Lo zoo della Val San Nicolò

Ieri son tornato tra i miei amati boschi dopo un sacco di tempo. L'idea era quella di andare ad un laghetto nella parte destra della Val San Nicolò a circa 2200 metri. Ma le cose sono andate diversamente. Parto alle 8 di mattina, passo dalla panettiera a prendere il pane fresco e la brioche e imbocco la strada per la Val di Fassa. Tempo 20 minuti e sono arrivato. Ma ahimè c'è subito una sgradita sorpresa. La strada che dovrebbe portarmi nei pressi dell'inizio della mia passeggiata è ancora chiusa a causa del ghiaccioe quindi devo farmi 3-4 km a piedi in più. Ecco nella cartina qui sotto la situazione: dove c'è la A ho parcheggiato la macchina e dove c'è la B è dove l'avrei dovuta parcheggiare. Una bella differenza (circa 4 km in più andata e ritorno da fare a piedi). La freccia indica invece il laghetto di Lagusel che avrei dovuto raggiungere ma a causa della neve ancora presente in abbondanza sopra i 2000 metri, ho desistito perchè avrei trovato un manto bianco senza nessun interesse fotografico. Dunque mi sono armato di pazienza e con la temperatura intorno ai -1° ho cominciato la camminata sulla strada verso la val San Nicolò. Alcune cascate hanno attirato la mia attenzione e ho affrontato scoscesi dirupi per fare esperimenti fotografici. Sfruttando infatti l'oscurità dovuta al sottobosco e all'assenza del sole ancora basso, ho potuto fare questi scatti che hanno bisogno di tempi lunghi (parlerò di questo nelle prossime puntate del corso fotografico)Soddisfatto degli scatti proseguo per la mia strada, e poco più avanti trovo questo euro un pò malridotto da centinaia di passaggi delle motoslitte. Sono infatti i primi giorni che la strada è libera dalla neve e i primi escursionisti a piedi si avventurano quissù.
E qui inizia la mia escursione zoologica perchè incredibilmente oggi incontrerò una quantità di animali selvatici senza precedenti. I primi giorni di maggio in effetti sono quelli in cui intere famigliole di ungulati si spostano in basso alla ricerca di erbetta fresca anche perchè i piccoli sono nati da poche settimane e hanno bisogno di nutrirsi. Alla mia sinistra sui prati silenziosi vedo tre femmine di capriolo che sfrecciano verso l'alto Ma poco dopo si fermano e io le avvicino molto molto cautamente.Devo stare attentissimo perchè sentono pure gli spilli che cadono e io son circondato da lastre croccanti di ghiaccio e rami secchi. Appostato dietro a degli abeti riesco ad arrivare a circa 15 metri da loro (sono nel punto 2 contrassegnato nella cartina ad inizio post). Chissà perchè madre natura ha mimetizzato così bene questi animali ma poi gli ha fatto il culetto bianco!Questo è un giovanissimo capriolino con ancora il pelo muschiato sul palco (le corna) che andrà via nei prossimi mesi). Ad un certo punto mi sa che mi sono avvicinato troppo perchè il capo branco mi ha "abbaiato". Ebbene si i caprioli abbaiano e lo fanno in caso di pericolo emettendo un suono simile ad un cane rauco ma molto profondo.La giornata mi riserva un'altra sorpresa. Fermo ancora nella mia postazione dietro gli abeti, mi giro di 90 gradi e vedo scendere verso di me un'intera famiglia di mufloni. Rimango di sasso e inizio a scattare.Il maschio è riconoscibile dalle lunghe corna da non confondere con lo stambecco che è più grosso e ha corna che vanno all'insù e non rigirano su se stesse. I piccolini di muflone si scornano tra di loro ripetutamente. Tutti stanno cambiando il pelo invernale.La mia digitale scatta e nel silenzio totale lo specchio della reflex che si solleva mi sembra che faccia un casino infernale ed infatti il maschio si accorge di me. Rimane sospettoso per un minuto circa.Poi ordina la ritirata a tutta la famiglia. Eì stato un incontro breve ma intenso. Non è facile infatti vedere i mufloni da queste parti, presenti in quantità minori rispetto agli altri ungulati. La proporzione è all'incirca: 30% caprioli, 30% cervi, 20% camosci, 15% stambecchi 5% mufloni (salvo essere smentito da cacciatori più esperti sull'argomento).
Arriva il tempo di pranzare e nella quiete più assoluta mi apposto al sole vicino ad un grande abete rosso al riparo dal venticello leggero ma decisamente frescolino (sono nel punto segnato con una X nella cartina ad inizio post). La vista intorno a me è questa (verso il fondovalle)(verso monte)Apparecchio la tavolaPanino fresco con formaggino, tonno, Coca cola, CrackersBrioche fresca ripienaFinito di mangiare mi riposo un pò al sole e alzando la testa mi appisolo leggermente con questa visione.In alto c'è veramente ancora un sacco di neve Dopo un quarto d'ora circa mi alzo e decido di percorrere la linea che divide il bosco dai prati in cerca di altri incontri selvatici. Passo vicino ad un gruppo di primule appena sbocciateLa mia costanza viene subito premiata. Un capriolo giovane e solitario si lascia avvicinare non pocoPoco più in là avvicino ancora di più un cucciolo di muflone. Per fare queste foto ero sdraiato sotto un abete."Sparo" una foto anche ad una lucertola con il teleAlzo lo sguardo e intravedo 4 marmotte che giocano allegramente (sono nel punto segnato col numero 1 nella cartina ad inizio post).Provo ad avvicinarmi strisciando lungo la boscaglia.Inquadro due giovani marmotte che giocano su una roccia.Una delle due mi vede e inizia a fischiare per avvisare il resto della ciurma. E' il rumore che vi ho chiesto di indovinare ieri. L'ho registrato col cellulare. Ve lo faccio risentire.Quando sentite questo fischio ci sono marmotte nelle vicinanze. Questi due hanno continuato a fischiare per 10 minuti poi hanno giocato tra loro anche perchè io son rimasto immobile per 20 minuti.lascio queste due pesti e mi avvicino a quello che penso sia stato il capo branco.
Facendo questa mossa faccio rientrare tutte le marmotte nei loro buchi tranne lui che rimane ad osservarmi stoico.Mi avvicino sempre più con molto lentezza. Il mio scopo è arrivare a 3 metri e fargli un servizio fotografico degno di Quark.Anche lui impaurito inizia a fischiare ma non si sposta.Smette di fischiare e continua a guardarmi incuriosito. E io mi avvicino sempre più.Hanno scavato una delle tane proprio dove passa un tubo dell'acqua di un rifugio che sta parecchi metri sopra di me.Il tutto con queste zampe instancabili.Sono molto molto vicino ma la marmotta non entra.Ma stato così vicino ad una marmotta. Mi posso ritenere soddisfatto e me ne vado.Riscendendo incontro di nuovo il gruppo di mufloni ma senza maschio.Tempo 5 minuti, mi vedono e scappano tutti.Sto per abbandonare la valle.Lascio questo posto meraviglioso e ripercorro la strada col ghiaccio.La mattina avevo fatto esperimenti con i tempi lunghi e le cascate. Il pomeriggio faccio il contrario: tempi velocissimi.
Alcuni angoli del torrente sono un paradiso.In alcune pozze riesco a vedere i salmerini.E dopo 1597 calorie perse e 14474 passi (contati col contapassi della Oregon) torno alla macchina stanco ma felice.