Ieri, approfittando della prima domenica di apertura del mercatino di Bolzano, sono andato tra le festose casette in legno a "verificare" eventuali novità rispetto all'anno precedente. So che magari andare ai mercatini di Natale altoatesini per molti può essere un'esperienza unica (nel senso numerico del termine) e irripetibile, ma per me è quasi routine annuale, una tappa irrinunciabile delle festività natalizie che ripeto anche più di una volta in pochi giorni. Il mio preferito rimane il mercatino di Bolzano, ben organizzato, con un buon equilibrio di casette gastronomiche e di oggettistica, il bel contorno di Piazza Walther e il supporto di un'intero centro città pieno di cose da vivere. Quando vado al mercatino di Bolzano, non mi fermo mai solamente alle casette, ma spazio oltre, per esempio in piazza delle Erbe, o tra i negozi sotto i portici, completando un giro visivo altamente stimolante, per uno come me che vive in una delle valli laterali del Trentino immersa nella natura. Ma passiamo alle immagini, ecco la piazza che ospita il mercatino fotografata ieri in una bellissima giornata di sole.
Domenica è in assoluto il giorno da evitare, se volete gustarvi i mercatini con tranquillità. Infatti dopo le 14 circa, il mercatino è diventato molto affollato, forse troppo. Le immagini si riferiscono alle ore 12 circa.
A fianco della piazza, il mercatino continua all'interno di un grande giardino privato.
Le casette vendono decorazioni natalizie, pezzi per il proprio presepe, gastronomia tipica, accessori fatti in feltro, tessili per la casa in stile tirolese, musiche di Natale, essenze, e tanto altro. Tutto però è rigorosamente prodotto in regione e inerente al Natale.
A far da sfondo, il bellissimo Duomo gotico di Bolzano.
E i palazzi in stile neogotico
La musica in piazza non manca mai.
La degustazione delle grappe.
I piccoli animali in legno scolpito.
I brezel morbidi, ripieni al formaggio e speck.
I panini di segala con lo stesso ripieno.
Gli spiedini di frutta al cioccolato.
Appena fuori dal mercatino, altre cose interessanti da vedere.
E anche qualche tocco di magia.
Questi sono solo piccoli spunti di ciò che si può trovare in Bolzano e nel suo bel mercatino di Natale. Andarci con il calar della sera è sicuramente molto più suggestivo, se poi è un giorno infrasettimanale, sarà molto piacevole, per la mancanza della folla stressante. Il mercatino è aperto fino al 23 dicembre. Approfittatene.
Ah, un ultima cosa: prima di uscire di casa, date un occhio a queste due webcam puntate sulla piazza. Vi renderete conto dell'affollamento al mercatino e potrete decidere sul da farsi.
Ciao Momo,
RispondiEliminagrazie per il sempre ottimo e puntuale reportage.
Iniziai ad andarci coi miei genitori nel 1988, durante la settimana, restando a casa da scuola. Non puoi immaginare la festa, adorando io il Natale sotto punti di vista ma soprattutto l'atmosfera che si respirava e si respire a Bolzano.
Non ne ho mai mancata un'edizione, sempre evitando i sabati e le domeniche, come se fossero la peste per via della calca. L'unico week end che tollero è quello dell'inaugurazione così come hai fatto tu.
Trovo ahimè che nel corso di questi anni sia peggiorato (nonostante non ne farò mai a meno), per via della industrializzazione dei prodotti. Fine anni 80, primi 90 - a mio modesto parere (che tra le altre cose condivido, direbbe A. Bergonzoni), era più caratteristico, forse più rustico .. ma va bene lo stesso!
Il calendario dell'Avvento nelle finestre di Hopfen è galattico.
Ciao!
Stefano T.
Stefano, vdo che conosci molto bene il mercatino di Bolzano. In effetti hai ragione: negli ultimi 3 anni ho notato un piccolo peggioramento della qualità generale del mercatino. In particolare ora c'è un grande vuoto al centro della piazza che prima non c'era (forse per dar spazio alle esibizioni sul palco, ma così si crea un buco orrendo). Poi è sparita la musica di sottofondo che diffondevano gli altoparlanti. Era bellissima secondo me. E infine alcuni espositori bravi sono spariti. Mi ricordo uno scultore del legno bravissimo che vendeva tantissimi accessori introvabili per il presepe. Ma anche tanti altri.
RispondiEliminaPS, Bergonzoni piace un sacco anche a me! Prima o poi ne farò un bel post. Ciao!
Lo scultore del legno, che aveva sempre il tronco a fianco e che tra una vendita e l'altra, intagliava.
RispondiEliminaCosì come le mele che venivano fritte incessantemente nella parte bassa della piazza, quella dal lato di Via Renon, tanto per intenderci.
Il vuoto al centro della piazza è molto brutto, orrendo come dici giustamente tu. Però una volta non c'erano le bancarelle all'interno della piazzetta laterale, vicino all'edicola tabaccheria.
Manca la musica, gli strudel sono finti, industriali, così come gli speck.
Sembra tutto negativo, ma non lo è. Di positivo c'è la bellezza di Bolzano con Piazza Erbe, Hopfen, Forst, i portici ed i suoi meravigliosi negozi.
