6 giorni alla partenza per il mare...
L'onda di Katsushika Hokusai.
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31 luglio 2006
30 luglio 2006
29 luglio 2006
28 luglio 2006
27 luglio 2006
Lost Princesses
Principessa Ermellina
Viso d'angelo, è un vero diavolo. E condanna al patibolo. Preferisce l'esercizio con la sciabola alle lezioni di piano, le corse a cavallo alle chiacchere. Detesta le lamentele. Corre più veloce di tutti, sputa per terra e sfida chiunque a braccio di ferro. E' stata ferita nella battaglia di Patatracia. Ex amazzone. Ha conosciuto lo spaventoso Rasputin.
Principessa della notte
La Principessa della notte vive al riparo dagli sguardi della gente, all'interno di una torre buia e opprimente. Non ama nessuno, eccezion fatta per il suo gatto siamese. Fa paura alla sua stessa ombra e dorme in una tomba. Se vi capita di incontrarla in una notte d'estate, non esitate: scappate!
Principessa Fasollà
Primo violino dell'orchestra della corte reale, diretta dal marito, il maestro Tempo Moderato. Suona in "assolo" e "pizzicato". "Agitato" quando è furibonda. E per suo marito: qualche volta "affettuoso", più spesso "amoroso".
Principessa Amnesia
Salta gli appuntamenti, non è mai in orario per prendere un treno, e si presenta agli spettacoli una settimana prima o tre giorni dopo. Un elemento che la contraddistingue? Dimentica tutto: chi è lei, chi siete voi, quello che farà e perchè siete là. Non ha memoria davvero, solo un buco nero.
Principessa della giungla
Per spostarsi la principessa della giungla passa da un albero all'altro utilizzando delle liane accuratamente intrecciate: è un modo davvero elegante per muoversi! Ha un vestito in pelle di leopardo, e per la sera, dopo un bel bagno, un pigiama in pelo di ragno. La corona che porta in testa è fatta dai Jivaros della foresta, la celebre tribù dei riduttori di crani: composta di ossa, è forse un pò piccola ma lei trova che le doni.
Principessa Pupupidù
Un piccolo donnino. Ancora un fagottino, un gioiellino non più alto di una mela in un cestino. Con quell'aria da agnellino è un vero tesorino. Di notte può portare alla follia l'intera via. Come unico rimedio una ninnananna in più che cominci sempre con: "Pupupidù..."
Principessa Quarto di luna
Quarta figlia di Luna Piena e Orso solitario. Vive nelle grandi pianure dove rieccheggia l'urlo del coyote e il canto dei Cheyenne. Ha una corona fatta di penne, un vestito in pelle di daino e uno scettro di osso di bisonte. Passa ore a inviare messaggini di fumo agli amici e questo fa imbufalire i suoi genitori. Adora ballare intorno al totem al suono dei tamburi.
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Viso d'angelo, è un vero diavolo. E condanna al patibolo. Preferisce l'esercizio con la sciabola alle lezioni di piano, le corse a cavallo alle chiacchere. Detesta le lamentele. Corre più veloce di tutti, sputa per terra e sfida chiunque a braccio di ferro. E' stata ferita nella battaglia di Patatracia. Ex amazzone. Ha conosciuto lo spaventoso Rasputin.
Principessa della notte
La Principessa della notte vive al riparo dagli sguardi della gente, all'interno di una torre buia e opprimente. Non ama nessuno, eccezion fatta per il suo gatto siamese. Fa paura alla sua stessa ombra e dorme in una tomba. Se vi capita di incontrarla in una notte d'estate, non esitate: scappate!
Principessa Fasollà
Primo violino dell'orchestra della corte reale, diretta dal marito, il maestro Tempo Moderato. Suona in "assolo" e "pizzicato". "Agitato" quando è furibonda. E per suo marito: qualche volta "affettuoso", più spesso "amoroso".
Principessa Amnesia
Salta gli appuntamenti, non è mai in orario per prendere un treno, e si presenta agli spettacoli una settimana prima o tre giorni dopo. Un elemento che la contraddistingue? Dimentica tutto: chi è lei, chi siete voi, quello che farà e perchè siete là. Non ha memoria davvero, solo un buco nero.
Principessa della giungla
Per spostarsi la principessa della giungla passa da un albero all'altro utilizzando delle liane accuratamente intrecciate: è un modo davvero elegante per muoversi! Ha un vestito in pelle di leopardo, e per la sera, dopo un bel bagno, un pigiama in pelo di ragno. La corona che porta in testa è fatta dai Jivaros della foresta, la celebre tribù dei riduttori di crani: composta di ossa, è forse un pò piccola ma lei trova che le doni.
Principessa Pupupidù
Un piccolo donnino. Ancora un fagottino, un gioiellino non più alto di una mela in un cestino. Con quell'aria da agnellino è un vero tesorino. Di notte può portare alla follia l'intera via. Come unico rimedio una ninnananna in più che cominci sempre con: "Pupupidù..."
