Seconda puntata del viaggio vacanza a Bathala. Qui la prima.
E finalmente eccoci all'aeroporto di Male. Piccolo ma funzionale. Dopo le pratiche dei visti e passaporti da timbrare, gli addetti del nostro tour operator (Azemar) ci attendono sorridenti. In men che non si dica siamo pronti per l'ultimo tragitto verso l'isola tanto sospirata e, incredibile ma vero, qui avviene un altra botta clamorosa di fortuna. A causa delle condizioni non proprio buone del mare, il viaggio lo farò in idrovolante anzichè in barca veloce come preventivato. Questo vuol dire 20 minuti di viaggio invece di un'ora e venti di sballottamento quasi certo. Tempo quindi di acquistare al costo di 3 dollari una SIM maldiviana e una ricarica da 16 dollari che mi permetterà di parlare con l'Italia senza svenarmi, e subito ci portano al vicinissimo idroporto (si dirà così?) con un pulmino munito di aria condizionata. Variopinti idrovolanti attendono di decollare per poi portare i turisti nei vari resorts. Il tempo è variabile: in alcuni punti è nuvoloso, in altri è sereno. Il mare però al largo è agitato e tira vento.
Girovago per la zona con la mia D90. Da ciò che ho letto sul web, so che bisognerà aspettare anche ore prima di decollare, ma la fortuna continua a guardare dalla mia parte e in meno di 30 minuti ci chiamano. L'idrovolante per Bathala è pronto!
Su questi mezzi ci si sta al massimo in 20 e lo spazio non è certo abbondante, anzi chi soffre di claustrofobia potrebbe avere qualche problema, inoltre fa un caldo pazzesco. Il sistema di ventilazione è garantito solo in quota durante il volo, quindi prima si fa la sauna attenuata solo da due inutili ventilatorini. L'addetto, prima della partenza si prodiga nelle spiegazioni sulla sicurezza e l'emergenza in un inglese maccheronico.
I due piloti accendono i motori che sono veramente assordanti specialmente quando sono a pieno regime.
Ci muoviamo.
Il tempo di prendere un pò di velocità sull'acqua e... vroooooommmm siamo per aria un altra volta.
Ho così l'opportunità di vedere dall'alto la pista dove siamo atterrati con l'Airbus meno di un'ora fa.
E' l'aeroporto più incredibile che io abbia mai visto: una striscia di asfalto appoggiata sopra un banco di sabbia corallina.
Ed ecco Male, la capitale unica al mondo ad occupare un intera isola.
Ci allontaniamo velocemente in direzione Atollo di Ari Nord.
Non prima di aver fatto ancora qualche scatto di situazioni "poco maldiviane" ma pur sempre appartenenti a queste realtà.
Dopo 20 minuti di volo e un pò di traballamenti dovuti al tempo non proprio eccellente, avvistiamo Bathala. E' sicuramente lei, ma la prima visione non è come avrei voluto che fosse.
Il sole è pallidissimo, il mare agitato e c'è alta marea, tanto che intorno all'isolotto non si vede quasi la spiaggia Sarà mica sempre così? Sulle foto c'erano ampi spazi tra la vegetazione e il mare... Inoltre i colori non sono certo quelli maldiviani. L'idrovolante fa un giro completo sopra l'isola e mi rendo conto meglio della situazione.
Con un botto terrificante dovuto al mare agitato, atterriamo sull'acqua, suonano anche delle spie in cabina e non so se allarmarmi o meno, ma sembra tutto ok. I motori dell'idrovolante devono rimanere accesi per compensare i movimenti dati dal mare agitato. Siamo ancora chiusi dentro al claustrofobico mezzo che ora in più balla la samba come un forsennato. L'addetto alle corde scende sulla piattaforma e ancora l'aereo. Si balla ancora ed entra un tanfo di cherosene. Inizio ad avere un pò di nausea. Le nostre valigie vengono scaricate, una ad una, sulla piattaforma che ondula come un cobra impazzito. Prego che la mia valigia non finisca in acqua e spero che venga messa al centro di quella pedana. Nel frattempo arriva a prenderci il Dhoni (la tipica imbarcazione maldiviana) che ci porterà fino al (a questo punto tanto sospirato) pontile di Bathala. Scendo dall'idrovolante abbastanza scombussolato, solo ed unicamente per colpa degli ultimi 10 minuti in balia delle onde al chiuso della cabina. L'assenza di aria in questi casi è fatale. Ci "accomodiamo" tutti sul Dhoni con le nostre valigie al sicuro.
