Fate play qui prima di iniziare a leggere.
Buonasera gente! Oggi, sono stato al mercatino di Natale di Bolzano nel suo primo giorno di apertura vero e proprio, dopo la serata inaugurale di ieri. Il cielo era grigio e la temperatura si aggirava intorno ai 3 gradi, ma quello che non mi aspettavo era sin da oggi un bel pienone di gente, sia al mercatino che in centro sotto i portici. Ma ecco il reportage fotografico di giornata.
Visto il già grande afflusso di persone presente al mercatino, decido di andare per negozi e tornare qui più tardi. A portata di mano mi capita per primo il negozio Sacher, l’unico al mondo al di fuori dei due presenti a Vienna e Salisburgo nei rispettivi Hotel di super lusso.
Ogni volta che scendo a Bolzano questa è una tappa spesso obbligata, perché amo alla follia la torta originale Sacher. Ecco il negozio di Bolzano.
Entriamo!
Qui c’è ogni ben di dio, ma io sono andato dritto filato sulla confezione di Sacher che più amo, quella formata da 8 piccole Sacher quadratine. Un finger food sacheriano. Vediamo alcune immagini tratte dal sito originale Sacher.
Ecco la torta nel suo formato classico prima di essere glassata col cioccolato. Qui la stesura della immancabile marmellata all’albicocca.
E’ il momento della favolosa glassa.
L’attento confezionamento.
Con l’originale scatola di balsa firmata.
Ecco la torta nel suo aspetto finale con confezione di vendita. Le torte hanno una scadenza piuttosto breve, (circa 15 giorni), quindi alcune volte succede di non trovarne al negozio. Il prezzo di una torta di queste dimensioni è di 29,50 euro.
Ecco la carta con cui vengono chiuse.
E questo è il mio formato preferito. La glassa intorno alla pasta si moltiplica, la grandezza è quella giusta per addentarla piacevolmente.
E questa è la classica visione della Sacher, accompagnata da un ciuffetto di panna.
Per concludere il discorso Sacher, ecco l’Hotel di Vienna.
E quello di Salisburgo, dove ho alloggiato una notte.
Questo è il sito originale dove è possibile ordinare la Sacher. Diffidate delle migliaia, ma che dico, milioni di imitazioni che girano per il mondo.
Ma torniamo a noi e al nostro mercatino di Bolzano. Procedo per le vie del centro, in attesa che si smaltisca un po’ di gente al mercatino.
Arrivo in Piazza delle Erbe, forse la più suggestiva piazza di Bolzano.
Qui si svolge ogni giorno un mercato che vende in prevalenza frutta, verdura e fiori. Uno spettacolo per la vista. Oggi era un po’ tutto inerente al Natale.
Proseguo per i famosi portici del centro.
Entro da Sportler Alpin, un negozio di abbigliamento e attrezzatura sportiva incentrato sugli sport alpini.
Qui fanno bella mostra di sé statue in legno a grandezza naturale che raffigurano i più grandi scalatori delle Dolomiti. Una specie di museo all’interno del negozio. Ecco le statue.
Continuate a sentire musica natalizia con questo stupendo brano:
Altro bel negozio da vedere se passate da queste parti nel periodo di Natale è il mega negozio dedicato quasi interamente ai presepi.
All’intero del negozio ne troverete di meravigliosi e per tutte le tasche.
Torno verso Piazza Walther, dove c’è il mercatino principale.
La folla non si è proprio volatilizzata eh! Anzi.
Entro nella sezione laterale e un po’ più intima del Mercatino.
Faccio un’altro giro nei dintorni e vado verso il bellissimo Duomo di Bolzano in stile gotico. Qui vicino c’è il palazzo che il Comune usa come calendario dell’avvento.
Riecco la piazza del mercatino fotografata da altra angolazione.
La pancia brontola. E’ ora di un’altro rito irrinunciabile del mercatino di Natale di Bolzano: il panino con Speck e formaggio del Rifugio Almhitt. La prelibatezza l’ho scoperta ormai dieci anni fa, proprio visitando questo mercatino. C’era una casetta che più delle altre aveva coda per mangiare. Avvicinandomi ho potuto constatare che vendevano solo ed unicamente panini imbottiti di formaggio fuso o formaggio fuso e speck. Ho provato quest’ultimo e da quell’anno io mi sogno questo panino anche durante il resto dell’anno.
Gli ingredienti sono semplici e sono tre: pane di segala, formaggio Pusteria della Valle Omonima prodotto da Mila e speck dell’Alto Adige. Eccomi in coda in attesa di divorare il panino accompagnato dalla immancabile tazza di vin brulè.
Ed ecco come vengono fatti i panini. Il formaggio è posto a mezze forme su speciali sostegni che grazie a delle resistenze, lo sciolgono gradatamente.
Dovete assolutamente provarlo. Andate dove c’è la coda e lo troverete.
Ecco le tazze del Vin brulè, ogni anno diverse e ogni anno immancabile preda delle grinfie di mia mamma che ne fa la collezione.
E il pasto si conclude con un dolcetto a caso!
Altro giretto tra le casette del mercatino.
La vendita del famoso strudel alto atesino.
Ma sinceramente la Moma lo fa nettamente più buono.
Le immancabili caldarroste.
E con questi angioletti si conclude qui la visita virtuale al mercatino di Natale di Bolzano 2013. Spero di avervi dato l’idea dell’atmosfera che ho respirato oggi.
ohhhhhhhhhhhhhhhhh c est magnifique!!!!....penso che quando la mia famiglia dalla francia viene una settimana qui a natale andremo a vederlo,ma quante belle cose da vedere e mangiare....favoloso il tuo post..grazie ....!!! ...bella domenca...
RispondiEliminaje hebt het mooi laten zien hoor bedankt
RispondiEliminaOHHHHHHHH.Frittella
RispondiEliminaChe belle immagini! Il panino e la sacher poi!!!!!!!!!!!!!!!!! Carinissime anche le statue! Ciao ciao
RispondiEliminaIlaria e.
Bello, caratteristico, d'atmosfera.
RispondiEliminaLo visitai per la prima volta nel 1990 e da allora non non ne posso fare a meno ma purtroppo nel tempo - a mio modestissimo parere - anzichè migliorare è peggiorato e prodotti hanno sempre più l'aspetto del "Made in PRC". Peccato.
Ciao Momo, ho letto che lo strudel della Moma è il migliore in assoluto.Se non è gelosa della sua ricetta perchè non la condividi? Grazie Frittella
RispondiElimina