13 novembre 2008

Il giro del Sassolungo

Siccome oggi fuori piove e fa freddo, probabilmente vi sentite un pò tristarelli. Per tirarvi su il morale vi voglio portare a fare un bel giro (virtuale, ahimè) intorno ad uno dei più bei gruppi montuosi del Trentino: il Sassolungo. Zaino in spalla che si parte!Dati tecnici:
Partenza escursione alle 8.10. Temp.: 12°
Sentieri percorsi: n. 528, 526, 527, 557
Partenza a 2174 mt.
Altezza massima raggiunta: 2308 mt.
Km. percorsi: 19 circa
Tempo impiegato: 6,5 ore (con molte soste)

Ecco il giro completo del Sassolungo visto dal satellite. Qui il percorso visto dall'Alpe di Siusi.
Si, lo so che 6,5 ore di camminata non sono uno scherzo, ma vi assicuro che i panorami sono sempre bellissimi e la soddisfazione alla fine è tanta. I sentieri lungo il percorso sono sempre agevoli e molto ben segnati, il dislivello non è alto, anzi stiamo parlando di appena 200 metri dal punto più basso a quello più alto. Però il percorso è comunque un pò rognosetto per i polpacci perchè continua a salire e scendere, ma assolutamente non posso considerarlo difficile. Girerete intorno a questo splendido massiccio toccando la Val di Fassa, la Val gardena e parecchi rifugi. Il Sassolungo inteso come gruppo, è composto da tre primncipali tronconi: il Sassopiatto, a sinistra nella foto qui sotto, Cinque dita, al centro, e Sassolungo a destra.

Altre foto del gruppo montuoso, prese in varie stagioni e da varie angolazioni.
Dall'Alpe di Siusi in inverno (quindi dalla parte esattamente opposta della foto precedente)
Dal Passo Pordoi sempre in inverno.
Sempre dallo stesso punto ma di notte con i gatti delle nevi al lavoro. Infatti proprio sotto al Sassolungo ci sono le piste da Sci del Colrodella.
All'alba dal Passo Sella.Dalla cima del Pordoi.Qui la descrizione di tutte le cime del massiccio viste dalla parte dell'Alpe di Siusi.Ma passiamo all'escursione. Si deve partire presto, diciamo intorno alle 8 dal Passo Sella e dall'omonimo rifugio in modo da concludere la gita intorno alle 14.30-15 del pomeriggio.
Dal Passo Sella (2180 m) si scende verso l'impianto di risalita dove si prende il sentiero 526 che attraversa la città dei sassi e pascoli e porta tranquillamente in circa 1 ora di tempo al rifugio Comici (2153 m).In questo punto del percorso è bellissimo camminare in mezzo alla città dei sassi, così chiamata per gli innumerevoli massi sparsi nei pratoni proprio sotto il Sassolungo. Lo sguardo a destra spazia verso la Val Gardena e a sinistra verso il mega massiccio del Sassolungo.
Ecco il rifugio Comici.Da qui si continua sul sentiero 526 che gira attorno alle pendici della parete nord-est del Sassolungo fino al rifugio Vicenza (2253 m) senza però raggiungerlo. Qui vedete mio fratello che quel giorno mi ha accompagnato.Si inizia a passare dietro il massiccio nella parte più in ombra del percorso.E qui alla vostra destra comparirà in tutto il suo splendore l'intera alpe di Siusi, uno degli altipiani più alti d'Europa e il gruppo dello Sciliar, inconfondibile nel suo profilo al angolo squadratissimo.
Il percorso è un continuo alternarsi di ghiaioni e pratoni.
Come siamo piccoli!
Ecco il rifugio Vicenza incastonato tra le torri di roccia.
Si prosegue sul 527 che aggira il fianco occidentale e quello settentrionale del Sassopiatto e con dei semplici sali-scendi su un comodo sentiero porta al rifugio Sassopiatto (2297 m).
Da qui in poi si risbuca al sole pieno e ai pascoli.Ora sulla vostra destra comparirà il gruppo del Catinaccio.
E intorno a voi compariranno le curiose mucche.
Lo Sciliar con il teleobiettivo.
Ed ecco il rifugio Sasso Piatto. In tutto il giro si toccheranno ben 8 rifugi.
Meritata sosta con paninazzo e pezzo di cioccolato.
Si riparte.
Si imbocca quindi il leggendario sentiero Federico Augusto che dopo aver toccato il rifugio Pertini e il rifugio Federico Augusto, senza grandi dislivelli su un terreno roccioso e in certi punti disagevole per escursionisti poco pratici conduce al passo Rodella, punto più alto dell'escursione (2308 m). Qui alla vostra destra comparirà lei, la Regina delle Dolomiti: la Marmolada con il suo ghiacciaio.
Il sentiero ora è pianeggiante ma attraversa pascoli molto pendenti. Ocio a non rotolare giù!
Questa parte del percorso è sempre molto frequentata.
Qui abbiamo appena passato il rifugio Pertini e proseguiamo verso la fine del giro.
Ecco il Col Rodella, il punto più alto del tracciato: 2308 mt.
Una panoramica a 360° dal Col Rodella.
Da qui si scende quindi su una strada forestale verso la strada asfaltata che porta in Val Gardena e si attraversano i prati per tornare al Passo Sella. Da questo punto in poi il gruppo del Sassolungo è più staccato dal percorso ed essendo esposto a sud se ne vedrà il suo lato più fotogenico. Scatenatevi!
Come se non avessimo visto abbastanza montagne famose, ecco comparire davanti a noi, il Sella e il Pordoi.La meta è vicina.
Ma prima un incontro inaspettato: un gruppo di mucche scozzesi. Sono meravigliose.
Ecco il Sella in tutto il suo splendore.
Sella e Pordoi a destra.
Zommata sulle cime del Sassolungo.
Qui vedete il rifugio Toni Demez, raggiungibile con una cabinovia alquanto antiquata oppure a piedi con un sentiero. Continuando, ci si collega al Rifugio Vicenza che abbiamo visto prima.
Che pace, ragazzi!
Ecco il Sassolungo in tutto il suo splendore.
Qui si vede anche la città dei Sassi. L'arrivo è vicino.
Infatti, ecco la civiltà.
Un ultimo sguardo alla sonnacchiosa Marmolada...
... e allo squadratone Pordoi.
Vi ho fatto venire un pò di voglia di fare questo giro? Spero di si. Alla prossima. Pin It

