Magnifica Sardegna (1)

Buonasera gente! Finalmente trovo un po’ di tempo per iniziare a raccontarvi la mia vacanza sarda. 9 giorni passati nel Golfo di Orosei, zona che conosco bene e che ho frequentato già diverse volte. La Sardegna la conosco poco, se vogliamo, però la costa orientale mi è piuttosto famigliare. Sono stato in questa stupenda isola sicuramente più di 6 volte, e sempre e solo rimanendo dentro la zona che qui evidenzio in blu. 

Questo è il golfo di Orosei. E’ qui che si son quasi sempre concentrate le mie vacanze sarde. 

Una zona meravigliosa costellata da tante calette una più bella dell’altra. Ecco dall’alto il luogo dove ho soggiornato anche quest’anno. 

Questo posto è magico, immerso nella natura e lontano dal traffico e da tutto. Esiste solo la natura (selvaggia in molti punti), il mare cristallino e la roccia rosa. Uno spettacolo che vi farò vedere più avanti. 

Per raggiungere la meta con la mia famigliola ho scelto l’aereo, in assoluto il mezzo più veloce e probabilmente anche il più comodo. Naturalmente al tempo del volo (un’ora esatta) c’è da sommare quello dello spostamento in auto, sia da casa mia all’aeroporto di Verona, che da Olbia alla destinazione. In totale 3,5 ore effettive al netto dei tempi di attesa. L’alternativa era l’auto più il traghetto, ma li le ore di viaggio sarebbero lievitate a 15! Cinque ore da casa a Livorno, più 9 ore di traghetto e un’altra ora da Olbia a destinazione. Inaffrontabile con una bimba di due anni al seguito. E quindi la nostra vacanza inizia da qui. 

Al seguito avevo Avril che volava per la prima volta. Appena scesi dall’auto e arrivati al parcheggio dell’aeroporto, la prima domanda della piccola è stata: Papino, dov’è il mare?” Vaglielo a spiegare che mancava ancora un’ora di volo e un’altra ora di auto…  Sulla pista c’erano diversi aerei, chi in partenza, e chi in arrivo.

In men che non si dica, l’autobus dell’aeroporto ci deposita a pochi metri dal nostro aereo, un MD-80 della Meridiana, compagnia di bandiera sarda. 

La giornata era afosa e soleggiatissima. Entriamo e ci sistemiamo ai nostri posti, prenotati con il servizio web check-in che ti evita qualsiasi coda o attesa. 

Ecco il co-pilota che saluta i passeggeri e parla con il comandante seduto al posto di guida. 

Nel frattempo viene consegnato ad Avril, l’attestato del battesimo dell’aria, un ricordo molto simpatico che potete chiedere a tutte le compagnie aeree la prima volta che vostro figlio/a prende l’aereo in vita sua. Sicuramente un bel ricordo, no?

In tempi veramente rapidi l’aereo si prepara al decollo. Arriva la parte più eccitante del volo: il decollo. Spinti dai motori a velocità sostenuta, ci alziamo da terra come se niente fosse. In un minuto siamo già a questa quota. 

Voliamo sopra la terra ferma per circa 20 minuti...

passando di fianco a gruppi di nuvolette bianche.

...poi arriva il mare. La prima isola che incontriamo è l’Elba. Scusate la qualità dell’immagine ma dal finestrino non è che si possano fare miracoli. 

Più avanti spunta Pianosa. 

E dopo circa 50 minuti ecco la terra sarda.

A presto per la continuazione. 

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