C'è un giorno di questi ultimi anni, che è scolpito indelebilmente nella nostra mente. E' un pomeriggio di settembre di dieci anni fa. Ognuno di noi si ricorda precisamente cosa stava facendo e con chi era. Io ero al lavoro, in ufficio, come tanti altri giorni. Sono circa le 15, quando da una piccola radio che trasmette musica locale, io e i miei colleghi sentiamo la notizia di un aereo che si è schiantato contro gli alti palazzi di New York. Abbiamo subito pensato ad un piper o qualcosa simile ad un piccolo aereo, e ci siamo chiesti come fosse potuto succedere. Notizia veramente bizzarra! La news avrebbe dovuto finire lì, ma invece dalla radiolina è arrivato un nuovo aggiornamento. L'aereo era un aereo di linea e il termine "alti palazzi di New York", si riferiva ad una delle Torri gemelle. Questo cambiava tutto. Mi sono immediatamente incupito, il mio cuore ha iniziato a galoppare e ho cominciato ad immaginarmi cosa si stesse presentando davanti agli occhi della gente presente. Ho subito pensato a quante persone potessero esserci all'interno del palazzo e al fatto che comunque fosse finita, eravamo davanti ad un grosso disastro aereo. Non avevo una tv a portata di mano, e internet era bandito dall'ufficio. La radio faceva arrivare notizie a piccole dosi tra un brano pop e l'altro. Ad un certo punto l'aggiornamento con la notizia del secondo schianto. In quel momento mi si è gelato il sangue nelle vene. Il secondo schianto aereo cambiava nuovamente la gravità della notizia. Significava cioè una "non casualità" degli eventi. Da quell'istante non sono più stato capace di concentrarmi su ciò che stavo facendo. Ho chiesto al mio capo di poter andare a casa e sono corso via arrivando in auto e sentendo la descrizione audio delle due torri che fumavano entrambe, in una splendida mattina di sole. Prima di arrivare a casa, il crollo della prima torre. La mia agitazione si elevava al livello successivo. Mi ricordo di esser letteralmente corso in casa davanti al tv in soggiorno, come se a fuggire da quelle torri in fiamme fossi io. Guardando per la prima volta le immagini che arrivavano dalla CNN mi sono reso conto della devastazione in corso. Era l'11 settembre 2001 e il mondo stava cambiando sotto i miei occhi. Ripercorriamo quei drammatici momenti con questa carrellata di immagini in ordine temporale.
Stessa cosa per il WTC3.
Nel sito ufficiale del WTC, potete seguire i lavori del complesso, mano a mano che le immagini vengono aggiornate.
Naturalmente in questa settimana, tutti i media daranno ampio spazio al decennale della strage, ma fra tutti gli eventi voglio segnalarvi "Rising-La rinascita di Ground Zero", curato e prodotto da Steven Spielberg in onda su Discovery Channel HD a partire da domani 6 settembre, ore 21.
6 puntate che comporranno un viaggio straordinario attraverso storie e testimonianze di persone comuni, ingegneri, costruttori, urbanisti e architetti con un obiettivo comune: la rinascita di Ground Zero. Uomini e donne determinati a ricostruire e ricominciare da questo luogo, tristemente noto, per dar vita ad un nuovo World Trade Center di 104 piani. Un luogo unico con ascensori ipertecnologici, sostenibilità e una guglia di quaranta piani, ma soprattutto il simbolo dell'orgoglio nazionale e della capacità di un popolo di ricominciare.
Dal 6 all’11 settembre, ogni giorno alle ore 21:00
Domenica 11 settembre dalle 16:00 alle 22:00 la maratona dei 6 episodi.
Una piccola testimonianza. Anche io ricordo perfettamente dov'ero. A casa in pausa pranzo. Vidi tutto in diretta e fu qualcosa di agghiacciante. In certi momenti ho perfino pensato che fosse uno scherzo di cattivissimo gusto...
RispondiEliminama non era così. Mia cugina Stephanie che lavorava lì si salvò per miracolo. Ma dovette andare in analisi per anni, forse ancora oggi ci va. Vedere persone gettarsi nel vuoto non dev'essere qualcosa che si possa dimenticare. Andò via da New York anche se ci abitava. Era troppo forte l'impatto emotivo. So che due anni fa si ri-trasferì ad Hoboken, sobborgo sull'Hudson River, per poter riprendere lavoro nella Grande Mela. La sua storia é simile a quella di tanti altri. Persone qualunque che da un momento all'altro vedono in faccia l'inferno (quelle che hanno potuto raccontarlo).
Rispetto per la gente che ormai già 10 anni fà lasciò la vita in questo triste giorno per tutto il mondo.
RispondiEliminaNon volendo polemizzare vorrei segnalare, per chi non l'avesse ancora visto, di guardarvi September Clues. Lo si può trovare tranquillamente su youtube. Questa inchiesta non pretende di darvi una nuova verità sul disastro delle torri gemelle, ma qualche dubbio ve lo farà venire...
nella città vicino alla mia meta di turisti da tutto il mondo, moltissimi americani, proprio davanti alla basilica principale è stato portato un pilone d' acciaio che sorreggeva la torre
RispondiEliminafa davvero impressione vedere questo pilastro di almeno 50cm di larghezza piegato e contorto, alto 6 metri è stato infilato verticalmene in un basamento di cemento con una grossa scritta 11 SETTEMBRE più una piccola lapide dove la città di NY ringrazia per il gemellaggio e il voler commemorare i morti,
ma saranno più o meno di quelli a cui viene portato via il petrolio ? a volte ho paura per il sindaco di Fiuggi o di Cavalese visto che l' acqua in autostrada viene venduta a oltre 2 euro al litro.......cioè più del petrolio greggio.......e se ne avrà sempre più bisogno....
Sono stato a ground zero qualche anno fa... spaventoso...
RispondiEliminaE concordo sul fatto che c'è una verità che non viene fatta trapelare... guardatevi il documentario di Massimo mazzucco, il film di michael moore, la serie di film 9/11 loose change, ma anche il nostro buon Minoli che proprio la settimana scorsa ha dato la sua scomoda visione delle cose...
Meditate, gente, e soprattutto cercate di informarvi per non lasciarvi infinocchiare dalla solita storia del terrorista islamico...
Foto che ti fanno pensare e pregare.
RispondiEliminaCiao Momo
Anch'io ho sempre più dubbi, come pare abbia anche un'alta percentuale di americani.
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