Adoro i loden di Oberrauch Zitt ma soprattutto starei dentro a Sportler per ore intere...
Questa è l'atmosfera "materialista" del Natale, diciamo che è un contorno/antipasto per tutto quello che il Natale riesce ad infondere in ognuno di noi.
Buon proseguimento e per favore, riunitevi in Piazza a Carano, Villaggio Veronza, Cavalese, Tesero, Panchià, dappertutto e fate una danza della neve...
Stefano
Lo scultore del legno, che aveva sempre il tronco a fianco e che tra una vendita e l'altra, intagliava.
RispondiEliminaCosì come le mele che venivano fritte incessantemente nella parte bassa della piazza, quella dal lato di Via Renon, tanto per intenderci.
Il vuoto al centro della piazza è molto brutto, orrendo come dici giustamente tu. Però una volta non c'erano le bancarelle all'interno della piazzetta laterale, vicino all'edicola tabaccheria.
Manca la musica, gli strudel sono finti, industriali, così come gli speck.
Sembra tutto negativo, ma non lo è. Di positivo c'è la bellezza di Bolzano con Piazza Erbe, Hopfen, Forst, i portici ed i suoi meravigliosi negozi.
Adoro i loden di Oberrauch Zitt ma soprattutto starei dentro a Sportler per ore intere...
Questa è l'atmosfera "materialista" del Natale, diciamo che è un contorno/antipasto per tutto quello che il Natale riesce ad infondere in ognuno di noi.
Buon proseguimento e per favore, riunitevi in Piazza a Carano, Villaggio Veronza, Cavalese, Tesero, Panchià, dappertutto e fate una danza della neve...
Stefano
Ciao Momo, i mercatini sono tutti molto belli e suggestivi, anche se molto "impegnativi" per le tasche dei clienti. Io nutro molti dubbi sull'origine artigianale dei prodotti venduti....http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/11/27/news/mercatino-subito-80-pullman-5336201
RispondiEliminaSaluti Zdravo
Stefano, hehe, per la neve direi che non c'è danza che tenga, però... attendi il prossimo post!
RispondiEliminaZdravo, ho letto l'articolo che mi hai linkato. Come al solito i giornalisti sono dei fanfaroni. Loro godono nel trovare la parte marcia della vicenda e a farla diventare predominante su tutto il resto, anche se questa parte è un 2% dell'intera vicenda. Io non metto in dubbio che tra le casette ci siano palle di vetro cinesi, piuttosto che candele che con l'Alto Adige hanno poco a che fare, ma ti assicuro che la maggior parte dei prodotti sono fatti qui da noi: le ciabatte e le decorazioni in feltro, le statuine in legno, tutta la parte gastronomica, l'artigianato locale con tanto di insegna sopra la casetta, ecc. non può essere cinese, ti pare? Io comunque mi riferivo al fatto che questo mercatino non è stato invaso da bancarelle che nulla hanno a che fare col Natale, come magari è successo ad altri mercatini a tema, e che gli espositori sono tutti della regione. Se poi loro vendono cineserie, questo non lo posso sapere. Spero di no! Poi il mercatino è impegnativo dal punto di vista economico se lo fai diventare tu tale. Si trovano cose graziose a prezzi accettabili. Vivi sereno e leggi meno giornali! :-)
Ma certo che vivo sereno Momo :-)! Volevo solamente mettere sull'attenti i turisti delle possibili furbate che i venditori possono mettere in atto. E' bene verificare i prodotti prima dell'acquisto per essere certi di acquistare italiano e non cinese. Zdravo
RispondiEliminaMa il suonatore in primo piano è Bertinotti ?
RispondiEliminaIl trucco del mago come è ?
Oooohhhh...come vi invidio...tutto questo è lontanissimo da me...è vero che comprare un prodotto spacciato per artigianale per poi scoprire che non lo è...sarebbe una bella seccatura...ma è tutto talmente bello e suggestivo da vedersi che vabbè...si può anche chiudere un occhio...io sarei felicissima anche solo di passeggiarci in mezzo e curiosare...Vi invidio davvero al cubo =)
RispondiEliminaBaires, hehe, direi che Bertinotti ha altro da fare piuttosto che venire ai mercatini di Natale. Il mago invece è tutto fuorchè un mago. Sotto il tappeto c'è una pedana in metallo. A questa pedana è saldato il tubo/bastone ricoperto di verde che si innalza dal tappeto. Il tubo prosegue dentro la manica e poi scorre lungo il corpo del "mago" terminando con un seggiolino fatto appositamente per le chiappe del furbetto. :-)
RispondiEliminaAnonima, in effetti per chi non ci è mai stato e vorrebbe solo assaporare l'atmosfera che si respira ai mercatini, poco importano questi risvolti meno poetici. Ciao!
Ma dai Momo!
RispondiEliminaIeri eravamo al mercatino di Merano e sabato a Bolzano...peccato: potevamo incrociarci!
Un abbraccio a tutti e tre!
I mercatini in A.A sono una meraviglia,solo qui si percepisce quella sottile magica atmosfera del periodo natalizio.Peccato che non posso più ritornarci,mi accontento delle tue belle foto.Grazie Momo.Frittella
RispondiEliminaLe robe in feltro che vendono sono palesemente fatte industrialmente! altro che artigianato!
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