Face off. Voto: 8. Questo film ha la bellezza di 15 anni, ma on li dimostra proprio. Idea assolutamente pazzesca quella dello scambio delle facce e splendida interpretazione dei due protagonisti, soprattutto Cage. Era la seconda volta che lo vedevo ma lo rivedrei anche una terza.
Pin It31 agosto 2013
30 agosto 2013
Arriva il 14° Applestore italiano. Ed è ancora a Roma
Domani, 31 agosto 2013, alle ore 10, inaugura il 14° Applestore italiano, subito a ruota dopo l'apertura dell'Applestore di Rimini, avvenuta il 3 agosto scorso. E' ben il terzo negozio della mela che apre nella capitale, dopo quello di RomaEst, aperto nel marzo 2007 (primo Applestore italiano) e Porta di Roma, aperto nell'aprile del 2012. Il luogo scelto questa volta è la parte sud-ovest della capitale, nella zona dell'EUR. Ancora un centro commerciale, l'Euroma2.
Il centro commerciale è sicuramente di livello e Apple dimostra di credere ancora nel grande flusso di persone che frequentano posti come questi dediti allo shopping.
Il posto scelto da Apple all'interno del centro è molto visibile, perché proprio all'arrivo delle scale mobili. La superficie del negozio dovrebbe attestarsi intorno ai 700 mq.
Questa è quindi la nuova mappa degli Applestore italiani, aggiornata ad oggi.
Io continuo a ribadire che è ora di aprire qualcosa dalle mie parti: Trentino-Alto Adige, Veneto. Quanto dobbiamo attendere, cara Apple? Io domani non sarò a Roma, ma chi andrà all'inaugurazione e sarà tra i primi 1000 ad entrare, riceverà la classica t-shirt nera con melina bianca e nome del negozio. In questo caso Euroma2.
1) Roma RomaEst (31.3.07): assente
2) Milano Carugate (5.9.09): presente
3) Torino Grugliasco (18.9.10): presente
4) Bergamo Oriocenter (25.9.10): presente
5) Rozzano Fiordaliso (2.7.11): assente
6) Firenze Campo Bisenzio (13.8.11) assente
7) Marcianise Campania (3.9.11) assente
8) Bologna Via Rizzoli (17.9.11) presente
9) Catania Centro Sicilia (24.9.11) assente
10) Roma Porta di Roma (21.4.12) assente
11) Lonato del Garda Il Leone (22.9.12) presente
12) Torino Via Roma (13.10.12) presente
13) Rimini Le Befane (13.8.13) assente
14) Roma Euroma2 (31.8.13) assente
Amore puro. Ecco il nuovo singolo di Alessandra Amoroso scritto da Tiziano Ferro
E' uscito oggi il nuovo singolo di Alessandra Amoroso, scritto e prodotto da Tiziano Ferro. L'album della cantante salentina uscirà il 24 settembre e si intitolerà come questo singolo. Il cambio di stile e la marcia in più si sentono, rispetto ai testi di Camba che hanno accompagnato sin qui il percorso di Alessandra. Sono curioso di sentire il resto delle tracce. Bello anche il video girato a Los Angeles e diretto da Gaetano Morbioli. Alessandra è diventata donna, e si vede.
Pin ItMansarda con velux arroventata dal sole? Ecco la soluzione economicissima!
In tempi di crisi ci si diletta a fare tutto e l'altro giorno, mia mamma mi ha nuovamente parato davanti ad un problema che ci trascinavamo da 4-5 anni. Lei abita in una mansarda di una casa costruita nel 2003 e isolata bene, tranne forse il tetto, che è stato isolato con uno strato di materiale di soli 10 cm, contro i 18 cm imposti ora per legge. E' a questo aspetto che davamo la colpa del gran caldo che mia mamma aveva in casa nei giorni tosti delle varie stagioni estive. Nei momenti peggiori le temperature arrivavano anche a 29-30 gradi. Ci siamo interessati per far isolare il tetto con un materiale più efficace e il costo era spropositato (80 mq di appartamento). Poi, con esperti venuti sol posto, è stato osservato che il caldo poteva penetrare anche dalle velux. Nell'appartamento ne sono state installate ben 5 e tutte di grandi dimensioni (le più grandi costruite da Velux). Allora ci hanno consigliato degli adesivi speciali da applicare sulle velux al costo cadauno di 250 euro. Erano adesivi quasi trasparenti, che evitavano il passaggio dei raggi UV del sole. Di fronte ad una spesa di 1250 euro, abbiamo nuovamente lasciato perdere.
