Ieri ho passato una bellissima giornata a pochi km da casa mia, in mezzo alla natura, mangiando prelibatezze locali in un posto veramente speciale. Siamo in piena Val di Fiemme sopra l'abitato di Daiano a 1300 mt in mezzo ai boschi di larice. Qui sorge un maso a conduzione famigliare con una importantissima produzione artigianale di Speck e prodotti vari. IL Maso è soprannominato "Maso dello Speck" ma lo si trova chiedendo del "Maso Tito", è interamente fatto come si costruivano i masi una volta e quindi il legno vecchio abbonda ovunque, sapientemente lavorato e modellato. Qui sotto il murales in cui è raffigurato il mitico Tito Braito, fondatore del Maso, l'uomo che ha tramandato ai suoi figli i segreti dello speck.Oltre alla degustazione ai tavoli del ristorante disposti sia internamente che all'aperto, è possibile recarsi nel negozietto a fianco al maso (sempre aperto, anche la domenica) per comprare di tutto e di più.
Ecco quello che ho mangiato io: un tagliere di affettati misti e formaggi che era una delizia (ocio a non sbavare sul monitor).Come contorno, del buonissimo pane fresco anche se era domenica.
ed anche quello secco.
Fortuna ha voluto che sia capitato in un giorno in cui si sfornavano anche gli Strauben!
...e ne ho approfittato.
Dopo il pranzo siamo andati nel negozietto a fare un giro.Vi lascio immaginare il profumo che c'era tra queste pareti.
Le tipiche rastrelliere che raccolgono il pane secco aromatizzato che ben si accompagna agli affettati tipo lo speck.
Eccolo qui pronto per la degustazione.
Poi inaspettatamente ci hanno permesso di curiosare nel "dietro le quinte" del maso per vedere come viene fatto uno speck. Ecco quindi comparire la tecnologia sapientemente nascosta dalle vecchie travi di legno. Una serie di grandi celle a temperatura controllata fa da scenario al laboratorio dove vengono prodotti tutti i salumi del maso. Eccoci nella prima, dove ci appare in primo piano un maiale quasi intero.
Nella successiva abbiamo trovato salami in essicazione.
Nella terza c'era il contenuto più scenografico. Appena aperto il grande portello è uscito il fumo che viene usato per affumicare gli speck, che vi ricordo essere la spalla del maiale.
Questo fumo è proprio quello prodotto dalla bruciatura della legna, solo che viene immesso a temperatura fredda (15°) per evitare di cuocere i pezzi di speck, che invece devono rimanere crudi.
Altra cella. Ecco la fase della stagionatura, la più lunga ed importante. Gli speck vengono aromatizzati con spezie opportunamente dosate: sale, pepe, alloro, ginepro, ecc... ogni allevatore ha la propria ricetta segreta.
Ed ecco gli speck pronti per essere confezionati, tagliati e mangiati.
Da una parte la cotenna, che non viene tolta mai per evitare che il grasso ingiallisca e faccia decadere la qualità del pezzo di spalla,
e dall'altra aromi che insaporiscono lo speck.
Altri tipi di insaccati all'interno di una cella in cui veniva immesso dello ozono per tenere sotto controllo le muffe e i batteri.
Finito il giro, riecco il contatto con la natura appena fuori dall'uscio del maso.Intorno solo silenzio e pace.
Un asciugamanone steso sotto un larice e il relax è assicurato.
Il profumo dei fiori da Sambuco addolcisce la pennichella.
Tornati al Maso Tito un gelatino all'originale banchetto, non ce lo toglie nessuno.
Il consiglio, cari amici, è quello di andare assolutamente a provare i piatti di Maso Tito, assaporate sia gli affettati che i piatti caldi, entrate nel negozio e comprate i loro prodotti, fate una passeggiata tra i boschi che circondano il maso e rilassate la mente. Non ve ne pentirete e vorrete ritornare a Maso dello Speck ogni volta che verrete in Val di Fiemme.
Indirizzi e orari:
Maso dello Speck - Maso Tito
Pozze di Sopra, 2 - Daiano (TN)
Val di Fiemme - Trentino
Sito ufficiale.
Tel. 0462 342244
Orari:
Ristorante: LU-DO 12.00-14.00, 19.00-21.00
Bar: LU-DO 9.00-24.00
Negozio: LU-SA 8.00-19.00, DO 9.30-19.00
Buona degustazione!
Il Consiglio è ottimo: proprio quello che vorrei e si cui ho bisogno... ma è un po' fuori mano per me!
RispondiEliminaStefano
CAROGNA!!!!
RispondiElimina^__=
Penso che se vado io in un posto del genere di ricoverano dallo speck che potrei mangiare!!! È un sogno, che fame che mi è venuta!!!
RispondiEliminaci sono stata anche io..... sento ancora il profumo dello speck!!!!
RispondiEliminaba
Insomma abbiamo capito...quando c'e' da mangiare non ti tiri proprio indietro.
RispondiEliminaBei posti e beato te per averli visitati.
Ciao
Silvano
Portamici!
RispondiEliminaE' un ordine! ;-p
Azz.... avevi ragione. Ho sbavato sulla tastiera!
RispondiEliminaMaury
Mizzega ma non puoi postare queste foto...sono a dieta!!! Che acquolina!
