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28 febbraio 2009

Esco dalla realtà

Sono pronto. Stacco tutto e mi immergo tra acque calde ed accoglienti, saune rilassanti, lunghe letture e ottime mangiate. Voi fate i bravi e aspettatemi perchè vi riempirò di foto come al solito. Torno martedì ma sicuramente metterò qualcosa nel blog anche se non sono in servizio. A presto!

27 febbraio 2009

Frittata di mele con ghiaccio

Son tornato a casa ora dal lavoro e ho scoperto che...
Ore 15,30. All'improvviso un colpo e il patatrac era fatto. Ecco la conseguenza della caduta di un enorme blocco di neve dal tetto di casa.Tre meli di circa 4 anni completamente distrutti. Della Jonagold è rimasto solo il tronco
Della Golden Delicious si vedono solo alcuni rametti ma la pianta è stata letteralmente abbattuta. Mentre la Gala è quella che ha subito meno danni ma è massacrata pure lei.
Ecco com'erano i tre meli la primavera scorsa.
Qui l'inverno 2007.
Mi sa che scene come questa non se ne vedranno per almeno due anni.
Ho comunque già deciso di tenere un solo melo, quello delle Jonagold che è la varietà che più mi piace. Più che altro perchè lo spazio per tre meli lì, era un pò poco. Però, cazzarola sta neve di merda! Uno sta tanto lì a curare, potare, concimare e poi...

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Vabbè, questa è uno spettacolo. Pubblicizza un centro assistenza Apple.
Sono talmente abituato a vedere la mela col mozzico su un lato, che vederla intera mi da l'impressione che sia gonfia sulla destra!
E questa? hehehe. In piccolo in basso c'è scritto: 1) taglia 2) Butta la rivista.

EMOSCAMBIO. Mistero risolto.

emoscambioChi è nato intorno agli anni 70 avrà fatto in tempo a vedere le mega scrittone EMOSCAMBIO (accompagnate da un numero di telefono di Milano) che apparivano magicamente nei cavalcavia delle autostrade, sui ponti o sui muri di fabbriche dismesse. La foto che vedete qui sopra l'ho scattata in Val di Fassa a pochi km da casa mia, e lascia intravedere dietro al muro di neve, una delle fatidiche scritte.
Qui la versione estiva della stessa scritta.

Vi assicuro che su internet è una vera rarità: io non ho trovato altra documentazione fotografica inerente l'argomento. Tornando agli anni 70, io ero un ragazzino e, seduto sul sedile posteriore dell'Alfa Sud di mio padre, guardavo fuori dal finestrino queste scritte che sfrecciavano davanti a me. Mi ero fatto l'idea che fosse una ditta di trasporti che si era inventata un modo veramente strano di farsi pubblicità: non il solito cartellone colorato affisso negli appositi spazi pubblicitari, ma misteriose scrittone fatte a mano con una precisione molto alta, vernice bianca e carattere ben preciso, squadrato con quella strana E fatta come una M rovesciata che attirava tanto l'attenzione nella sua semplicità. Questo in ogni parte d'Italia, quindi sotto c'era un organizzazione ben pensata. Nessuno mi ha mai saputo dire che cosa veramente volessero dire queste scritte, ma siccome siamo nell'era di internet, ecco che il mistero sembra dissolversi già un pò visitando questo sito.Si dissolve invece del tutto leggendo questo "documento" che girava a Milano in quegli anni.
Se non avete voglia di leggerlo tutto, ecco cosa contiene in sistesi. E' un volantino che spiega nei minimi particolari qual'era l'intento di un fantomatico Istituto, L'I.I.D.F. (Istituto Italiano di Fisiologia) con sede a Milano. In pratica il guru dell'Istituto, tale Vito Cosmai, diffondeva un messaggio a tutta l'umanità avvisando del fatto che era assolutamente sbagliato e innaturale avere rapporti sessuali a letto (strana scelta esclusiva della razza umana) con i due partner che si guardano uno di fronte all'altro, pancia a pancia. Secondo Cosmai la posizione corretta è invece la T.A.F. (Tecnica dell'Amplesso Fisiologico), la tecnica cioè che assumono tutti gli animali, in piedi, con l'uomo che prende da dietro la donna piegata in avanti. Per divulgare questa idea veniva quindi istituito l'EMOSCAMBIO (Funzione fisiologica e rito civile), un Addottorato o Laurea in T.A.F. Per praticare l'Emoscambio era d'obbligo associarsi all'I.I.D.F. Le modalità per associarsi erano descritte nel Fascicolo "Fisiologia Universale" che era acquistabile con un contributo in denaro non inferiore alle 10.000 lire da inviare all'I.I.D.F - Box 22 - Milano Linate Aeroporto.
Oltre a questo fascicolo, Vito Cosmai informava più avanti nello stesso volantino, che era diponibile un'altra opera: "Il Vangelo secondo Vito Cosmai", raccolta di oltre 300 verità (o epigrammi, o aforismi) che l'I.I.D.F ti inviava mandando non meno di 10.000 lire al solito indirizzo postale. In questa opera erano contenute verità come:
"La merda diventa concime o letame se la teniamo esposta alla luce del sole ed alle intemperie, se la nascondiamo diventa virus infetto."
Oltre a tutto ciò il volantino pubblicizzava una cintura di castità e inveiva in più punti contro la Chiesa e il cristianesimo.
Penso che ora non abbiate più bisogno di spiegazioni sull'EMOSCAMBIO. Vero? ;-)

