02 aprile 2008

House construction (15). Speciale garden.

Dopo avervi fatto vedere come è stata costruita la mia casetta, passo ad illustrarvi la progettazione e costruzione del giardino facendo però la dovuta considerazione che a differenza della casa, il giardino è in continua trasformazione come potete vedere qua e là nella sezione "dal mio giardino" nella colonna di destra del blog. Vediamo dunque com'è stato sistemato l'appezzamento di terra intorno alla casa. Totale 414 mq circa. Questa è la situazione prima di metter mano al giardino. Prima di cominciare i lavori mi sono guardato in giro cercando di prendere spunti anche se nella mia testa avevo già ben chiaro cosa fare. La mia idea fissa è sempre stata quella di avere un giardino che riproducesse a tratti la vera essenza della natura di montagna, associata però ad una pulizia e un controllo che la natura non ha. L'unica cosa invariata doveva essere la naturalità delle cose, la casualità che la natura ha nel suo DNA. No quindi a piante circondate con file di sassi bianchi (orribili), no ad alberi perfettamente allineati, no a nanetti, e cazzate varie. I giri nei vari vivai son serviti anche a farmi un idea dei materiali da acquistare. Avevo bisogno di fontane (almeno due), luci, impianto di irrigazione, piante, rocce in quantità, un barbecue e altre cosette. Oltre ai vivai ho girato le cave e i greti dei torrenti alla ricerca di rocce che dessero l'idea di vissuto, di antico...Ed infine ho girato i paesi alla ricerca di qualche buona soluzione per la recinzione.
Dopo aver riordinato le idee e messo giù un progettino di massima sono partito.
Per prima cosa era fondamentale creare una recinzione di contenimento nel perimetro del terreno per poter delimitare il giardino, ma anche per poter salire con i livelli delle aiuole che avevo in mente. L'alternativa era fare una staccionata di legno e stop, tipica di queste zone, ma non sarebbe stato proprio la stessa cosa. Anzi, avrei avuto problemi con le erbe infestanti ma soprattutto mi sarei privato di quella sensazione di accoglienza che il giardino deve assolutamente dare. Prima però, approfittando della presenza di una pala meccanica per altri lavori, ho smosso il terreno che era stato schiacciato da millemila piedi durante la costruzione della casa.
Poi è stato fatto lo scavo per le fondamenta del muretto di cinta che avrebbe delimitato il giardino. Totale dei metri di recinzione: 102.Ecco l'armatura con le assi prima della gettata di cemento.Ed ecco le fondamenta fatte. Per questioni di tempistica, ho dovuto fare prima i muretti interni di quelli esterni. Questo perchè mentre i muretti interni li avrei fatti interamente io, quelli esterni sarebbero venuti degli operai specializzati. L'idea era quella di usare roccia in entrambi i casi. Per i muri esterni ho scelto una roccia calcarea composta di sassi misti bianchi e rosa fugati con cemento. Mentre per i muretti interni che avrebbero delimitato le aiuole e diviso il giardino in varie zone, avrei costruito il tutto utilizzando sassi squadrati di porfido usando pochissimo cemento e comunque nascondendolo alla vista in modo che sembrassero muri a secco, cioè senza nessun tipo di legante. Dopo aver sistemato alcuni problemi di tubi vicino alla zona di ingresso della casa,
ho noleggiato un altro piccolo scavatore (più piccolo del precedente) per poter fare gli spostamenti grossi di terra e rocce. Il giardino sarebbe stato composto da una zona rocciosa rialzata di 60-70 cm rispetto al piano di base, una zona orto con 7 filari delimitati da travi di legno, la zona barbecue, la zone delle piante aromatiche e il resto zona libera a prato o da decidere. Per fare la zona rocciosa, come detto, avevo bisogno di rocce enormi e che sembrassero vecchie. Avevo in mente bellissime zone in alta montagna dove il muschio e le piantine si infilano tra le crepe delle rocce erose come solo l'acqua e il ghiaccio sono in grado di produrre. Tutto ciò succede sicuramente sopra i 2000 metri. Mi sono subito reso conto che era impossibile trovare rocce provenienti da tali zone anche se le cave qui qualche volta hanno materiale simile magari proveniente da cantieri di alta montagna dove vengono costruiti rifugi e strade forestali. Insomma mi son dovuto accontentare di quello che ho trovato e soprattutto mi sono scontrato con i costi di spostamento delle rocce che sono parecchio alti (molto di più delle rocce stesse che costano una miseria). Ecco alcune rocce provenienti dalla cava e che ho scelto personalmente una ad una.
Dopo vari giorni di lavoro per sistemare la terra e dopo un secondo carico di rocce ancora più grandi, ho cominciato, insieme a mio fratello, la costruzione dei muretti a secco con le rocce di porfido nella zona rocciosa. Questa era la zona a cui tenevo di più, quella che avrebbe dovuto contenere solo specie arboree di montagna nate sul luogo. Qui sotto vedete il momento in cui sta per esser sistemata la più grande roccia del giardino. Ha una forma molto particolare che ricorda le guglie dolomitiche e per questo avevo deciso di metterla attaccata alle scale in pietra che portavano alla zona rocciosa rialzata. Una fatica enorme per sistemare questo colosso!Qui potete apprezzare i primi pezzi di muretto finito. Pensate al bellissimo contrasto che faranno con il manto erboso! Come vedete la pazienza sta nel trovare i giusti incastri e poi cementare il tutto. Per fare un metro di questo tipo di muretti alti 60-70 cm, ci si mette anche 3-4 ore.Altre fasi si spostamento delle rocce più grandi. Dietro lo scavatore si vede la zona rocciosa rialzata.Ecco la bellissima scala di pietra (fatta interamente da mio fratello) e il posizionamento finale della rocciona dolomitica. Dall'alto si nota ancora di più la mancanza del muro perimetrale che verrà fatto in un secondo momento e il fatto che i muretti sono sempre curvi. Era un altra delle caratteristiche che ho voluto con forza. Curve dolci e sinuose che ammorbidiscono la vista dei muretti a secco.Alla prossima con la continuazione della costruzione del giardino.
Pin It

3 commenti:

Moky in AZ ha detto...

Geez Momo... la tua casa mi ricorda una gravidanza....senza i dolori finali, spero??!!
Comunque, le scelte delle rocce e delle pietre, una meraviglia...anche io sono contro tuuto cio' che ha un aspetto troppo man-made!

Unknown ha detto...

mwhahwahwahwahwa!!! ma grandissimo mau sull'escavatoreeeee!!!

stupenda.

Momo ha detto...

Moky, LOL! In effetti la costruzione del giardino è stato un parto. Una intera estate a lavorare con un matto. Non ne potevo più.

Alessio, va che è divertentissimo. Non volevo più scendere!

Posta un commento

Se stai per lasciare un commento, ti ringrazio fin d'ora. Io mi nutro di commenti! Risponderò appena il tempo me lo permette. Grazie!