RispondiEliminaSarah
E' vero; il Maso Tito è un posto veramente fantastico. Ideale per chi, un pò pigro, non vuole fare passeggiate stralunghe e godersi uguamente un bellissimo panorama e un'ottima cucina.
RispondiEliminaCiao Là
ci vediamo a giugnio 2010, conoscevo daiano come località ma una visita davoi la faccio volentieri scrivo dalla provincia di roma mario
RispondiEliminaho mangiato lo speck tito di daiano.vivo a roma e vorrei averne un 2/3 kg.in pezzi da circa mezzo chilo.potreste spedirmelo a roma? se positivo rispondetemi e vi darò l'indirizzo dove inviarlo.
RispondiEliminagrazie e saluti.
Giovanni, non è a me che devi chiedere!! Vai sul sito di Tito Speck che ho segnalato nel post e manda una mail a loro!
RispondiEliminaCiao
Salve, sono stata al vostro negozio "il maso dello speck" di Andalo (quello in piazza Centrale) e devo con rammarico evidenziare come la qualità e la bontà dello speck venduto sia direttamente proporzionale alla maleducazione e scorrettezza del venditore. Mi spiego: mentre ero in coda per l'acquisto ho notato che comprare uno speck intero aveva un prezzo inferiore, chiedevo quindi informazioni al venditore il quale mi rispondeva che era proprio così, bastava prenderne uno intero e lui me l'avrebbe anche fatto a pezzi e messo sottovuoto. Trovandomi con una mia amica, non abbiamo esitato a comprarlo intero e, dopo averlo fatto tagliare a metà, abbiamo chiesto di farcelo dividere rispettivamente in due e tre parti. Il venditore ha diligentemente eseguito, ha messo tutto sottovuoto e ci ha fatto pagare. Lì è arrivata la sgradita sorpresa: abbiamo fatto tutta questa tarantella per pagare lo speck a prezzo pieno! Alla nostra richiesta di informazioni sul perché di quel trattamento il furbacchione, sogghignando, ci rispondeva che per avere quel prezzo avremmo dovuto fare uno scontrino unico e lo speck andava diviso a metà e poi al massimo per due pezzi ciascuno, mentre noi avevamo diviso a metà e poi in tre pezzi, facendo inoltre due scontrini... Facevo presente che quelle condizioni di vendita così minuziosamente lumeggiate a posteriori non erano scritte da nessuna parte, né tantomeno aveva provveduto lui a riferircele al momento delle nostre richieste di confezionamento, lui tranquillamente rispondeva che faceva i suoi interessi, che non gli conveniva riferirci le condizioni che ci avrebbero consentito di (parole sue) "aggirare il pagamento del prezzo pieno".
RispondiEliminaIo e la mia amica siamo rimaste senza parole, ci siamo sentite trattate come due turiste da spennare perché tanto da lì a breve saremmo partite per casa nostra e difficilmente saremmo tornate a fare spesa lì, non abbiamo chiamato la Polizia Municipale solo perché ci stavano aspettando le nostre famiglie in hotel.
Tra l'altro, arrivata a Roma, mi sono accorta che lo speck aveva perso il sottovuoto, quindi ho dovuto provvedere a riconfezionarlo per non farlo rovinare...
Penso di tornare presto in vacanza ad Andalo, mi piace lo speck del posto ma sono sicura che non mi fermerò più dal "Maso dello speck" in piazza Centrale.
Pubblico la risposta che ho ricevuto dal Maso dello speck in merito al commento pubblicato qui sopra da Angelo:
RispondiEliminaBuonasera Angelo,
mi chiamo Maurizio Balliana e sono contitolare dei negozi “il maso dello speck”.
Sono stato informato dell’episodio accaduto la sera stessa dal signor Fabio nostro fidatissimo collaboratore ed eccellente commesso al quale ho rimproverato l’uso improprio del termine “aggirare” parecchio distante dal nostro pensiero commerciale.
Informo che il prezzo pagato dalle signore è stato scontato di € 2 al kg poiché oltre al confezionamento dei quarti è stato messo sottovuoto un taglio di cuore di speck nonostante l’offerta del prodotto intero faccia riferimento, come in tutti i casi commerciali italiani, ad unico scontrino.
Sono pronto a riconoscerLe il prezzo del riconfezionamento del sottovuoto e, visto che ci piace spiegare ai nostri ragazzi che talvolta occorre saper perdere, € 9 che corrispondono alla differenza tra ciò che le signore hanno acquistato e ciò che è esposto e già confezionato nei nostri frigoriferi.
Frattanto invio i miei saluti
Maurizio Balliana
Guten Abend,
RispondiEliminaleider bin ich wieder zurück in Berlin. Ich habe Ihren Laden diese Woche in Ortisei besucht. Traumhaft. Der Duft, der leckere Speck, den man auch probieren konnte. Ich habe gar nicht gewußt, dass es auch ein Restaurant gibt.
Ich habe mir ein großes Stück Speck aus Ihrem Laden mitgenommen und sitze gemütlich in meiner Küche daheim. Mit Ihrem Speck, Schüttelbrot und einem selbst gebrannten Zirbelkieferschnaps fühlt man sich wie im 7. Himmel. Sobald der Speck aufgegessen ist, werde ich Sie anschreiben, damit Sie mir neuen schicken können.
Bis dahin viele Grüße aus Berlin
von Gabriela