Ero nella vecchia fabbrica di gelati di mio padre, c'era mia cugina Rossella, quella con i capelli lunghi che non vedo da una vita. Tornavo lì dopo tantissimi anni a prendere una cosa. Non volevo farmi vedere da nessuno. Mia cugina però mi vede, mi riconosce e mi aiuta a scavalcare una scala che sovrasta una catasta di ferraglia. Anche la scala è piena e si passa a fatica. Riesco a superarla, saluto mi cugina e vado via...
Sogno in biancoenero. Sogno a tinte forti.
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