Buongiorno gente. Questa mattina un bellissimo e ancora basso sole mi ha salutato appena ho messo il naso fuori dalla porta di casa. La temperatura non era male, tanto che non ho neppure chiuso il giubbotto. C'erano 3,7 gradi in rapido innalzamento. Silenzio totale tranne che per un leggero brusio dovuto allo scorrere lento del fiume che è 30 metri più sotto rispetto a casa mia, al centro della valle. E proprio il fiume stamattina era coperto da una leggera nebbiolina che potevo vedere benissimo anche dal mio giardino. L'erba, che proprio in questi giorni ricomincia a diventare verde, era piena di rugiada, l'aria, proprio per questo motivo, sapeva di un odore forte e persistente di bosco, di legna appena tagliata, e la sensazione me-ra-vi-glio-sa che ho avuto è stata quella che si prova quando la mattina prestissimo, per un motivo o per un altro, ci si trova in riva al mare, le onde sono inesistenti, la sabbia ancora umidiccia per la notte appena finita, la spiaggia vuota, gli ombrelloni chiusi, e dietro di te la civiltà che lentamente si risveglia. Sai che quel momento durerà poco e che tu sei un privilegiato nel poterlo vivere, ti senti in un posto speciale anche se magari non lo è per nulla. La pace dei sensi, lì fuori nel mio giardino, semplicemente percepita soprattutto grazie al sole che basso, bassissimo, appena spuntato dalle cime del Lagorai, invadeva tutto con la sua luce radente e calda. In riva al mare a mille metri d'altezza. La mia digitale non c'era, altrimenti avrei fatto la foto. Solo per voi.
(TPP) 9 minuti.
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1 commento:
Viva il sole.
Viva la primavera.
Viva il week end.
Viva le ferie.
Viva la vita in libertà.
Ciao Momo.
Silvano
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