06 aprile 2013

Le caprette in vita da 48 ore

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Oggi pomeriggio ho portato Avril nel maso qui vicino a vedere le due caprette nate giovedì sera. I suoi occhi erano raggianti ed entusiasti. Continuava a ripetere: "Carine, carine, carine!" Guardandola pensavo che molti bambini non hanno la fortuna che ha lei. Vivere in un posto così, in mezzo alla natura, circondata da capre, mucche e galline, con i caprioli che vengono a brucare dietro casa, i boschi tutt'attorno, i prati per correre, il traffico inesistente, i picchi acquaioli che cantano sugli abeti e quest'aria così profumata di buono… Ecco un luogo del genere è proprio ciò che ci vuole per far crescere per bene una bimba di quasi due anni come lei. E questo è solo l'inizio. Questa primavera (quando si deciderà ad iniziare veramente!), potrò finalmente far vedere ad Avril i fiori che nasceranno in giardino, la potrò far correre a piedi nudi sull'erba tagliata di fresco, potremo fare i sonnellini sotto l'ombrellone e giocare a palla tra gli aceri. Sistemerò tutto il giardino cosicché possa apprezzarlo come noi e più di noi. Sarà la sua prima stagione calda sulle dolomiti. 
E  questi sono i due capretti nati giovedì sera, un maschio e una femmina (quella qui sotto col musetto bianco). La sua mamma, quella nelle foto che vedete, dopo 5 mesi di gestazione, li ha dati alla luce intorno alle 19 dell'altra sera. 

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Questi invece sono i due caprioli che ho beccato ieri sera mentre brucavano tra gli alberi. 

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

spring in italia

Anonimo ha detto...

Sono nato in campagna e so quanto sia fortunata tua figlia a crescere in quell'ambiente. Alcuni anni orsono un mio collega di lavoro mi disse che i suoi figli, che avevano oltre 10 anni, non sapevano che le uova fossero prodotte dalle galline, ma si trovassero "magicamente" al supermercato! Desolante ...
Franco.

Momo ha detto...

Franco, ho sentito spesso anch'io storie come quella che mi hai raccontato. Il fatto è che i nostri figli stanno perdendo gradatamente il contatto con le cose semplici e belle della vita, primo tra tutti il contatto con la natura, quella con la "n" maiuscola, quella incontaminata, non quella del giardinetto sotto casa pieno di cacche di cane e giostrine scassate.

Anonimo ha detto...

E' proprio una terra meravigliosa,io da bambina ci sono stata per cinque belissimi anni,mi ci è rimasto il cuore.Bacioni Avril,bambina fortunata!Frittella

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