Ci sono giorni nella carriera di un calciatore che non dimentichi più. Sono quei giorni in cui senti di averla combinata grossa e tutti gli occhi sono puntati su di te. Ci sono giorni che racconterai per filo e per segno ai nipotini illustrandogli tutti i particolari di quella partita: lo stadio, il mitico Santiago Bernabeu tempio del calcio da 80.000 posti a sedere che mette soggezione solo ad entrare nel suo campo di gioco, l'inno della Champions League a tutto volume che eccheggia tra gli spalti, il Real Madrid dell'amico Cannavaro pronto a sottometterti, la sensazione che però stasera sarà una magica sera
e poi la gioia più grande: il primo gol segnato in questo stadio, e che gol: dribbling a centro campo, corsa, preparazione e gol al limite dell'area, e come se la gioia non conoscesse fine arriva anche un secondo ancora più incredibile gol su punizione, consegnando alla Juve la vittoria che qui non arrivava da 46 anni! E poi l'uscita dal campo con l'intero stadio (anche i tifosi avversari) in piedi che ti applaude. Fa venire la pelle d'oca anche ad Ale Del Piero da Conegliano 34 anni di cui 15 alla Juve. La fa venire si!
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1 commento:
che serata...
dovrebbe essere un'emozione incredibile sentire 80000 persone (ci cui la maggior parte tuoi rivali) che ti applaudono..
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