Bathala e i suoi colori oggi poco rassicuranti, si avvicina.
Manca veramente poco ormai all'inizio della vacanza vera e propria. Tra auto, aereo e idrovolante sono in viaggio da quasi 19 ore.
Sono le 14,17 ora locale. I miei piedi compiono i primi passi sul pontile di Bathala.
Ad attenderci la mitica salviettina fresca e profumata. Siamo tutti stanchi e affamati, ma non è ancora il momento di rilassarsi. Ci sono ancora cose estremamente importanti da sistemare.
Prima di partire avevo studiato nei minimi dettagli la collocazione di tutti e 46 boungalow dell'isola e avevo fatto fare una segnalazione perchè mi mettessero in uno compreso tra il 131 e il 144. A detta di molti, questi boungalow erano i meglio collocati e quelli con la migliore spiaggia.
Addirittura il 144 e confinanti erano il top del top. Dopo un velocissimo pranzo ancora vestiti da città, siamo andati alla reception per l'assegnazione della camera. Ho fatto presente all'animatore della mia segnalazione e lui mi ha messo tra le mani una chiave. Ho aperto il palmo e... (ingrandite la foto se non leggete il numero).Il culo di questa vacanza continuava alla grande, anche se il tempo non era dei migliori, ma questo me lo aspettavo già. Quello che non potevo sapere era che quella sarebbe stata la mezza giornata più brutta di tutta la vacanza. La posizione del 144 era in effetti bellissima ma anche questo aspetto non potevo apprezzarlo in quel primo giorno con mare molto mosso e cielo nuvoloso. Eccoci finalmente al riparo da tutto. I bagagli ci sono tutti e la stanza è spartana ma pulita ed essenziale, proprio come tutti sul web avevano descritto. Ma della camera sinceramente non avevo altre pretese se non per l'aria condizionata funzionante, la pulizia e poco altro.
Una volta liberati dalle scarpe, abbiamo messo il naso fuori. Un mare quasi tempestoso lambiva la porta d'ingresso del boungalow. Parliamo con due sposini del bungalow di fianco e ci dicono che è tutta la settimana che piove e tira vento. Il mare è agitatissimo e non si possono muovere dall'isola per fare escursioni o altro. In cuor mio so già com'è stato il meteo nei 6-7 giorni prima, avendolo visto nelle webcam e sui siti meteo. Però, dicono, sembra sia in miglioramento. Addiruttura mentre parliamo spunta un timido sole. Sono le 15,30 e decidiamo di chiudere la porta del boungalow e riposarci un pò. Alle 18 ci attende il breefing generale con gli animatori.
Ad un certo punto mi sveglio tutto agitato, guardo l'ora e sono le 18.45. Cavolo, breefing saltato! Troppa la stanchezza accumulata durante il viaggio. Per fortuna l'animatore gentilissimo ci ripete tutto da capo e a quel punto siamo in grado di andare a mangiare. Ma il pensiero è ancora per il dolce riposo. Il vento nel frattempo è un pò calato, il mare è meno rumoroso e in cielo si vedono leggere schiarite. Una veloce foto notturna al boungalow e a dormire. Domani sarà il primo vero giorno di vacanza a Bathala.(TPP) 2 ore, 15 minuti.
Qui la terza parte.
apperò! complimenti che bel reportage!
RispondiEliminaba
Caspita, deve essere una sensazione stranissima stare in un'isoletta con tutto il mare attorno, distante anni luce dai luoghi e paesaggi di sempre!! Spero di fare un'esperienza del genere anche io un giorno!
RispondiEliminaMai pensato di scrivere un libro?
RispondiEliminaAttendo fiducioso il continuo della storia... non vedo l'ora!
Stefano
Grazie Ba!
RispondiEliminaSaint, te lo auguro. Le maldive sono uniche e inimitabili.
Stefano, Libro? Ma se secondo me scrivo da cani! Molto meglio le immagini.
beh potresti fare un libro "per immagini". che bello, non vedevo l'ora arrivasse il weekend per potermi rilassare e leggere il tuo blog. Queste foto, il racconto...è proprio quello che ci voleva!
RispondiEliminaCiao, complimenti per il racconto, è scritto molto bene ed è utilissiimo. Volevo chiederti: dopo esserci stato consiglieresti sempre la stanza 144? Se no, quale? Grazie, ciao. Giorgia
RispondiEliminaGiorgia, assolutamente siiii!!!! :-) Non c'è niente di meglio, a meno che non siano avvenuti cambiamenti importanti negli ultimi mesi.
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