19 settembre 2010

L'inaugurazione dell'Applestore Le Gru di Grugliasco

Anche questa volta è stata una festa, e che festa! 1500 t-shirt bruciate in meno di due ore, coda fino all'ingresso del Centro Commerciale, tanti applausi e un sacco di prodotti venduti. Questo è stato il primo giorno di apertura dell'Applestore Le Gru di Grugliasco (TO). E se non siete potuti venire, vi ci porto io!

Dopo una notte quasi insonne, e non chiedetemi perchè, mi sono svegliato alle 7 in una stanza di albergo 4 stelle ma un po' anonimo. Colazione in fretta e furia e via, in strada sotto un cielo molto plumbeo ma che fino a quel momento aveva trattenuto tutta la pioggia promessa dai meteorologi. Arrivo al Centro Commerciale Le Gru in 10 minuti di auto e questo è quello che vedo. Qui sta piovendo, anche se non molto, l'esterno del centro commerciale è deserto, anche perchè aprirà solo un'ora più tardi, alle 9. Se ci sono già persone in fila all'Applestore saranno sicuramente all'interno visto che le porte sono eccezionalmente aperte.

Entro. C'è uno spiegamento di uomini della sicurezza che fa spavento. A Carugate ce n'erano la metà. Ci sono anche le transenne ma non c'è la gente!

Ma camminando scopro che prima di arrivare allo store Apple ci vogliono ancora moltissimi metri. Ed in effetti, attirato dal rumore vedo una fila di circa 150 persone ordinatamente distribuita dentro il primo pezzo di serpentone allestito da Apple.

I primi della fila sono naturalmente i 4 ragazzi di Mestre che ho lasciato ieri sera. Sono un po' cotti ma felici di essere quasi giunti al loro traguardo.

Le file sono essenzialmente due: una per i visitatori dell'inaugurazione e una per chi vuole acquistare iPhone. Quest'ultima a metà mattinata conterà una cinquantina di persone. Poi c'è lo spazio-fila per la stampa. Ma non è ancora il momento per infilarsi lì. C'è da scattare foto. Ecco in primis il negozio, che è un negozione. Sicuramente più grande di quello di Carugate e infatti poi scopriremo essere una superficie di circa 750 mq, il più grande Applestore Italiano finora inaugurato contando che Roma e Carugate si aggirano sui 600 mq.

Al suo interno è tutto pronto e i commessi Apple fanno capannello intorno ai responsabili per le ultime raccomandazioni.

All'esterno del negozio la coda aumenta molto velocemente. Il torinese classico non è certo il tipo che si scompone facilmente e questo spiega la poca affluenza notturna preferita ad un arrivo alla spicciolata.

Alle 9 in punto le porte di vetro si aprono per permettere a noi della stampa di accedere al punto vendita. Sono dentro l'Applestore!

Grandi applausi e lunghi sorrisi.

Peppe, il market leader del punto vendita, spiega alla stampa gli obiettivi del nuovo Applestore. Scopriamo che qui lavoreranno ben 75 dipendenti.

Scatto altre foto al negozio.

Il banco del genius bar è veramente chilometrico.

Postazioni per i bimbi.

Le pareti degli accessori.

I prodotti ben esposti.

I nuovissimi iPod Shuffle.

I nuovissimi iPod Touch.

Decine di iPad a disposizione.

Le postazioni professionali.

I nuovissimi iPod Nano.

La gente fuori scalpita. Manca poco alle 10.

E' arrivato il momento per noi di uscire. Arrivano le t-shirt per la stampa.

Faccio uno scatto ad uno dei commessi, quello che più degli altri mi ha incuriosito.

Si esce. Ci si prepara alla bolgia.

I commessi rimangono soli e dal retro escono tutti quelli che durante la visita della stampa non si erano fatti vedere.

Dopodichè tutti fuori a dare un cinque a tutta la fila in attesa. Questo gesto scatena l'euforia della folla e le urla si sprecano.

I commessi rientrano e iniziano ad incitare il pubblico. Mancano pochissimi minuti all'apertura.