L'altro giorno però, mi è venuto in mente che applicando un pannello esterno al vetro di colore bianco, avrei potuto evitare il filtraggio dei raggi solari in casa e forse l'abbattimento del calore. Allora sono andato in un grande Fai da te, ho acquistato un pannello di poliondulato da 5 mm, dello spago cerato molto resistente e un pannello di polistirolo pressato per un totale di 17 euro.
Non ci crederete, ma una volta montati i pannelli come ora vi spiegherò, le temperature in casa durante una delle giornate roventi agostane, sono rimaste intorno ai 23 gradi!!! E così per i giorni successivi. Con l'aiuto di alcune foto e disegni, vi faccio vedere cosa ho materialmente fatto e perché questo stratagemma funziona. Con questo primo disegno è presto spiegato il motivo della formazione del grande calore in casa.
Come potete vedere, i raggi del sole, passano il vetro della velux e vanno a scontrarsi con la tendina plissettata applicata alla velux. E' proprio contro la tendina che il sole sviluppa calore e lo riporta all'interno dell'appartamento come se ci fossero 2-3-5 phon accesi al massimo della loro potenza. Questo succede anche se la tendina non è abbassata. In quel caso, a sviluppare calore sarà il pavimento o i mobili della stanza.
Ma se invece, come ho fatto io, noi poniamo una barriera PRIMA del vetro della velux, e permettiamo che questa barriera abbia sotto di essa uno sfogo di almeno 3-4 cm, l'aria porterà via il calore sprigionato e lo allontanerà non facendolo entrare in casa.
Il pannello scelto è di colore bianco, per poter far filtrare la luce all'interno dell'appartamento, ma anche per evitare che il calore aumenti sulla superficie stessa.
Avremmo ottenuto risultati ben diversi con un pannello scuro o addirittura nero. Ma passiamo alla costruzione e al montaggio. Dopo aver tagliato un quadrato di qualche cm in meno della misura della finestra, ho fabbricato 6 cubetti di polistirolo pressato e li ho incisi a metà con un tagliabalsa. Dopodichè ho forato il pannello e con l'aiuto del filo cerato, ho fissato i cubetti alle estremità del pannello, così come vedete nelle immagini.
Se avete Velux più piccole, probabilmente basteranno 4 pezzi di polistirolo. E' importante tagliare parte del cubetto ed entrare con il filo cerato nel taglio, per fare in modo che il cubetto stia fermo al suo posto.
Una volta fatta questa operazione, si fissa il pannello all'esterno del vetro. Punti di ancoraggio se ne trovano sempre. Io ho fatto due micro fori sullo sgocciolatoio esterno della velux nella parte della maniglia. E mi sono ancorato alle plastiche interne nella parte alta della velux.
La morbidezza del filo cerato vi permette di fare qualunque cosa. Questo filo, tra il resto, è mostruosamente resistente e non si romperà mai. Tutti i materiali scelti per fare questi pannelli artigianali, non temono la pioggia e il sole. Magari dei problemi li potrete avere con la grandine, ma sostituire un pannello di questi vi costerà una sciocchezza.
Una volta finito il montaggio, ero curioso di vedere se desse risultati. I due giorni seguenti al lavoro, erano giorni molto caldi, con temperature esterne vicine ai 32 gradi. Sono salito in mansarda e la temperatura era piacevolissima. Mia mamma gongolava. Ho aperto la finestra e ho messo la mano sul pannello bianco. Era tiepido. Evidentemente il colore e l'aria non facevano per nulla salire la temperatura neppure sul pannello. Fantastico!
Piccolo particolare: il fissaggio che ho fatto io prevede di non poter vedere il cielo se non aprendo la finestra.
Se questo vi da fastidio, potete trovare il sistema di poter sollevare il pannello e rimetterlo in posizione successivamente.
Insomma, con meno di 20 euro ho fatto felice la mamma e risolto un problema mica da poco. Una volta finita l'estate, rimuoverò i pannelli per poi applicarli nuovamente intorno a luglio dell'anno prossimo.
Pin It29 agosto 2013
Le prime spruzzatine di neve sulle dolomiti
Eccola. E' una spruzzatina di neve fresca, scesa oltre i 2900 metri e che qui fa bella mostra di sé sulle Tofane. Che sia già finita l'estate? No è! Vi regalo una dritta. Qui potete trovare 14 webcam in alta risoluzione sparse sulle dolomiti. Qui ne trovate altre 9, sempre in HD. Se ne conoscete altre in HD della zona dolomitica, segnalatelo nel commenti.
