23 agosto 2007

Piccola spiegazione sulle vie ferrate

Allora, prima di tutto la montagna merita rispetto come, se non più, del mare. Anche qui è un attimo e non torni più a casa. Poi son belle le mucche, i prati ecc ma sempre occhio a dove si metton i piedi, cartina della zona 1:25000 sempre in tasca, cellulare (adesso che c'è sta comodità mostruosa in montagna, usiamola!!), documenti, avvisare sempre dove si va e che strada si percorrerà, uscire solo conoscendo le previsioni, se possibile mai da soli.
Anche io vado spessissimo da solo ma mai a fare ferrate. Fino a che si tratta di sentieri ok, ma per il resto meglio almeno in due.Per quanto riguarda le ferrate non servono particolari corsi. Basta avere il kit con tre cose: L'imbragatura intera, cioè che comprende anche le spalle e non solo in giro vita (imbragatura bassa), il casco, il cordino doppio a cui sono agganciati i DUE moschettoni di sicurezza. Alcune volte si rendon necessarie le lampade frontali da metter sul casco, per fare grotte o cunicoli.Se si hanno queste cose accompagnate naturalmente da scarponi con suola Vibram decenti (ad esempio oggi c'era la roccia umida e in alcuni punti si scivolava), non ci son problemi. Condizione fisica sufficientemente buona (non è il massimo non riuscire più ad andare avanti per la stanchezza) e nervi saldi.
Sembra tutto molto complicato ma non lo è, fidatevi.
Anzi dico una cosa: le ferrate sono moolto meno faticose delle camminate in montagna. Zero fiatone, zero mal di gambe ecc... Si tratta di fare passaggi più o meno facili sulla roccia. Non si arriva mai agli eccessi dell'arrampicata. MAI! E il salire in ferrata si riduce ad agganciare i due moschettoni alla fune metallica all'inizio della ferrata, e quando si incontrano i chiodi di fissaggio sganciare un moschettone, farlo passare oltre e poi sganciare l'altro in modo da esser sempre assicurati con almeno un moschettone.I puristi direbbero che bisogna salire come se la fune metallica non ci fosse, ma prima è meglio imparare bene anche aggrappandosi alla fune. Ecco un camino. E' un passaggio abbastanza complesso ma non impossibile. Sembra tremendo a vederlo ma non lo è. Ferrata Masarè sul Catinaccio. E qui altri passaggi pittoreschi per fare lo sborone con gli amici. Ferrata Ivano Di Bona. Passerella a strapiombo su un burrone di 200 metri.Passaggi piazzati dai soldati austriaci. Sempre Ivano di Bona sopra Cortina.E questo è tutto, gente. Pin It

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh...diciamo "quasi" tutto...

Momo ha detto...

Dai aggiungi tu, mio maestro!
Passio è colui che mi ha insegnato la grande arte delle ferrate!
La Attilio Sieff l'ho fatta con mio fratello!
Ciaooo

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