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21 ottobre 2011

Il potere della TV e la morte di Gheddafi

Muammar al Gaddafi at the AU summit

Difficilmente ho mai visto un uomo più brutto e inquietante di questo. Ogni volta che vedevo Gheddafi in tv o sui giornali, la sensazione era di viscidume, sporcizia, cattiveria e turbamento. Sempre. Quegli occhi semi socchiusi, quel capello non curato e unto anche in occasioni molto importanti, gli occhiali da sole in tantissime circostanze... In queste ore invece, tutti noi, tutto il mondo ha visto immagini di lui, del suo volto, che difficilmente dimenticheremo. Rimarrà stampata nella nostra memoria la fine tremenda che ha fatto il Rais, nello stesso modo in cui sono rimaste scolpite in noi altre forti immagini contemporanee e storiche: il crollo delle torri gemelle, l'espressione di Saddam Hussein dopo la cattura, la foto di Osama Bin Laden dopo la sua uccisione, ecc... Rimarrà in tutti noi, come ultimo frame della sua vita, quel corpo sanguinante e maltrattato, quei gesti indefiniti compiuti con le mani sporche di sangue tra la folla inferocita, quel cadavere rotolato tra la polvere. E tutto questo è pericolosamente potente a livello mediatico. Quelle immagini cancelleranno tutte le precedenti e le storie che le accompagnavano. Pensate a quanto sono importanti i media e al sentimento che suscitano in noi. Possono cambiare inconsciamente la percezione delle cose.

Sappiamo benissimo quello che ha fatto Gheddafi in questi anni. E' salito forzatamente alla guida di un paese, rimanendoci per 40 anni (!) ne ha eliminato e abolito ogni partito politico cancellando di fatto la democrazia all'interno di esso. Ha sostenuto diversi gruppi terroristici e seminato il panico in varie parti d'Europa, lanciato missili a paesi confinanti, ordinato attentati anche devastanti come quello all'aereo passeggeri che sorvolava i cieli di Lockerbie causando 270 vittime. Ma cosa ancor più grave ha represso con il sangue e la morte di migliaia di civili, la recente rivolta interna che ha poi causato la guerra dei primi mesi del 2011. Quest'uomo, con le immagini trasmesse da tutte le tv e i siti web del mondo, ora rischia seriamente di diventare un martire. Molti di quelli che ieri hanno visto la fine di Gheddafi, avranno avuto un accenno di pietà per lui, o anche qualcosa di più (e sto pensando alle centinaia di ragazze italiane che sono andate a seguire i suoi seminari in suolo italiano). Penso sia stato un enorme errore uccidere Gheddafi, farlo in quel modo e ancor di più farne vedere l'esecuzione attraverso i video dei cellulari. Il Medio-oriente in questo è profondamente diverso dall'Occidente e forse non ha ancora imparato la lezione. Ma evidentemente era più importante a livello mediatico, mostrare il "trofeo" e godere di questo, sparando in aria all'impazzata tra le urla disordinate e sconclusionate degli insorti. Sarebbe stato meglio catturare il Rais e processarlo per mano del popolo stesso, per crimini contro l'umanità, dando al paese un nuovo segnale di svolta, di civiltà ritrovata, cercando poi di disarmare completamente il popolo e costituire un nuovo governo, facendo tornare pienamente i libici e le loro famiglie in una situazione stabile sia dal punto di vista economico che sociale. Reintegrando appieno ogni diritto umano, e sopprimendo la pena di morte. Sappiamo invece tutti che ora la Libia (6 milioni di abitanti) navigherà per decenni in un limbo non ben definito, in cui un debole governo non riuscirà mai a tenere in mano il paese diviso tra mille etnie e scuole di pensiero. E forse arriveremo al punto che qualcuno rimpiangerà "il povero Rais".

5 commenti:

  1. Condivido in toto il tuo pensiero.

    Non mi piace la visione della violenza e tantomeno in modo così spettacolarizzata, perché penso che porterà solo ad altra violenza.

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  2. Condivido anche io, più che altro credo che per spettacolarizzare i telegiornali ormai si farebbe vedere qualsiasi cosa, senza il minimo pudore. Mostrare le immagini di un uomo (per quanto poi questo sia Gheddafi), insanguinato, ormai ridotto in fin di vita, con la gente che sembra fare a gara a chi gli spara per prima credo sia come quando nel medioevo le streghe venivano bruciate vive davanti a tutti.
    Chi ha un figlio cosa potrebbe dire davanti a certe immagini che ovviamente non sono adatte a tutti?

    Hai parlato di un medio oriente che non ha ancora imparato la lezione, ma noi? Far vedere Gheddafi che viene ucciso non credo sia molto diverso dal loro atteggiamento.

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  3. far vedere la morte di Gheddafi fa parte della rivoluzione ..... i ragionamenti di pietà, processo mancato...valgono poco; forse non ci rendiamo conto che una larga fetta di mondo, medio oriente, africa....hanno la cultura della vendetta, del terrorismo, della violenza per il potere. Vedete in israele cosa succede....la vedo dura per la Libia, il dittatore, spiace dirlo, ad alcuni serve...ciao Luca

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  4. sono d'accordo con l'anonimo delle 18 e 42 per il suo discorso riguardo la cultura, non dobbiamo illuderci la vendetta in questi paesi è talmente radicata nel profondo che pensare, anzi, sperare che se i ribelli avessero trovato gheddafi l'avrebbero regolarmente processato e incarcerato era pura follia...

    Come anche sono fermamente convinto che dopo gheddafi non ci sarà ancora la democrazia in libia...

    Però sono convinto che un cambiamento ci può essere ma deve essere fatto nel profondo, un cambiamento radicale. Può esistere un tale sovvertimento, ci sono già stati casi(leggi memorie di un soldato bambino è una storia vera) non vedo perché non investire anche in questo senso nel nostro futuro creando la pace.

    Saluti a tutta la momofamily ;)

    Kyrie.

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  5. indelebile quel baciamano di silvio!!!!!!!!!!!!!

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