01 maggio 2012

La carbonara a 1000 metri

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Oggi c'è veramente un tempo del cavolo, ma l'altro giorno sembrava estate, e così ne abbiamo approfittato per pranzare in giardino. Menù spaziale con la carbonara trentina della Moma. Trentina perché al posto del guanciale c'era speck croccante a listarelle sottili. Una goduria accompagnata con il pane del contadino, che ha la grande peculiarità di rimanere morbido e fragrante anche per 3 giorni. E in un periodo tipo questo con feste e chiusure varie, è l'ideale. E voi, come la fate la carbonara? Albume e tuorlo? Solo tuorlo? Pancetta o guanciale? Grana o Pecorino romano?

 

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6 commenti:

Zion ha detto...

io non la faccio, ma volevo solo dirti che la foto è bellissima!!! Sono un disco rotto, lo so :D ma è che oggi fuori piove, è grigissimo, non c'è quasi luce nonostante casa mia abbia un sacco di finestre e ne raccolga ogni piccola parte...e la tua foto mi ricorda che da domani torna il bello! grazie :D

Stefano ha detto...

Ciao Momo,
in casa mia la carbonara la facciamo col guanciale soffritto in misto tra olio e burro, uova intere leggermente sbattute con sale e pepe e una volta condite una bella spolverata di mix (50-50), tra parmigiano reggiano e pecorino.
Non credo che sia l'originale ma a noi, così, piace.
Ps. Hai provato i concentrati della SodaStream?

Momo ha detto...

Zion, grazie mille per i complimenti. Volevo rendere l'idea dell'atmosfera di quel bel pranzo e spero di esserci riuscito.

Stefano, (tu quando si parla di cucina, ci sei sempre! Grazie!) non dev'essere male la tua versione di carbonara. Pensa che io tendevo ad evitare il chiaro dell'uovo ma ultimamente lo includo, anche se in quantità inferiori rispetto al rosso Per esempio, di due uova utilizzo due tuorli e un albume, anche se non sono ancora completamente soddisfatto. Come riferimento ho le mitiche carbonare che ho mangiato a Roma.
Per quanto riguarda i concentrati Sodastream, si li ho provati ma sinceramente non mi son piaciuti per nulla. Pollice verso!

JUJU ha detto...

Io la faccio soffriggendo il guanciale in una goccia d'olio, perché deve friggere nel suo stesso grasso, finché non diventa croccante.
Poi a parte si sbattono le uova, intere, fino a farle fare un principio di bollicine.
Si aggiungono alle uova il pepe nero appena macinato e il pecorino romano grattugiato.
Quindi, dopo aver mischiato il guanciale alla pasta, si versa l'intero composto girando rapidamente il tutto facendo attenzione a non far cuocere l'uovo nella pasta calda.
Servire accompagnandolo con un bicchiere di vino.
Oh yeah!

Momo ha detto...

Juju, grande! La prossima volta provo la tua versione, visto che tu sei romano DOC. O DOP? Ciao e grazie!

Stefano ha detto...

Momo, commenterei anche le tue escursioni ma la "frustrazione" nel non poterle fare mi inibisce l'utilizzo delle dita per scrivere sulla tastiera.
A quando il primo MomoRaduno per un'escursione collettiva ?

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