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02 settembre 2007

Ritorno a San Nicolò

Dati tecnici:
Partenza da casa alle 7,30 Temp.: 8°
Arrivo in Val S. Nicolò alle 8.24. Temp.: 6°
Sentiero percorso: n. 609
Partenza a 1714 mt.
Altezza massima raggiunta: 2670 mt. Cima Col Ombert
Km. percorsi: 16 circa
Fine escursione ore 15

Ieri sono stato di nuovo in Val S. nicolò, uno dei miei posti preferiti. Venerdì sera ero incerto se andare a passeggiare o meno, ma ora posso dire che ho fatto benissimo. Intanto ho conquistato una vetta che è sempre il massimo della soddisfazione per chi va in montagna, e poi ho fatto parecchi incontri selvaggi.La luna è ancora ben presente nel cielo freddo della prima mattina. Ci sono 6 gradi quando parto e il cielo è completamente sereno. Purtroppo non rimarrà così.
Faccio due passi di numero dopo esser partito dalla macchina e mi imbatto in una discreta quantità di chiodini. Sono talmente invitanti che decido di fermarmi e raccoglierli. Poi riparto per la mia escursione.Nella valle sono quasi da solo. C'è silenzio e i prati sono cosparsi dai colchici che segnano la fine dell'estate.Questo posto, già bello di suo, è stato recentemente abbellito ulteriormente dalle nuove sistemazioni delle stradine e sentieri. Sembra di essere in un paese incantato. Sullo sfondo di questa foto si vede il gruppo del Catinaccio.Presto mi accorgo che oggi sarà il giorno delle marmotte. Ecco la prima bella grossa, che appena mi vede si dirige verso il suo buco nel terreno. Io mi avvicino lentamente, scatto qualche foto e poi mi avvicino ancora. Lei entra nel buco ma io decido di aspettarla per beccarla alla perfezione. Mi metto a meno di 10 metri dal buco e aspetto immobile in piedi. Sto così per più di 7-8 minuti. Poi piano piano spunta la testa e la curiosità della marmotta prende il sopravvento. Alla fine il risultato è questo:Abbandono la marmotta curiosa e continuo la mia camminata verso il fondo della valle e faccio subito un altro incontro. Questa volta noto la sagoma marrone vivo inconfondibile di un capriolo. E' un maschio con un palco molto bello. A differenza delle marmotte però, i caprioli sono decisamente meno avvicinabili e anche col teleobiettivo non riesco ad ottenere più di questo:Ancora qualche istante e con pochi balzi il capriolo svanisce nel bosco. Nei prati nel frattempo le marmotte giocano a fare le vedette.Gli scorci che vedo sono fantastici.Dietro a me c'è solo la valle immersa nella pace più assoluta. Al ritorno non sarà così: turisti più o meno intraprendenti vagheranno per la valle in cerca di un po' di contatto con la naturaEntro nel vivo dell'escursione e comincio a salire attraversando un vecchio bosco di larici.Finito il bosco attraverso una cengia e sento dei sassi cadere. Alzo lo sguardo e poco più avanti un camoscio con balzi precisi e veloci si arrampica sulle rocce. Anche questo è un animale che non si lascia assolutamente avvicinare. Quindi qualsiasi scatto fotografico è oro.In meno di 10 secondi sparisce alla mia vista. Ecco perchè in escursione la macchina fotografica ce l'ho sempre in mano.La foto qui sotto è per farvi capire dove ho camminato io e dov'era il camoscio. Questa è la val S. Nicolò. In fondo il Catinaccio.Anche il Col Ombert è stato testimone degli eventi della prima guerra mondiale. E qui, in uno strano connubio, si fotografano i fiori tra il filo spinato.Alcuni esemplari maturi di stella alpina.Qui si vede il percorso fatto per arrivare alla cima. Passando tra vecchie trincee di guerra e baraccamenti.
E finalmente eccomi in cima! Ho toccato la croce e ho urlato: SIII!!! Il panorama era mozzafiato. A 360° sui gruppi montuosi più famosi. Catinaccio, Sassolungo, Sella, Pordoi, Marmolada. Cima Uomo. Domani posterò i "Tutto intorno a me" che sto facendo con photoshop.La Marmolada (a sinistra), il Gran Vernel (a destra) e la Val Contrin visti dal Col Ombert.La croce della vetta con dietro il Catinaccio. Purtroppo il cielo era molto sporco da nuvole.La Val S. Nicolò vista dalla cima. Lo strapiombo verso la valle toglieva il fiato.La croce del Col Ombert con dietro la Marmolada.Ecco il percorso che si fa per salire fino alla croce. L'ultimo pezzo è un sentiero veramente in piedi.Per pranzo dua panini col salame nostrano, una coca, un krapfen alla marmellata e si riparte.Beffa delle beffe il cielo si riapre con notevoli squarci di azzurro.Ed ecco l'ultima foto fatta sulla via del ritorno. Il Col Ombert appena conquistato in tutta la sua bellezza.Spero abbiate apprezzato. Mi piace pensare che attraverso queste foto siate potuti venire in passeggiata con me.

3 commenti:

  1. E fantastica la foto della luna! Incredibile!
    Complimenti!!

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  2. bei francobol.. emh foto, momo !!!
    sempre bella la val S.Nicolò
    l'ho scoperta grazie a te e sicuramente ci tornerò con i bimbi quest'estate..
    ciao
    massimo bdg

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  3. massimo, hahaha ma va che hai ragione, son veramente microscopiche ste immagini. E pensare che sono andato avanti così per anni...

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