11 dicembre 2007

Davanti al palcoscenico

Stasera vado a vedere "Le nozze di Figaro" con Tullio Solenghi. Ecco una breve recensione.
Scenografia imponente e costumi raffinatissimi a illustrare la strana notte che precede il tumultuoso matrimonio tra il servo Figaro e la cameriera Susanna. Gli attori si divertono e fanno divertire il pubblico che risponde con applausi e risate spesso incontenibili anche grazie a una recitazione molto naturale, quasi televisiva, di tutta la compagnia e in particolare del frenetico poggio Cherubino che, per la sua ingenua leggerezza, è sempre al centro delle situazioni comiche. E così le arie di Mozart vengono sostituite da Je t'aime... moi non plus, la Marsigliese fa da sfondo alle scene più simboliche, il giardiniere e il giudice parlano, rispettivamente, in napoletano e siciliano stretto e le cotonatissime parrucche nascondono caravelle e bilance della giustizia. A smorzare il tono comico, e a dispetto di un finale "felice", una sempre presente sensazione di malinconia e di rassegnazione all'idea che le rivoluzioni, in fondo, vanno sempre ad avvantaggiare chi sta bene a discapito del povero che diventa sempre più povero. E via, la ghigliottina può calare la sua affilata lama un'altra volta ancora.
Promette di essere veramente uno spettacolo divertente. Se poi ci mettete che io lo vedo ad un prezzo ridicolo confronto alle rappresentazioni fatte in altri teatri dove il prezzo va dai 25 ai 35 euro. Io ho pagato 50 euro per l'intera stagione (6 spettacoli) e sono in seconda fila. Certo, il teatro non è grande e quindi i grandi allestimenti scenici non sono possibili, ma mi accontento. In fin dei conti serve una valle di poco più di 5000 anime...

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