Siamo alla fine di un’altro anno, amaro, duro, spietato, difficile. Probabilmente non sarà semplice trovare almeno 10 grandi momenti vissuti con gioia e serenità, visto il momentaccio che stiamo passando, ma so che in qualche angolo di tutti noi, si nascondono le capacità per fare meglio, per tornare a gioire, per tornare a vedere il futuro un po’ più serenamente, per credere che l’anno che arriva, sarà molto meglio dell’anno che se ne sta andando. Credeteci, gente. Buon anno da Momo a voi tutti. Un abbraccio!
Pin It31 dicembre 2014
30 dicembre 2014
5 giorni nella magica Parigi (4)
Qui la prima parte, qui la seconda e qui la terza.
Usciamo dal Louvre che abbiamo una famona potente. E siccome piove, ci manteniamo all’interno del Carousel du Louvre e cerchiamo da mangiare. Non avendo ancora provato le baguette, ci tuffiamo in quella direzione, sapendo che comunque le migliori baguette non le troveremo certo qui.
Fuori dal ristorante dove pranziamo bene, ecco una gradita sorpresa. Un punto vendita Ladurée. Se non avete mai sentito nominare questo nome, vi svelo subito di cosa stiamo parlando. Ladurée, nata nel 1862 è oggi una delle più grandi imprese dolciarie di lusso francese. E’ la regina dei Macarons, deliziosi e coloratissimi pasticcini a base di meringa farciti con varie ganache. Ladurée ha negozi in tutta Parigi e in tutto il mondo. Ma non solo. Nella sua lunghissima storia ci sono molte altre prelibatezze irresistibili, e non tutte a base dolce. Ladurée ha aperto anche dei ristoranti, e il più antico e celebre è sicuramente quello che c’è qui a Parigi sugli Champs Elysées.
Il colore di Ladurée è un tenue e delicato verdino pistacchio, decisamente inconfondibile. La gente diventa matta per accaparrarsi qualche pezzo di questo paradiso a colori.
Ma avremo modo e tempo di parlarne molto più approfonditamente. Ora è il momento del grande shopping parigino! Si va ai Magazzini La Fayette!
Con la metro, siamo qui in un attimo e siamo pure molto vicino al nostro albergo.
Quest’anno i grandi magazzini, hanno incentrato il Natale sul tema dei “Mostri”. E con questo tema hanno animato, come sempre fanno, tutte le loro mega vetrine, trasformandole ancora una volta in una attrazione vera e propria. Impossibile venire a Parigi sotto Natale e non venire a vedere le vetrine dei Magazzini La Fayette.
Tutto ciò che vedrete qui sotto è animato in un modo spettacolare, non stile marionetta per intenderci. Ed è accompagnato da musiche.
Questi erano tre alberi di Natale di peluche che si sgonfiavano alternativamente.
In quest’ultima vetrina, si intravvede un’altro protagonista di quest’anno. Il mega albero di Natale alto 25 metri ma fatto… al contrario!
La sua collocazione è nel posto più spettacolare e prezioso degli interi Magazzini La Fayette: sotto la grande cupola in stile Art nouveau, come del resto tutto l’edificio, costruito nel 1912. Ed ecco lo spettacolare albero rovesciato alto 25 metri, sotto la ancor più meravigliosa cupola in stile Art nouveau.
L’albero ha decine e decine di effetti di luce.
Salgo ai vari piani per fotografarlo meglio.
La cupola e l’albero. Chi vince in bellezza?
Ci dedichiamo un po’ a curiosare in giro. Ecco alcuni vestiti per bimbe.
E qualcosa di decisamente più turistico.
I prezzi qui dentro sono tutto sommato accessibili. Ne avevo sentito parlare molto male, come di un centro commerciale molto caro. Basta saper cercare bene. Ecco la vista sulla città dal piano più alto.
Per non farci mancare nulla, andiamo anche da Printemps, il secondo grande centro commerciale che sorge proprio di fianco ai Magazzini La Fayette. Loro non hanno una grande cupola vetrata, però le loro piccole cupole sono senz’altro affascinanti.
La vista su Parigi è migliore.
Ma solo quella. Consiglio i magazzini La Fayette. Più completi, più ordinati e più eleganti. La nostra seconda giornata parigina si conclude con un’altra sorpresa per la Moma. Sapeva solo che avrebbe dovuto vestirti bene. E così, dopo aver passato qualche ora in albergo a rilassarci dentro la vasca idro, in fretta e furia ci siamo preparati per andare da… Ladurée Restaurant.
Sotto un mezzo diluvio, con le nostre scarpe col tacco, raggiungiamo il ristorante alle 20.30. Ci fanno accomodare in questa stanza del locale.
Siamo qui per provare la vera cucina francese. Arriveranno piatti buoni, ma sicuramente noi e la cucina d’oltralpe non andiamo molto d’accordo.
Pensate solo al fatto che non esiste la pasta nei menù. Niente, neppure in bianco. Non esistono i risotti. Nessuno, neppure quello ai formaggi. Non esistono proprio i primi! I francesi partono con antipasti di natura varia, ma non troppo, incentrati sulle verdure, salse e pesci, soprattutto ostriche, salmone e lumache. Poi passano al piatto principale, che solitamente è di carne, con salse varie e verdure cotte. Poi ci sono i formaggi, quasi sempre molto molto saporiti. Ecco, questa è in sintesi ciò che la cucina francese offre. Ma sui dolci e sul pane, nessuno può dir nulla ai nostri cugini. Lì sono veramente forti. E infatti, la fine del nostro menù prevede macarons come se piovesse. Naturalmente originali Ladurée. Il cameriere ci porta la lista dei gusti per scegliere i nostri preferiti.
Un po’ imbarazzati per il tempo che ci mettiamo, selezioniamo quelli che più ci ispirano. E in men che non si dica, li spazzoliamo. Ma non è finita qui. Prima di andarcene, scendiamo giù alla pasticceria per comprare una scatoletta da portare in albergo. Siamo nel regno dei Macarons, in nessun posto a Parigi troverete dei Macarons come questi. Fidatevi. E non per nulla sono anche i più cari. Eccoveli in tutto il loro splendore.
La pasticceria ha anche altri dolci segreti, tra cui i prelibati croissant.
Gli eclair.
E altre prelibatezze.
Un po’ bagnatini e infreddoliti, arriviamo in albergo con il nostro prezioso bottino.
Ma la promessa è quella di non consumarli ora. E quindi tutti a nanna, domani ci attende un’altra impegnativa giornatona parigina!!!
A presto per la continuazione.
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