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31 maggio 2014

Come sbiancare le fughe delle piastrelle

Casalinghe di tutto il globo, drizzate le antenne. Ho finalmente trovato il modo di sbiancare efficacemente le fughe delle piastrelle dei pavimenti. In passato avevo provato con candeggina, sgrassatore, e altri prodotti ma nulla. L’altro giorno invece, un amica mi ha consigliato una formula vincente che ho già testato di persona e che posso dire sia veramente efficace. Andiamo a scoprire di che si tratta. 
Versare in una bacinella questi ingredienti:

• 7 tazze d'acqua
• Mezza tazza di bicarbonato di sodio
• Un terzo di tazza di succo di limone
• Un quarto di tazza di aceto bianco

A questo punto mescolate la soluzione e mettetela in uno spruzzino. Procuratevi dei guanti in lattice, uno spazzolino e uno straccio. Io ho eseguito il lavoro sulle fughe del pavimento della cucina, che dopo 12 anni dalla posa, erano diventate molto scure. Eccole prima del trattamento. 

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Ed eccole dopo il trattamento.

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Spruzzate una bella dose di soluzione e lasciatela agire sulle fughe per almeno un minuto. Indossate i guanti (attenzione perché il bicarbonato irrita la pelle) e iniziate a strofinare energicamente con uno spazzolino simile a questo. 

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Vi accorgerete dell’efficacia della soluzione perché l’acqua diventerà nera. Ecco una zona appena trattata. 

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Dopo aver strofinato in tutte le direzioni, con lo straccio imbevuto d’acqua sciacquate la parte di pavimento. Nel lavandino dove sciacquavo il mio straccio l’acqua diventava così.

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E contate che avevo lavato il pavimento in precedenza. 
Piccolo consiglio: potrà succedere che per colpa del bicarbonato lo spruzzino si intasi e non spruzzi più. Potete allora proseguire a stendere la soluzione con lo spazzolino, imbevendolo nella bacinella e lasciando agire almeno un minuto.

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Qui potete vedere la differenza tra una zona non trattata e il resto delle fughe già trattate. 

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Beh, alla fine ecco il risultato. Le fughe son tornate grigio chiaro, come erano il giorno della posatura. 

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E con questo consiglio casalingo vi saluto e vi auguro un buon week end!

Al Parco faunistico Natura Viva (3)

Buongiorno gente! Ecco la fine del racconto della visita al Parco faunistico Natura viva, fatta lo scorso week end. 
Qui la prima parte. Qui la seconda.  
Stiamo per entrare nella preistoria. Eh si, perché una zona del parco è adibita ai dinosauri, per la grande gioia dei più piccoli. Ma anche gli adulti rimarranno impressionati dalle riproduzioni dei bestioni presenti al parco. 
Appena entrati, subito una bellissima idea. Sotto un tendone è stata ricreata una zona in cui i bambini possono provare l’emozione di diventare archeologi. Infatti sotto la sabbia, scavando con piccole pale e pennelli, affiorerà un’intero scheletro di Tirannosauro! Ecco la testa.  

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Da qui in poi inizia la carrellata dei dinosauri che sono distribuiti bene tra la vegetazione presente. 

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Se osservate bene quest’immagine, scorgerete due bestioni. Saranno stati alti almeno 8-10 metri.

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Il T-rex, l’eroe dei bambini. 

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Nidi di dinosauro.

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Dopo i dinosauri, abbiamo ricominciato con gli animali in carne ed ossa. Ed iniziamo con l’Ocelot, di cui non conoscevo neppure l’esistenza. Si tratta di un piccolo leopardo che arriva a pesare al massimo 16 kg. 

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Poco più in là i chiassosi pappagalli Ara. 

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Poi un’assonnato Orso andino. 

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Successivamente cambiamo completamente genere e ci troviamo davanti un caimano!

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Il tipo non sembra molto socievole. 

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Poi incontriamo una Tartaruga azzannatrice. Questa tartaruga caccia stando immobile sott’acqua con la bocca aperta. All’interno della bocca ha un’appendice che somiglia ad un vermicello. Appena i pesci si avvicinano, zac!

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E questa invece è un’incubatrice per le farfalle. 

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Un’impressionante Tegu Rosso. 

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Una delle tante tipologie di Iguana presenti al parco. 

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Ultimi piccoli mammiferi prima di concludere il giro.

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Il nostro tempo ad un certo punto è terminato. Abbiamo quindi tralasciato la zona dedicata all’Europa e all’Oceania, dove c’erano molti altri animali. questo perché, prima di andare via, volevamo fare il Safari in auto. Un percorso non lungo che ci avrebbe portato tra gli animali più grandi. 

Pronti via, e siamo in mezzo ad un branco di Gnu. 

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Poi ecco un cornutissimo Bue dei Watussi.

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Uno struzzo molto curioso.

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Ed ecco le Zebre. 

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L’enorme rinoceronte bianco. 

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E poi è la volta delle mitiche giraffe. Noncuranti delle auto, si muovono senza problemi. 

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Questa di è andata a riparare all’ombra. 

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Lui si chiama Potamocero. 

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Avanti ancora attraverso le stradine del safari ed incontriamo la Iena. 

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Ma più avanti ancora rimango meravigliato da quanto siano vicini alla strada tre ghepardi. 

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Gironzolano intorno alle auto e d’istinto ti vien voglia di chiudere tutte le porte a doppia mandata. 

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Insomma, questa giornata passata al Parco Natura Viva di Bussolengo è stata veramente divertente. La consiglio a tutte le famiglie con bambini. E’ un po’ stancante ma ne vale veramente la pena.