento come una Pasqua, ma dietro si vede già una sagoma a seguirlo.
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Conclude il percorso di 70 km con un tempone niente male: 2 ore, 58 minuti e 21 secondi!!!
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La quarta Marcialonga è in cassaforte!
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Al secondo posto si piazza Rezac con un distacco di 7 secondi. I due finiscono stremati sulla neve. 
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Taglia il traguardo anche il fratello Anders Aukland a pochi secondi da Rezac. 
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Anche lui, fa "manovra" e si lascia andare in terra. 
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Alla spicciolata arrivano anche gli altri. Il primo degli italiani, sedicesimo, è Bruno Debertolis. 
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Ma è tempo di seguire Jorgen nel backstage. Eccolo felice e sorridente. 
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Naturalmente le interviste si sprecano. 
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Rezac, secondo, è un po' meno contento ma soddisfatto di essersi messo in mezzo ai terribili fratelli Aukland. 
 
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Passo davanti alla postazione Rai. 
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Bragagna sta concludendo la sua telecronaca iniziata alle 8 di questa mattina. 
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Nel frattempo il palco delle premiazioni inizia a popolarsi. 
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Quest'anno,il premio per i primi tre, non è il solito calice di legno, ma una bellissima scultura sempre in legno.
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Arrivano le alte cariche che premieranno. 
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Il primo a salire sul podio è il terzo classificato, Anders Aukland.
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Poi ecco Rezac.
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Ed infine Jorgen Aukland. 
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Vengono consegnati premi, fiori e assegni. 
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Jorgen si porta a casa un assegno da 5300 euro + un assegno da 1700 euro. Non male no?
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Ecco i tre moschettieri contenti e felici. I fratelli Aukland ogni anno non vedono l'ora di venire qui a Cavalese per disputare la  Marcialonga. Dicono che in Norvegia non c'è nessuna gara di fondo che abbia una partecipazione di pubblico così calorosa e che abbia il percorso di gara così legato ai centri abitati. Da loro sembra sia tutto boschi e lande desolate. 
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E' tempo di inni nazionali. 
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La bandiera norvegese si staglia ancora una volta sul cielo di Fiemme. 
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Franco Nones forse rivive mentalmente il momento in cui era lui sul gradino più alto del podio nel 1968 a Grenoble. A fianco a lui, Guidina Dal Sasso, ex fondista di successo. 
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Dopo gli inni, ecco l'assegnazione dell'assegno da 1700 euro all'atleta che ha fatto il miglior tempo sulla salita della cascata. Il vincitore è ancora Jorgen Aukland.
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E' il momento dello spumante. Fuggi fuggi generale tra fotografi e cameraman. 
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Dopo le premiazioni, c'è ancora lavoro per Jorgen. 
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Al traguardo si attende la prima donna. 
 
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Eccola! E' la svizzera Seraina Boner, che in 3 ore e 29 minuti conclude la sua Marcialonga contenta. 
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E con l'arrivo della prima donna, finisco di documentare la 40° Marcialonga, svicolando tra i potenti mezzi Rai.
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Mentre i concorrenti continuano ad arrivare.
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Per tutto il pomeriggio si susseguiranno gli arrivi, fino alle 19, quando l'ultimo concorrente taglierà il traguardo in un tempo pazzesco solo da immaginare: 10 ore 22 minuti e 21 secondi. 
 
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E con questo, vi rinnovo l'appuntamento con la Marcialonga al 2014, quando l'edizione numero 41 prenderà vita. 
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