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L'ora legale è stata adottata per la prima volta in Italia nel 1916, dal 3 giugno al 30 settembre. Negli anni successivi l'inizio fu anticipato a marzo. La norma rimase in vigore fino al 1920 e poi venne abbandonata. Dopo 20 anni, però, si decise di farvi di nuovo ricorso: Mussolini decretò che era necessaria e la riammise. L'ora legale così tornò in auge nel 1940, in pieno periodo bellico, e vi rimase fino al 1948, anno in cui venne nuovamente abolita. Anzi proprio nel 1948 lo spostamento delle lancette fu il più anticipato della storia, fin dal 29 febbraio. L'adozione definitiva risale al 1966, durante gli anni della crisi energetica. Per i primi tredici anni il periodo andava dalla fine di maggio alla fine di settembre. Poi è stato progressivamente ampliato fino al '96 quando si stabilì la durata dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre.
Secondo i calcoli di Terna l’Italia risparmierà circa 650 milioni di kilowattora pari a 82 milioni di euro con l'introduzione dell'ora legale. Lo scorso anno l'Italia ha risparmiato 645 milioni di chilowattora. Nel 2007 si prevede quindi un aumento di circa 5 milioni di kilowattora in termini di energia elettrica non consumata. In termini di costi, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale 12,6 centesimi di euro, la stima del risparmio economico relativo all`adozione dell'ora legale è di circa 82 milioni di euro. Pin It
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