E' un bellissimo e spontaneo batti e ribatti di festanti cori. Questi ragazzi, non sono qui per la maglietta, non sono qui per cercare di accaparrarsi un prodotto Apple con lo sconto e non sono qui neppure per farsi vedere. Non sono 4 ragazzetti sfigati, lo vedete. Guardate la folla: c'è di tutto e di tutte le età, maschi e femmine, mamme con i loro figli, coppiette, donne in carriera. Magari non tra le prime file, ma se scorrete le foto noterete la gran varietà di pubblico. E loro sono qui per partecipare ad un evento, che esula dall'acquisto. Sono qui per la festa, per la gioia che questa procura, un po' come quell'energia, quella passione che ti spinge ad andare ai concerti, agli eventi sportivi, o in luoghi dove incontrerai personaggi famosi. Passione è la parola tra queste che più mi piace evidenziare. Apple è una passione. Ed è una passione talmente forte che quest'azienda che produce computer non ha bisogno di pubblicità per andare avanti, perchè arriva in automatico dai suoi utenti. E' una passione talmente forte che Apple è la terza società americana quotata in borsa dietro solo a Exxon e Microsoft. Incredibile se ci si pensa. Non succede con nessun brand al mondo quello che invece capita davanti ad una mela morsicata.

E infatti dall'alto della scala mobile, la gente guarda incredula ciò che sta capitando davanti all'Applestore di Grugliasco. E osservarli è veramente divertente.

Ultimi scherzetti tra i commessi Apple.

E ultime dritte tra i capoccia Apple.

Il momento dell'apertura ve lo gusterete più avanti nel video di fine post. Ecco gli istanti subito dopo.

Ai primi 1500 clienti la t-shirt celebrativa con la scritta Le gru. L'anno scorso a Carugate la maglietta recitava Carosello.

la gente entra in continuazione a gruppi di 5 persone. E tutte vengono festeggiate con ole e applausi.

All'interno tutti approfittano per provare i prodotti.

Alle casse la fila è consistente.

Esco nuovamente. La fila è ancora molta da smaltire, però alle 12 circa le magliette saranno già finite e questo sta a significare che già 1500 persone sono entrate nel punto vendita.

Al mio ritorno da un veloce pranzo, intorno alle ore 13 i commessi Apple stanno ancora incitando la gente in attesa di entrare. Veramente encomiabili.

Per me è tempo di tornare a casa. Mi aspettano 4 ore e mezzo di auto. Me ne vado con tante immagini impresse negli occhi e con la consapevolezza che presto, prestissimo tutto ciò si ripeterà di nuovo. E' infatti prevista quasi sicuramente per sabato prossimo l'apertura del quarto Applestore italiano in quel di Orio Center, Bergamo. E allora rivivremo da capo la stessa energia, la stessa voglia di esserci, lo stesso sano entusiasmo che ogni mac-user conserva dentro sè.
Per concludere, ecco il filmato riassuntivo della giornata che mostra i momenti prima dell'apertura, le porte che si aprono, lo store visto da dentro e la lunga fila in attesa fuori. Il tutto con l'audio originale così che possiate vivere il più intensamente possibile quei momenti.

(TPP) 2 ore.

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9 commenti:

Saint Andres ha detto...

Bellissimo Momo. È quasi come esserci entrati, in effetti Apple è davvero una passione che non ha bisogno di pubblicità perché le cose che ti fanno stare bene le consigli per primo ai tuoi amici. Ho avuto momenti belle e brutti con i prodotti Apple ma in ogni caso per me rimane sempre una grande azienda, mi auguro che possa continuare così per altri 100 anni, vedere le stesse cose ogni volta che verrà aperto un punto vendita, lo stesso entusiasmo!

Maos ha detto...

Non voglio assolutamente sembrare cinico, insensibile, noncurante... ma...

- i cori PER COSA?
- gli applausi PER COSA?
- la ressa PER COSA?

Non capisco, veramente. E' un negozio, la stessa roba che vendeva ieri la venderà oggi e domani. I commessi sono lì a lavorare, a vendere qualcosa, e chi entra lo fa per comprare o per curiosare, come in qualsiasi altro negozio.

Stento a capire davvero il senso dei cori. Mi rimandano all'era stadio, luogo dove qualche anno addietro mi piaceva andare, prima che essere tifosi diventasse sinonimo di "odia l'avversario" più che "ama la tua squadra".

