Ecco le prime pagine dei giornali di questa mattina. C'è la ovvia condanna della squadra azzurra da parte di tutti, una crocifissione mediatica che in alcuni articoli pare addirittura eccessiva con la parola "Vergogna" che rieccheggia tra le righe più e più volte, a riprova che la nazionale di calcio non è sentita al pari degli altri sport, ma è vissuta come il portabandiera di tutti gli sport azzurri, la disciplina dove non si può sbagliare e dove è vietato fare figure barbine. Ma lo sport non è una scienza esatta e bisogna saper vedere i propri limiti e accettare serenamente (anche se con la morte nel cuore) la sconfitta sportiva.
Non commento ciò che è stato detto da quelli della Padania nei giorni scorsi e neppure la prima pagina di oggi de "La Padania", che non accenna minimamente alla notizia della debacle della Nazionale, o di "Libero" che se ne esce con quel "Bidoni del mondo" che lascia il tempo che trova. Avrei voluto vedere questi signori la sera del 9 luglio 2006. Avrei voluto vedere la loro reazione al gol di Grosso che ci ha consacrati campioni del mondo.
Fanculo, va. Ci si rivede per la ventesima edizione della Coppa del mondo in Brasile nel 2014.
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Hai ragione sui toni eccessivi; in fondo ci sono cose più importanti nella vita ma dobbiamo considerare una cosa: questi sono professionisti strapagati che hanno giocato male e si sono fatti battere da squadre non al loro livello. Dispiace, ed è vero che lo sport non è una scienza esatta, ma è anche vero che nella vita fanno solo quello e che vivono, grazie a questo, come dei re. Fosse uno sport singolo (sci, tennis, ecc...) si potrebbe imputare al momento fuori forma o di crisi dell'atleta, ma qui sono una squadra scelta tra grandi campioni. L'amarezza di tutti forse è questa. Dovremmo ridimensionare il mito del calciatore e pensare che anche loro sono uomini fallibili...
RispondiEliminaToni eccessivi? Senz'altro. Ci mancherebbe: il calcio è un gioco, uno sport, e i mondiali una vetrina che dovrebbe essere di fratellanza, fair play e bellezza estetica...
RispondiElimina... ma seriamente, cosa volevamo da questa Italia??? Che razza di squadra è??? Che razza di squadra poteva essere??? Mancavano totalmente tutti i costruttori di gioco (sono compaesano di Andrea Pirlo, ma un conto è fare gioco nel Milan con dozzine di fantasisti in rosa, un conto è con Pepe, Iaquinta e compagnia bella), non c'è da stupirsi che si sia perso con disonore. Non abbiamo MAI giocato a calcio, abbiamo PROVATO a farlo. Lo sapete dove giocano quei signorotti della Nuova Zelanda che a momenti ci battono pure??? SONO DILETTANTI, 9/11 della squadra non è formata da professionisti, ma da signori che giocano a calcio in campionati paragonabili alla nostra Eccellenza e serie D!!!
Se un allenatore non è capace di mettere il suo orgoglio da parte non merita di stare sulla panchina della Nazionale. Lasciare a casa tutti i migliori dell'annata (e non parlo dei soliti Cassano e Balotelli, per i quali comunque stravedo, ma ad esempio di un centrocampista che ha fatto un'annata spaziale come Ambrosini, mai nemmeno VISTO da Lippi, o il signor Miccoli, che da solo ha quasi portato in Champions il Palermo) per motivi ignoti e fumosi ha prodotto una Nazionale come la voleva Lippi: DUTTILE.
Bon. Con la Nazionale DUTTILE si fanno questi Mondiali, finita lì. Ora avete tutti la dimensione della fortuna clamorosa che ci ha fatti diventare campioni del mondo 4 anni addietro, quando l'unico a vergognarsi di aver vinto un Mondiale con la difesa (solo 2 gol subiti in tutto lo scorso Mondiale, riguardatevi le partite!) forse in tutt'Italia ero io. Squadre che giocano a questa tornata ce n'è un bel pò: avete visto il Giappone ieri? E l'Olanda (che di qualità ne ha da vendere)? E la Germania dei giovanotti, che a causa di infortuni sono in buona parte "seconde scelte"???
Io non ridimensiono il mito del calciatore perchè per me non è mai stato mito. Ho la fortuna, se si può definire tale, di conoscerne parecchi: sono tutti ragazzi normalissimi, con le loro passioni e le loro paure. Ma una figuraccia del genere (ULTIMI del girone, con squadre di NON professionisti!!!) non si commenta proprio, perchè si commenta da sola!!! Per fortuna Lippi se ne andrà, con le sue servitù e le sue convinzioni e debiti di riconoscenza... sotto con Prandelli, allenatore e uomo vero, di sentimenti e di tecnica lavorativa impeccabile (lui SI' che sa trattare e far crescere calcisticamente i giovani!).
Sono d'accordo con te sugli eccessi e sul fatto che lo sport non è un scienza esatta, sono delusa non dal fatto che abbiamo perso, ma come abbiamo perso, tutti sapevano in partenza che le scelte erano state sbagliate, ma la presunzione di uno ha coinvolto nella delusione l'intera nazione e anche i giocatori stessi.
RispondiEliminaIl campionato italiano si basa molto sugli stranieri e quando l'Italia deve scendere in campo restano pochi campioni, ma se quei pochi non vengono convocati non piangiamocci addosso dopo.
"Mozzarelle azzurre" è a dir poco geniale.
RispondiEliminasì però sulla padania (che non si può definire "giornale" imho) non c'è nemmeno il riferimento agli azzurri...in fondo sono coerenti, non la tifavano, non sono mica italiani.
RispondiEliminaForse vado un po' controcorrente, ma vista l'arroganza proverbiale che caratterizza da sempre questo allenatore, questa squadra e questa federcalcio per me i giornali dovevano andarci ancora più pesante.
RispondiEliminaInoltre, a mio modesto parere, gli stessi giornalisti sportivi (casta talvolta ancora più infima e servile di quella politica) non dovevano accettare in silenzio il "mi prendo tutta la responsabilità" di Lippi (qualcuno l'ha persino definito per questo "uomo vero", ma per piacere) ma dovevano tempestarlo di domande affinché motivasse un simile schifo: invece a tutti è bastata la dichiarazione paracula del mister.
Come se, parlo per eccesso, un assassino confessasse di avere ucciso lui stesso una persona e dicesse che se ne assume le responsabilità. Col cavolo: mi devi dire perché l'hai uccisa quella persona, come, quando, in che modo, ecc...
Ma, al solito, siamo abituati tristemente, in questo paese, ad acclamare come eroi dei mercenari, come salvatori della patria dei mafiosi e come uomini veri dei conigli arroganti.
Abete, come minimo, dovrebbe dimettersi. Invece rilascia un monologo (che lui ha chiamato "conferenza stampa") delirante senza possibilità di replica nel quale non si capisce cosa abia detto: l'unica cosa chiara è che resta saldo sulla sua poltrona.
D'altronde Lippi se ne va, i senatori della squadra sono vecchi e lasceranno e tutto è risolto.
No?
Il calcio, purtroppo, conta invece e bisogna che ministero e federcalcio ne rendano conto, visti i milioni di euro che vengono spesi per ogni torneo, europeo o mondiale, al quale la nazionale partecipa.
Sono soldi nostri e, ahimé, se vengono spesi per dei cialtroni piuttosto che per altre emergenze sociali un po' mi incazzo.