29 gennaio 2013

40° Marcialonga 2013 (2)

Qui la prima parte.

Dopo la partenza dei primi, lascio la zona di Moena e mi dirigo verso Cavalese. Mi fermo lungo il percorso, nel punto in cui mancano 13 km all'arrivo. Qui vedrò passare i primi per poi salire a Cavalese ad attendere il vincitore. Via radio, apprendo che un gruppo di 30 atleti ha fatto il vuoto, in testa, manco a dirlo, i fratelli Aukland, il ceco Rezac e altri pretendenti al titolo. Tra gli italiani, ci sono Bruno Debertolis, ma anche Piller Cottrer, Kostner, Paredi e Bonaldi. Al km 30 circa, brutto affare per Pietro Piller Cottrer: nel tentativo di recuperare un po' di terreno dai primi, inciampa nei binari, cade e va a sbattere contro una staccionata in legno facendo finire uno sci nel fiume Avisio. Infortunio al ginocchio e Marcialonga finita. Gli ultimi aggiornamenti parleranno di stop di 20 giorni per uno stiramento del legamento laterale del ginocchio destro e di qualche problema al Crociato.  Povero Pietro, e pensare che era la sua prima Marcialonga!!  Ma eccomi a 13 km dall'arrivo. 

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Sento l'elicottero che si avvicina, e dopo pochi minuti, eccoli!

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Jorgen Aukland col n. 1 controlla tutti gli altri. 

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Abbandono questa postazione e mi dirigo verso Cavalese. Gli atleti per arrivarci, dovranno affrontare la temibile salita della cascata. 

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All'arrivo trovo il solito gran casino. C'è tanta gente assiepata ovunque, fotografi e cineoperatori, postazioni TV, e chi più ne ha più ne metta. Si sistemano le ultime cose, il nastro d'arrivo e si prepara la corona per il vincitore. 
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Ecco il presidente Marcialonga e la Soreghina, pronti ad accogliere il primo. 
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Ancora qualche istante e il boato della folla fa capire che ci siamo. Da là in fondo ecco sbucare la tuta verde dell'imbattibile Jorgen Aukland!
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Sulla salita della cascata Jorgen ha letteralmente stracciato tutti, assegnando distacchi importanti. 
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Jorgen arriva solo soletto e contento come una Pasqua, ma dietro si vede già una sagoma a seguirlo.
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Conclude il percorso di 70 km con un tempone niente male: 2 ore, 58 minuti e 21 secondi!!!
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La quarta Marcialonga è in cassaforte!
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Al secondo posto si piazza Rezac con un distacco di 7 secondi. I due finiscono stremati sulla neve. 
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Taglia il traguardo anche il fratello Anders Aukland a pochi secondi da Rezac. 
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Anche lui, fa "manovra" e si lascia andare in terra. 
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Alla spicciolata arrivano anche gli altri. Il primo degli italiani, sedicesimo, è Bruno Debertolis. 
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Ma è tempo di seguire Jorgen nel backstage. Eccolo felice e sorridente. 
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Naturalmente le interviste si sprecano. 
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Rezac, secondo, è un po' meno contento ma soddisfatto di essersi messo in mezzo ai terribili fratelli Aukland. 
 
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Passo davanti alla postazione Rai. 
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Bragagna sta concludendo la sua telecronaca iniziata alle 8 di questa mattina. 
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Nel frattempo il palco delle premiazioni inizia a popolarsi. 
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Quest'anno,il premio per i primi tre, non è il solito calice di legno, ma una bellissima scultura sempre in legno.
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Arrivano le alte cariche che premieranno. 
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Il primo a salire sul podio è il terzo classificato, Anders Aukland.
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Poi ecco Rezac.
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Ed infine Jorgen Aukland. 
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Vengono consegnati premi, fiori e assegni. 
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Jorgen si porta a casa un assegno da 5300 euro + un assegno da 1700 euro. Non male no?
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Ecco i tre moschettieri contenti e felici. I fratelli Aukland ogni anno non vedono l'ora di venire qui a Cavalese per disputare la  Marcialonga. Dicono che in Norvegia non c'è nessuna gara di fondo che abbia una partecipazione di pubblico così calorosa e che abbia il percorso di gara così legato ai centri abitati. Da loro sembra sia tutto boschi e lande desolate. 
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E' tempo di inni nazionali. 
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La bandiera norvegese si staglia ancora una volta sul cielo di Fiemme. 
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Franco Nones forse rivive mentalmente il momento in cui era lui sul gradino più alto del podio nel 1968 a Grenoble. A fianco a lui, Guidina Dal Sasso, ex fondista di successo. 
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Dopo gli inni, ecco l'assegnazione dell'assegno da 1700 euro all'atleta che ha fatto il miglior tempo sulla salita della cascata. Il vincitore è ancora Jorgen Aukland.
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E' il momento dello spumante. Fuggi fuggi generale tra fotografi e cameraman. 
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Dopo le premiazioni, c'è ancora lavoro per Jorgen. 
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Al traguardo si attende la prima donna. 
 
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Eccola! E' la svizzera Seraina Boner, che in 3 ore e 29 minuti conclude la sua Marcialonga contenta. 
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E con l'arrivo della prima donna, finisco di documentare la 40° Marcialonga, svicolando tra i potenti mezzi Rai.
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Mentre i concorrenti continuano ad arrivare.
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Per tutto il pomeriggio si susseguiranno gli arrivi, fino alle 19, quando l'ultimo concorrente taglierà il traguardo in un tempo pazzesco solo da immaginare: 10 ore 22 minuti e 21 secondi. 
 
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E con questo, vi rinnovo l'appuntamento con la Marcialonga al 2014, quando l'edizione numero 41 prenderà vita. 
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il povero Pietro ha vissuto una bella disavventura, dopo la caduta ha perfino raccontato di aver chiesto aiuto a due operatori su motoslitta che invece lo hanno abbandonato lì da solo, dolorante...è dovuto risalire in pista da solo, malconcio...mahhh....Zdravo

MAJKA ha detto...

Eiii Momo, e i fuochi d'artificio ???
Quest'anno sei stato super esenziale, io non c'ero e vuolevo vedere anche quelli...peccato:((
Majka

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