Pin ItLa grande produzione di mele 2013
Quest'anno si preannuncia una grande annata per la vendemmia trentina che inizierà tra qualche settimana. Ma un po' tutti i frutteti stanno benone e gli alberi di mele del mio giardino non fanno eccezione.
Prendiamo il mio alberello di Jonagold. Se negli anni scorsi arrivavo a raccogliere circa 20-25 mele, quest'anno la pianta ha su qualcosa come 110 mele!
Non so se arriveranno tutte a maturazione, però l'exploit è incredibile.
I frutti, come potete vedere, non hanno ancora raggiunto la loro grandezza standard (le Jonagold sono mele molto grandi), e anche il colore di molti di loro è ancora verde. Solitamente infatti, raccolgo i frutti a fine settembre. Guardate questo grappolone tutto concentrato su un ramo, tanto che ho dovuto mettere un supporto perché non si spezzasse.
Questo era il raccolto dello scorso anno, sempre della medesima pianta.
Insomma, sono molto soddisfatto, anche perché questa è la mia mela preferita, assieme alla straniera Pink Lady, prodotta in Francia, Spagna ma anche in Alto Adige. Mai provata? E' spaziale. Leggete le info sul sito ufficiale.
Pin It27 agosto 2013
Le chiacchierate di Avril
A voi oltre 6 minuti di conversazione di Avril, registrate ieri sera durante la "lettura" insieme al suo papà di uno dei suoi libri illustrati. Ad un certo punto sentirete anche Avril che si altera, mettendo sull'attenti un gattino dal pericolo di uno scivolo. Sono tutte esperienze che rimangono nella sua testolina e che si mischiano sapientemente, creando uno spassoso discorso-non-discorso. Buon divertimento! (la foto ritrae Avril che prova i nuovi scarponi da montagna del "papino").
Fate play qui.
Pin It26 agosto 2013
25 agosto 2013
Davanti alla TV
Prometheus. Voto: 8. Ottimo film del sempre spaziale Ridley Scott. Certo, Alien è un'altra cosa.
Pin It24 agosto 2013
Davanti alla TV
Immortals. Voto: 7. Film sugli dei e sui titani molto ben strutturato con ottimi effetti speciali. sicuramente meno truculento di 300 e con una fotografia strepitosa a sostenere tutto il film.
Pin It23 agosto 2013
Davanti alla TV
Insidious. Voto: 7. Eh, questo fa paura eh. Ocio ai sensibili di cuore!
Ah, vi avviso: casualmente proprio due giorni fa è uscito L'evocazione - The Conjuring, il nuovissimo film del regista James Wan, lo stesso di "Insidious" e sempre con Patrick Wilson, che sembra essere abbonato al genere. Volete vedere il trailer? Ne siete proprio sicuri? Se siete impressionabili, evitate. Però se proprio insistete… Eccovi serviti, ma io vi ho avvisato eh!
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Ai piedi del Pelmo (2)
Qui la prima parte.
Sono sul sito dove si possono vedere le impronte di dinosauro ai piedi del Pelmo. La vista da quassù è molto appagante ed è totalmente dedicata al Civetta.
Purtroppo le sue cime sono ancora dentro le nuvole ed è un vero peccato. Ma come vi accennavo prima, oggi un po' tutti i gruppi montuosi sono messi così. Guardate la Marmolada (la punta al centro) com'è coperta.
Ora che ho visto le ormine dei dinosaurini, posso tornare sui miei passi e continuare il giro del Pelmo. Ma prima mi soffermo ancora un attimo ad ammirare gli strati geologici presenti sul posto. Si vedono bene sia sulla parete del Pelmo...
…che ai miei piedi.
Mentre io torno verso il sentiero 472, una mandria di turisti sale verso le orme di dinosauro.
Dal sentiero 472 la vista del Pelmo è mozzafiato, anche se questa non è la parte più bella del Pelmo. per quella avremo ancora un po' da camminare.
Altre passerelle lungo il facile sentiero 472.
Questa nuvolosità mi innervosisce. Pussa via dalle mie foto!
Percorro altri metri e arrivo quasi davanti alla parete sud del Pelmo. Qui c'è un estensione enorme di mughi. Si vedono a perdita d'occhio.