Mi perdonerete, ma non capisco. Io stesso, che ho un rapporto più che d'amore con la tecnologia, non capisco per niente tutto questo. Chiamatelo come volete: passione cieca, fanatismo, cameratismo, socializzazione brand-oriented... dal mio punto di vista cambia molto poco. Ogni eccesso, per come la vedo io, porta a brutture, in tutti i sensi di possibile interpretazione del termine.

Momo ha detto...

Saint, chissà come sarà Apple fra cent'anni. Boh!

Maos, mi spiace che anche tu sia nell'elenco di quelli che "non capisco", "non comprendo", "Non ha senso", "Siete pazzi", "Tutta sta roba per una maglietta", "500 km per vedere un po' di computer" ecc...
Però per un attimo chiediti perchè in ogni parte del mondo ogni volta che un Applestore apre, succede la stessa cosa. Chieditelo. Ormai è successo 295 volte. Siam tutti ricogliniti da Steve Jobs? Può essere, ma non credo. Io penso sia solo una passione per un brand e per quello che riesce a trasmettere. Potrei farti degli esempi ma sinceramente, come più volte è stato detto da decine di analisti, non c'è al mondo un altro brand che crei tutto ciò. Non c'è.

Maos ha detto...

Mah Momo, innanzitutto permettimi di chiarire subito che non ho ASSOLUTAMENTE usato i termini dispregiativi che hai elencato, come per esempio "rincoglioniti" o "pazzi". Ho molto umilmente detto che non capisco, tutto qui. Ognuno è liberissimo di fare tutta la strada che vuole per prendersi quello che vuole dove vuole al prezzo che vuole.

Sottolineo solo che però, oggettivamente, ti sbagli di parecchio quando dici che non c'è un altro brand al mondo che muova queste cifre. Ce ne sono a bizzeffe, invece, e per esperienza personale, giusto per non parlare a braccio o a vanvera, posso citarti quello col quale lavoro più spesso, ovvero Nintendo (che, guarda caso, è sempre stata considerata "la Apple dei videogiochi"). E non parlo solo del lancio dei giochi più rappresentativi, ma anche di tutti i lanci al Nintendo World Store (con code non dalla sera prima, ma dalla SETTIMANA prima, con veri e propri bivacchi). Lì però ci sono di mezzo i giovani e giovanissimi, quindi certe scene le colloco in altro contesto.

Per chiarire: capisco benissimo l'entusiasmo, non capisco certi modi. I commessi che intonano "vi vogliamo così" che scopo hanno? Qual'è il senso??? Pensano di gasare gli utenti spingendoli in qualche modo a spendere di più? Di sicuro non devono motivarli, come dimostrano i tuoi post precedenti, perchè l'utente Apple si motiva da solo... quindi? Semplice euforia??? La capirei da parte degli utenti, non dei commessi!

Tutto lì: logicamente non si spiega. E' solo emotività? Ok, benissimo. Forse è per quello che non capisco... :)

Momo ha detto...

Maos, lo so che tu non hai scritto quelle parole, ma tu come tanti altri in queste ore, stanno esprimendo concetti molto simili in vari posti sul web. Di persona non succede e non capisco come mai. Nessuna delle persone non coinvolte e che erano lì al Centro commerciale ha contestato o ha commentato schifato quello che stava avvenendo. Anzi erano tutti piacevolmente stupiti e curiosi di sapere cosa stava avvenendo, perchè l'allegria e il divertimento di massa ha un alto potere contagioso.
Io credo, per concludere, che se delle persone condividono una passione e la manifestano con gioia e senza nuocere a nessuno, non possa esserci alcuna motivazione di dissenso. Potrete non capire, ma dovrebbe finire lì. Ma non vedo cosa ci sia da capire. Non c'è da capire nulla. E riguardo ai commessi, in quel momento loro non si sentono per nulla commessi, ma si sentono ne più ne meno come quelli che hanno passato la notte ad aspettare di entrare. Concludo dicendo che è prassi in casa Apple, ad ogni inaugurazione invitare anche i parenti dei commessi che hanno la possibilità di partecipare anche loro alla festa. Questo dovrebbe far capire lo spirito di Apple inc.

eliana ha detto...

Ma sarà così anche domani o i 75 commessi avranno tutto il tempo di leggersi un buon libro.. possibilmente di carta!!!!!

