Puntate precedenti qui: Prima, Seconda e Terza.
I resti organici disciolti nei terreni permisero lo sviluppo di piante anche sulle pendici dei monti. L'abete e il larice a valle. il cirmolo, più resistente alle basse temperature e al vento, in alto, sono alberi caratteristici di tutto il paesaggio montano dolomitico.E per immaginare come potesse essere il paesaggio post-glaciale, pensiamo a quelle piane ad elevata altitudine dove tra i sassi spunta qualche fiore o muschio o addirittura si eleva un arbusto o albero. Se ci sono le piante di conseguenza c'è cibo per gli animali. Ed ecco giungere ad abitare le valli e le montagne, dai più piccoli insetti ai possenti orsi, e poi i camosci, i cervi, le marmotte e i moltissimi altri esseri che si trovano in queste zone posta in mezzo tra il freddo del nord e il mite clima mediterraneo, il loro clima ideale.
Se con la fantasia acceleriamo di migliaia di anni in attimi, come in quelle riprese cinematografiche dove il sole sorge, sale e tramonta in un'unica sequenza, possiamo assistere al risveglio della natura e al popolarsi di questa regione. Possiamo sentire l'aria riempirsi di rumori: lo scroscio dell'acqua, il cinguettio degli uccelli, lo stormire delle fronde al vento, il galoppo di una famiglia di camosci: Possiamo strabiliare davanti al regale volo di un'aquila nei cieli limpidi delle Dolomiti.
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