Nel frattempo sono finito anch'io sotto una delle nuvole sparse per il cielo. Questo è il punto più scenografico del Pelmo. E' grazie a questa mega conca rocciosa che il monte è soprannominato anche "Caregon del Padreterno" che si traduce in "Sedia o trono di Dio".
Da questa immagine invernale, presa dal web, e dall'immagine renderizzata di RealityMaps, potete forse capire meglio.
Io proseguo, con il sole che va e viene.
Il Pelmo nel frattempo mostra la spaccatura che c'è tra la cima vera e propria e il Pelmetto.
Ad un certo punto finalmente i mughi finiscono e tutto ad un tratto mi rendo conto di quanto mi siano mancati i prati nell'escursione odierna. Eccone un po'.
La coma del Pelmo è dentro le nuvole. Mannaggia!
Proseguo ancora. Tra poco dovrei arrivare al Rifugio Venezia, mio punto di sosta di oggi.
Davanti a me spunta l'Antelao, nei pressi del Pazzo Falzarego. Anche lui è immischiato nelle nuvole.
Quella che vedete qui sotto è denominata La Dambra. E' una strana ed enorme conformazione rocciosa che fa da spigolo sud-est al Pelmo
Sto camminando sotto le guglie della spalla sud del Pelmo.
Ora mi attende questo avvallamento prima di raggiungere il rifugio Venezia.
Qua e là vedo ancora la neve.
Il grosso della fioritura estiva è andato, ma qualcosa c'è ancora.
Arrivo al Passo di Rutorto alle 12.10.
Qui è pieno di mucche e cavalli al pascolo.
La nursery delle mucche!
Un giovane torello.
Mi apposto a mangiare davanti a questo ben di dio.
Mentre azzanno il mio panino allo speck, alcuni cavalli si avvicinano curiosi.
Più e più volte sarò costretto ad allontanare i cavalli da me. Erano attirati soprattutto quando sentivano il rumore dei sacchetti di carta. Chissà come mai…
Oggi avrei potuto decidere di fare l'intero giro del Pelmo. Il quel caso, avrei dovuto salire questo ghiaione di almeno 500 metri per poi ridiscendere dall'altra parte, sempre su un ghiaione scosceso. Eccolo qui sotto.
Una faticaccia che col meteo di oggi, mi sono decisamente risparmiato. Qui sotto la spalla est del Pelmo per un momento fuori dalle nuvole.
Ad un certo punto arriva l'elisoccorso.
L'elicottero è molto basso e il rumore è forte. Così i cavalli scappano tutti nella stessa direzione: la mia!
Al rifugio Venezia vedo questa targa. In seguito ho saputo che la prima cima conquistata delle Dolomiti, è stato proprio il Pelmo nel 1857 da un certo John Ball.
La stranezza delle nuvole abbarbicate sulle cime, continua.
Per me è ora di tornare a casa, anche perché oltre ad essere poco fotogenico il percorso che ho scelto, ci sono pure le nuvole che continuano a rompere.
Torno riattraversando l'inquietante marea di mughi e pensando che lì dentro è praticamente impossibile entrarci.
E io che speravo in un miglioramento pomeridiano...
Mi consolo fotografando questi begli esemplari di Cirisio Volgare.
I cavalli sul sentiero era l'ultima cosa che mi aspettavo di vedere...
Prima di arrivare alla macchina, la beffa: il cielo da questa parte è completamente azzurro.
Arrivo al Passo Straulanza.
Ecco il rifugio omonimo.
Va a finire che le foto migliori del Pelmo, le faccio dal parcheggio! Checazz...
Ecco il ghiaione da dove si sbuca facendo il giro completo del Pelmo.
La cima del Pelmo.
Morale della favola, se voglio osservare e fotografare bene il Pelmo, il sentiero 472 non è il più adatto. Visto il giro che fa il sole e la posizione di Pelmo e Civetta, conviene provare a salire sulle colline tra i due gruppi montuosi in una giornata di sole deciso. Qui sotto ho segnato la collina secondo me migliore per fare foto ai due monti. Avrei il Pelmo sulla destra e il Civetta sulla sinistra, entrambi al sole.
Magari proverò questo percorso all'inizio dell'autunno.
Dati tecnici:
Partenza escursione alle 9.30.
Temp.: 12°
Sentieri percorsi: n. 472 e 471
Altezza massima raggiunta: 2150 mt.
Dislivello: 384 metri
Km percorsi: 14 circa
Tempo impiegato: 6 ore
La cartina con il percorso fatto. Ingrandibile.