Principessa Quarto di luna
Quarta figlia di Luna Piena e Orso solitario. Vive nelle grandi pianure dove rieccheggia l'urlo del coyote e il canto dei Cheyenne. Ha una corona fatta di penne, un vestito in pelle di daino e uno scettro di osso di bisonte. Passa ore a inviare messaggini di fumo agli amici e questo fa imbufalire i suoi genitori. Adora ballare intorno al totem al suono dei tamburi.
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26 luglio 2006
Stringi i pugni, momo...
Le tue parole fanno male,
sono pungenti come spine,
sono taglienti come lame affilate
e messe in bocca alle bambine,
possono far male, possono ferire, farmi ragionare sì.
ma non capire, non capire!
Le tue ragioni fanno male,
come sei brava tu a colpire!
Quante parole sai trovare, mentre io non so che dire...
Le tue parole sono mine,
le sento esplodere in cortile,
al posto delle margherite, ora
ci sono cariche esplosive!
Due lunghe e romantiche vite divise...
...da queste rime.
Le tue labbra stanno male, lo so,
non hanno labbra da mangiare,
oh ma la fame d'amore la si può
curare, dannazione! Con le parole,
sì, che fanno male, fanno sanguinare,
ma non morire!
Ah!Le tue parole sono mine,
le sento esplodere in cortile,
al posto delle margherite, ora
ci sono cariche esplosive!
Due lunghe e romantiche vite
due lunghe e romantiche vite!
Due lunghe e romantiche vite divise...
... dalle parole!
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sono pungenti come spine,
sono taglienti come lame affilate
e messe in bocca alle bambine,
possono far male, possono ferire, farmi ragionare sì.
ma non capire, non capire!
Le tue ragioni fanno male,
come sei brava tu a colpire!
Quante parole sai trovare, mentre io non so che dire...
Le tue parole sono mine,
le sento esplodere in cortile,
al posto delle margherite, ora
ci sono cariche esplosive!
Due lunghe e romantiche vite divise...
...da queste rime.
Le tue labbra stanno male, lo so,
non hanno labbra da mangiare,
oh ma la fame d'amore la si può
curare, dannazione! Con le parole,
sì, che fanno male, fanno sanguinare,
ma non morire!
Ah!Le tue parole sono mine,
le sento esplodere in cortile,
al posto delle margherite, ora
ci sono cariche esplosive!
Due lunghe e romantiche vite
due lunghe e romantiche vite!
Due lunghe e romantiche vite divise...
... dalle parole!
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24 luglio 2006
Calma apparente
Calma apparente...
Nell'aria intorno a me
c'è un elettricità
che può confondere
correre fuori vorrei
dalle abitudini
seguendo logiche imprevedibili
passano immagini
ritagli nella mia mente
e resto in silenzio
qui ma so che è calma apparente
qualcosa cambierà
strani momenti
in cui sento che la solitudine
fa parte di me.
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Nell'aria intorno a me
c'è un elettricità
che può confondere
correre fuori vorrei
dalle abitudini
seguendo logiche imprevedibili
passano immagini
ritagli nella mia mente
e resto in silenzio
qui ma so che è calma apparente
qualcosa cambierà
strani momenti
in cui sento che la solitudine
fa parte di me.
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16 luglio 2006
Signor tentenna
Carissimo signor Tentenna
non è facile assumersi il rischio di una scelta
e servirsi addirittura di parole proprie,
mimetizzarsi e vivere di luce riflessa
in fondo ad acque torbide
tra miseri inganni e menzogne,
complessi di inferiorità,
ingombranti manie di grandezza.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non saper centrare alcun bersaglio,
l'aver mancato l'ennesimo colpo irrimediabilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti,
ingurgita ignoti dolori
ed elevate dosi di calmanti.
E' ormai consuetudine, Signor Tentenna,
perdersi d'animo, non essere all'altezza
delle proprie ambizioni
e sgomitare per distinguersi dal branco.
L'ignoranza è un non trascurabile complesso,
una voragine, la si può occultare nel silenzio
scansando il pericolo di un mite confronto diretto.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non poter vantare alcun talento,
l'aver rincorso l'ennesimo treno inutilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una passeggiata
eppure la sera fedelmente esulta
al tuo rientro.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una carezza
e intanto tuo figlio ti chiede
perchè mai sia così misera la vita. Pin It
non è facile assumersi il rischio di una scelta
e servirsi addirittura di parole proprie,
mimetizzarsi e vivere di luce riflessa
in fondo ad acque torbide
tra miseri inganni e menzogne,
complessi di inferiorità,
ingombranti manie di grandezza.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non saper centrare alcun bersaglio,
l'aver mancato l'ennesimo colpo irrimediabilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti,
ingurgita ignoti dolori
ed elevate dosi di calmanti.
E' ormai consuetudine, Signor Tentenna,
perdersi d'animo, non essere all'altezza
delle proprie ambizioni
e sgomitare per distinguersi dal branco.
L'ignoranza è un non trascurabile complesso,
una voragine, la si può occultare nel silenzio
scansando il pericolo di un mite confronto diretto.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non poter vantare alcun talento,
l'aver rincorso l'ennesimo treno inutilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una passeggiata
eppure la sera fedelmente esulta
al tuo rientro.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una carezza
e intanto tuo figlio ti chiede
perchè mai sia così misera la vita. Pin It