A tre giorni dalla fine di questo splendido Mondiale fiemmese, le norvegesi annichiliscono tutte le avversarie e vanno a vincere l'ennesimo oro, il 6° per l'esattezza, insieme a 5 argenti e 4 bronzi. Oggi, nella staffetta 4x5 km, le medaglie d'oro sono finite al collo di Heidi Weng, Teresina Johaug, Kristin Soermer Steira e la campionessa Marit Bjoergen. Io ero lì ad immortalare il tutto. Ecco il resoconto della gara.
Per la prima volta dall'inizio di questi mondiali, arrivo al Centro del Fondo di Lago di Tesero con una neve piuttosto molliccia. Da ieri pomeriggio le temperature si sono notevolmente alzate e il manto nevoso in valle è sceso di un bel po', sono comparse numerose pozzanghere (era una vita che non vedevo acqua in forma liquida!!!) e l'aria è più tiepida. Questo però non spiega come facciano questi norvegesi a dormire in tenda a ridosso delle piste con temperature come le attuali.
Forse il segreto sta tutto in questo comignolo.
Entro nel Centro. Ancora tanta tanta gente sugli spalti. Ieri erano in 12.000!!
Oggi però c'è uno spettatore speciale tra tutti gli altri. E' quel signore col cappello e occhiali che vedete qui sotto guardare verso destra. Quello è il Re Carlo XVI Gustavo Bernadotte di Svezia con tre suoi amici. Incredibile eh! Sembra un artigiano di una bottega del legno.
Ma eccoci alla gara. Oggi le ragazze faranno 5 km a testa e partiranno in 4 per squadra. Ecco le prime frazioniste pronte alla partenza.
Il gruppo parte allo sparo di pistola e si dirige subito verso un muro di folla urlante.
La prima frazione va come previsto, cioè con la Norvegia che fa il vuoto. Heidi Weng è letteralmente un razzo e crea un buco di oltre 30 secondi dalla seconda. Ecco il momento del cambio. Parte la seconda frazionista: Teresina Johaug!!
Purtroppo la piccola norvegese oggi non gira proprio al massimo e in più una rabbiosa Justyna Kowalczyk tira fuori una prestazione incredibile. Recupera oltre 30 secondi di distacco e supera la Johaug.
Eccole alla fine della loro frazione, con Teresina a tenere duro dietro la polacca.
Nelle altre due frazioni però, ci pensano la Steira e la Bjoergen a far tornare in prima posizione la Norvegia. Ed infatti Marit si presenta assolutamente da sola all'arrivo con già la bandiera in mano!
Le altre frazioniste la aspettano già bardate per la festa dell'oro (vedi giacca con le lettere che comporranno la scritta N-O-R-G-E aiutate dal loro allenatore).
E' ancora oro norvegese!!
La Bjoergen asseconda le compagne e indossa subito la giacca della festa.
Nel frattempo le russe, a medaglia dopo tanto tempo, festeggiano a modo loro.
Ma lo stadio è tutto per le campionesse di Norvegia.
Festeggiano anche le svedesi, seconde.
Le americane sono felici nonostante il 4° posto.
Teresina e le altre continuano il loro show davanti ai fotografi.
In attesa del podio, scorgo in postazione Rai Pietro Piller Cottrer, che proprio ieri ha annunciato qui a Cavalese il ritiro dalle competizioni. Una decisione maturata anche a causa della caduta all'ultima edizione della Marcialonga.
Passa Teresina insieme alle sue compagne per andare alle interviste nella zona mista e mi sorride.
Sotto di me, decine e decine di paia di sci da fondo.
I fotografi si posizionano per la cerimonia di premiazione.
I tifosi sono pronti.
Prima però l'intervista ufficiale FIS. Sono tutte a due metri da me.
La Johaug.
La Bjoergen.
La Steira.
E la Weng che si commuove mentre racconta le sue emozioni.
Però ragazzi, il mio obiettivo insiste sulla evidente bellezza di Teresina. Pensate che in Norvegia il suo sito è il più cliccato della nazione e lei è considerata la più bella tra gli atleti di Norvegia. La sua pagina Facebook ha oltre 180 mila fans.
E' tempo di podio e inno nazionale. Le russe al terzo posto, salgono per prime.
Poi le svedesi.
E infine arrivano le campionesse.
L'inno nazionale Norvegese risuona ancora in Val di Fiemme. Lo sto imparando anche io tra un po'.
Anche oggi i riflettori sul Mondiale si spengono. E' tempo di rientrare a casa. Non prima però di aver fatto qualche altro scatto a tutto il folklore che gira attorno a questo mondiale e che per il 70% è fatto da questo simpaticissimo popolo norvegese.
Questo tizio girava con un salmone imbalsamato enorme sulla schiena.
Il ritorno al parcheggio è stato abbastanza traumatico. Il rialzo delle temperature delle ultime ore ha ridotto il pratone ad una trappola di fango.
I trucioli di legno stesi in mattinata non son serviti a nulla. Speriamo la situazione non peggiori ulteriormente nei prossimi giorni, altrimenti dovranno chiamare i Pompieri per recuperare le auto nelle sabbie mobili.
Domani in programma la 4x10 km maschile che io però non seguirò. Favoriti per la vittoria ancora i norvegesi, ma Dario Cologna e compagni non staranno a guardare. Il mio mondiale riprende sabato, con la 30 km femminile e poi domenica con la 50 km maschile e la cerimonia di chiusura. A presto, gente!!