26 febbraio 2009

Stacco

Prenotato 3 giorni di relax totale in mezzo al nulla. Lì proprio dove c'è il segnalino verde, dove intorno si vedono solo boschi, prati e roccia (ma in questa stagione sarà una distesa di neve). Devo preparare il trolley, ma tanto dentro ci andrà solo qualche costume, e poco altro perchè...

Nuova Nikon D90. Unboxing

Martedì sono andato a ritirare la mia nuova D90 in un centro all'ingrosso qui vicino ed ecco il momento dell'unboxing.
All'interno della scatola c'è una SD (secur Digital) da 4GB della Lexar. Avrei preferito la SanDisk come marca di scheda di memoria.
L'imballo interno dei componenti è stato diviso al altre sotto-scatole. Tutto diverso da come era nella D70. Ecco il manuale in BN di 178 pagine tutto in italiano e le card per la registtazione del prodotto.
Il contenuto della prima scatoletta. Cavi, batteria e carica batteria più tracolla Nikon.
Ci sono altre due scatolette da aprire.
Ecco la prima.
che contiene il corpo macchina ben protetto.
La D90 è più piccola della D70 di 8 mm in larghezza e di 8 mm in altezza. La profondità è uguale. Incredibile, se si pensa al megaschermone che ha rispetto alla D70.
Il contenuto della scatola che ospita l'obiettivo in dotazione nel kit.
L'obiettivo è un 18-105 stabilizzato. La prima impressione è veramente notevole.
Il contenuto di tutto il Kit.La nuova macchinina aveva bisogno di una nuova casetta sicura. Questo è uno zainetto israeliano con ottima qualità dei materiali. E' della Kata e in Italia si possono comprare qui.
L'arancio fluo all'interno serve per trovare meglio le cose quando c'è poca luce.
Ho dovuto anche comprare un altro treppiede dato che quello della Manfrotto che avevo preso recentemente non reggeva la fotocamera perchè troppo pesante. La D90 con questo obiettivo lo era ancora di più. Questo cavalletto è professionale ma al tempo stesso non costa molto.
E' comtenuto in una custodia molto elegante.
Come pregi direi subito che è molto leggero, e come difetti, occupa decisamente più spazio del cavalletto Manfrotto che avevo preso, anche perchè le gambe sono divise in tre pezzi e non in 5. Ma questo rende lo stativo decisamente più stabile.
La testa è copiata dalla Manfrotto e risulta semplice da usare e posizionare la digitale è veramente questione di un attimo. Non ci sono manovelle da stringere, c'è solo una leva da allentare ristringere una volta posizionata la digitale grazie alla sfera sottostante che permette movimenti rapidi in tutte le direzioni.C'è pure la bussola, che volete di più?
Ho fatto una foto per farvi vedere la differenza di risoluzione tra la D90 e la D70. Il riquadro bianco indica la grandezza delle foto della D70. Cliccando sull'immagine potrete vedere uno scatto della D90 come è in realtà senza ridimensionamenti. Sono 4.288 x 2.848 pixel.
Per ora mi fermo qui. Avrò modo di testare la macchina con i prossimi miei scatti. E tra poco preparatevi perchè vi farò vedere come si fanno gli HDR, vi spiegherò cosa sono e che vantaggi danno.