Eliana

Maos ha detto...

"E riguardo ai commessi, in quel momento loro non si sentono per nulla commessi, ma si sentono né più né meno come quelli che hanno passato la notte ad aspettare di entrare."

Guarda Momo, sei proprio fuori strada. E' tremendamente ingenuo pensare che questi ragazzi agiscano così perchè ispirati e non perchè istruiti a dovere. In gergo si chiama MM, Marketing Management... i più smaliziati lo chiamano self-operation empowerment, e non è un gran complimento. Te lo dice uno che ha mollato il mondo commerciale proprio perchè stufo di ragionare sulle "barriere psichiche di chi compra" e sui "cappotti di mattoni".

Ma ti ripeto: nelle mie parole c'era solo incomprensione, e non schifo come hai ipotizzato. Lietissimo che tu e i presenti vi siate divertiti, comunque.

Momo ha detto...

Maos, cioè tu mi stai dicendo che i commessi stavano recitando?
Quello fuori strada mi sa che sei tu. Ma totalmente eh. In ogni caso so di cosa parli, avendo fatto una accademia che mi ha insegnato psicologia dei consumi, strategie di marketing sia verticale che orizzontale, e essendo stato oltre 10 anni all'interno di una agenzia di pubblicità internazionale. Ma sinceramente non riesco in nessun modo a sottoscrivere la tua idea. Non siamo davanti ad agenti di una scaltrissima azienda immobiliare a rappresentanti di una casa editrice che vende enciclopedie...
Conosco parecchie persone che lavorano in Apple e so come ragiona quell'azienda.
A me sembra che ormai, sia automatico pensare che dietro ad ogni atteggiamento buonista ci sia la fregatura. Non è così. E ne sono fermamente convinto. Col tuo ragionamento stai sottintendendo che ogni utente Apple presente a questi eventi sia un bamboccio boccalone. Ripeto nuovamente: non è così.
Guarda le foto, conta quanti ragazzini vedi tra la gente. Ben pochi. Quelli in attesa lì fuori sono gli stessi che poi a casa usano il mac per creare (musica, video, grafica o altro), sono gli stessi che si appiccicano la mela bianca sull'auto, sono gli stessi che intasano tutti i siti internet ogni volta che c'è un Keynote. Sono gli stessi che decretano il successo mondiale di ogni prodotto Apple. iPhone 4 penso sia stato il prodotto più criticato di tutti i tempi ancora prima che uscisse e ancora di più del primo iPhone (già martoriato da tutti: manca questo, manca quell'altro, non ha la radio...). Eppure questo cellulare ha venduto 3 milioni di pezzi in 4 mesi. E chissà quanti stanno aspettando in tutti i negozi del mondo dove ci sono liste d'attesa chilometriche.
Questo per dirti che Apple non ha bisogno della recita dei suoi dipendenti all'inaugurazione. Ma proprio no.
Forse ne avrebbe bisogno qualcun'altro. Tu che dici?

Maos ha detto...

Momo, io credo che tu mi stia sistematicamente fraintendendo. Capisco benissimo che forse le mie posizioni a riguardo, essendo solo un "simpatizzante" Mac e non uno "sfegatato", non vengano prese per ponderate... ma ti assicuro che è così. Non ho detto che quei commessi recitano, ho detto che stanno facendo molto bene il loro mestiere. Non ho detto che gli utenti Apple sia degli invasati, ho detto che basano tutto sulla propria passione. E, infine, non ho detto che quelli delle foto siano ragazzini scemi, ho detto che personalmente NON CAPISCO il senso di un "vi vogliamo così" intonato da dei commessi che, per amor del cielo, ameranno con tutta l'anima le produzioni della creativa mente di jobs... ma che non per questo credo sentano l'irreprimibile bisogno di fare gli "olè" con tanto di ola o dare il cinque (... il cinque???) ai gruppi di avventori.

E bada, non sto dicendo sia sbagliato. Sto dicendo che proprio non lo capisco. E' un male? E' peccato? Io credo di no. Guarda Momo, io sono di Brescia; se appena appena posso il prossimo weekend presenzio all'inaugurazione del nuovo centro a Orio. Magari cambio idea io, chissà! :)

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