si però dai non per demonizzare, ma si faceva pagare un dollaro al mese e tutto in premi produzione, aerei e quant' altro, per non essere tassato con il capital gain, il più grande evasore della storia, mancava solo la campagna politica e diventava un berlusca, poi forse non aveva capito che con le tasse avrebbe pagato la sanità pubblica, e gli avrebbero salvato la vita.....open mind.....ma non troppo
Io AMO la Apple, ma non sono d'accordo con questa beatificazione post mortem di Jobs. Era un uomo: è stato capace di grandi cose ma anche di grandi carognate. Come tutti, chi più chi meno. Solo che lui ha amplificato le une e le altre all'ennesima potenza, come solo i geni sanno fare. Genio? Quasi certamente sì. Santo? Proprio no.
Cattivissimo gusto. Va beh, era un genio e ha usato la sua genialità per fare vagonate di soldi. E' stato uno dei primi a capire che per fare carriolate di denaro la strada era quella di fidelizzare i clienti facendoli sentire parte di una grande famiglia. Quindi genio sì, glielo riconosce chiunque, ma santo...no!
Delicate, Viviana, Kyrie, anonimo, Steve non era certo un santo. Se provaste a leggere alcune pagine del libro di Isaacson ve ne rendereste conto. Però questo articolo di Wired era una provocazione. In ogni caso nel mondo della tecnologia in molti lo consideravano il numero 1 sotto tanti aspetti. Da qui è rapido il passo verso la santificazione, ma il processo è più mediatico che altro. Le riviste di settore con la morte di Steve ci sono andate a nozze per settimane e ancora continuano a farlo. Quello che dovete esser accorti a fare è il distinguere ciò che dicono i media e ciò che invece in realtà era Jobs.
Ho trovato questo articoo e l'ho trovato molto divertente: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/20/bolle-steve-jobs-balle-italiane/171986/ Cosa ne pensi Momo? Ciao Paola
7 commenti:
si però dai non per demonizzare, ma si faceva pagare un dollaro al mese e tutto in premi produzione, aerei e quant' altro, per non essere tassato con il capital gain, il più grande evasore della storia, mancava solo la campagna politica e diventava un berlusca, poi forse non aveva capito che con le tasse avrebbe pagato la sanità pubblica, e gli avrebbero salvato la vita.....open mind.....ma non troppo
Io AMO la Apple, ma non sono d'accordo con questa beatificazione post mortem di Jobs. Era un uomo: è stato capace di grandi cose ma anche di grandi carognate. Come tutti, chi più chi meno. Solo che lui ha amplificato le une e le altre all'ennesima potenza, come solo i geni sanno fare. Genio? Quasi certamente sì. Santo? Proprio no.
Pur essendo utente apple, e ammiratore del nostro steve trovo questa santificazione forzata di cattivo gusto e fuori luogo.
Kyrie.
Cattivissimo gusto. Va beh, era un genio e ha usato la sua genialità per fare vagonate di soldi. E' stato uno dei primi a capire che per fare carriolate di denaro la strada era quella di fidelizzare i clienti facendoli sentire parte di una grande famiglia. Quindi genio sì, glielo riconosce chiunque, ma santo...no!
Delicate, Viviana, Kyrie, anonimo, Steve non era certo un santo. Se provaste a leggere alcune pagine del libro di Isaacson ve ne rendereste conto. Però questo articolo di Wired era una provocazione. In ogni caso nel mondo della tecnologia in molti lo consideravano il numero 1 sotto tanti aspetti. Da qui è rapido il passo verso la santificazione, ma il processo è più mediatico che altro. Le riviste di settore con la morte di Steve ci sono andate a nozze per settimane e ancora continuano a farlo. Quello che dovete esser accorti a fare è il distinguere ciò che dicono i media e ciò che invece in realtà era Jobs.
Ho trovato questo articoo e l'ho trovato molto divertente:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/20/bolle-steve-jobs-balle-italiane/171986/
Cosa ne pensi Momo?
Ciao Paola
Paola, hehe questa storiella è drammaticamente realistica e ridicola, purtroppo. Grazie del link!
Ciao
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