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Bestia se mi ricordo di quella ovovia! Va su verticale e veloce da far venire i brividi e tu chiuso in un metro quadro ciondolante sul vuoto preghi che il viaggio finisca presto!

Saint Andres ha detto...

Caspita con quelle foto che hai fatto mi farei anche 20 ore di camminata!! Sei sempre grandissimo, il migliore!!

thecatisonthetable ha detto...

Acc! Mi ci voleva proprio, oggi, tutto questo relax.

Però a vedere la città dei sassi mi viene ancora il fiatone... Che fatica sugli sci!

Anonimo ha detto...

L'ho fatto anch'io l'anno scorso ... peró ci ho messo 7 ore ! Stupendo ! Ho un sacco di foto simili alle tue ( certo non di qualitá ;o) ! )
Karin

Anonimo ha detto...

L'ho fatto l'anno scorso, l'ho rifatto 15 giorni fa e lo rifaro' domani: volevo solamente aggiungere una piccola variazione al tuo itinerario. Suggerisco di non fermarsi al rifugio Sassopiatto, un rifugio bello, ma come la maggior parte dei rifugi molto commerciale, ma di scendere 10 minuti piu' in basso e fermarsi alla malga Sassopiatto, sul sentiero che porta alla valle del Duron e poi a Campitello. Qui si mangia (e soprattutto si gustano) piatti tipici interamente realizzati in loco e con prodotti di malga. Formaggi, canederli, speck, frittate, goulash (si scrive cosi'? boh!), minestrone con wurstel e frittelle sono una delizia. Per non parlare del bere: latte appena munto, succhi vari che partono dalla mela passando per il sambuco, l'amarena e ciliegia per finire al lampone. NON SI SERVE COCA COLA!!! Caffe' di moca e per finire liquori sempre artigianali: nocino, di erbe, sambuco, amarena, bianca e altre. Cortesia a 1000. Voto 10. Non perdetevelo!
Luca (luserigh@tin.it)

Anonimo ha detto...

Ciao, sono arrivata al tuo blog proprio perché cercavo informazioni su questo giro che rifaremo venerdì! noi l’avevamo fatto al contrario (non so se sia meglio o peggio ... che dici?).
Complimenti per le bellissime foto, ora vado a sbirciarmi le altre!

Fli

Momo ha detto...

Fli, grazie mille per i complimenti sempre graditi! Per quanto riguarda il senso di marcia dal giro, non penso cambi molto. Il sentiero sale e scende di continuo, quindi nessuna differenza. Magari l'unica differenza la potrebbe fare il sole per le eventuali foto.
Ciao!

Anonimo ha detto...

ciao Momo, complementi per le bellissime fotografie! Ad agosto lo rifarò di sicuro!
Sergio

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