07 giugno 2010

Viaggio in Umbria (1)



Inizio oggi a raccontarvi attraverso le foto che ho scattato, il mio viaggio-vacanza in terra d'Umbria. Ebbene si, è questa la regione in cui ho passato la maggior parte dei giorni a fine maggio, rischiando un pò per le condizioni meteo che in questo periodo dell'anno consiglierebbero altre mete per trovare caldo e mare frequentabile, tipo il mar Rosso o mete ancora più esotiche. Ma quest'anno c'era il desiderio di rimanere in Italia, per apprezzare gli stupendi luoghi d'arte che abbiamo e, perchè no, per mangiare finalmente bene, dopo le esperienze non proprio esaltanti di Sharm 2008 e delle Maldive 2009. Ecco grosso modo il lungo serpentone di oltre 2000 km che ha percorso la mia fidata macchinina.

Come avrete potuto notare ho fatto una deviazione prima di arrivare in Umbria, ed infatti ben due motivi mi hanno convinto a fermarmi a Ravenna, città che comunque avevo già visitato altre volte in passato ma non con l’attrezzatura fotografica che ho ora. Insomma, i motivi per cui mi son fermato a Ravenna son presto detti: sicuramente il primo è il suo importantissimo lato artistico. Ravenna è stata tre volte capitale: con l’Impero romano, con gli Ostrogoti e con l’Impero Bizantino, è l’unica città al mondo ad avere ben otto monumenti citati dal patrimonio dell’umanità dell’Unesco e possiede dei mosaici incredibilmente belli e perfettamente conservati. I miei studi (Liceo Artistico e Accademia di belle Arti) e la mia passione per l'arte soprattutto del periodo '400-'600, fanno di questo e di altri siti italiani un motivo di forte attrazione per me. Il secondo motivo era decisamente più “leggero”: rivedere il mare dopo tanto tempo trascorso in montagna visto che la vacanza prevedeva tutto tranne che il mare.
Ma andiamo con ordine. La partenza dalla mia amata valle trentina è scattata presto, intorno alle 8.15 della mattina e, dopo svariati tratti in coda in autostrada (cominciamo bene!), sono arrivato a Ravenna per l’ora di pranzo con una temperatura piacevole (25°) e un sole convinto. Prima di passare in centro mi sono subito diretto verso la costa con l’intento di mangiare pesce in un ristorante decente. Dopo un risotto alla pescatora che mi ha strappato la sufficienza a mala pena, ho messo in moto la digitale. Ecco la prima foto che ho registrato nella scheda di memoria della D90.

Niente di che, me ne rendo conto, ma la vista del mare dopo tanto tempo che non lo si vede, ha un qualcosa di magico e affascinante e la foto viene in automatico. Siamo a Punta Marina, una delle località balneari del ravennate. Ecco il punto esatto dalle viste satellitari di Google.

La visione dell'ambiente marino non è stata proprio esaltante, eh. Certo, dopo le acque cristalline delle Maldive lo scorso anno, e del Mar Rosso l'anno ancora prima, non potevo aspettarmi molto. Sicuramente ha inciso negativamente anche il periodo in cui ci sono arrivato, con stabilimenti balneari e attività ancora chiuse e spiagge semi-deserte. Però mi aspettavo qualcosa di meno triste.



L'idea era quella di rimanere in spiaggia almeno un'oretta ma vista la situazione ho optato per il centro di Ravenna subito. Nel mio programma personale c'erano due tappe obbligate: la Basilica di S. Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia. Entrambi gli edifici si trovano praticamente nello stesso complesso e con un unico biglietto si ha diritto alla visita di entrambi, compresa Sant'Apollinare in classe, basilica leggermente fuori Ravenna.

Io trovo San Vitale la Basilica con l'interno più affascinante di tutta la storia dell'arte italiana. Quest'edificio è semplicemente stupendo, ipnotico e unico. Sarà la sua forma spettacolare che sembra letteralmente prendere il volo, sarà la luce che si crea al suo interno o gli affreschi miscelati sapientemente ai mosaici, sta di fatto che ogni volta che la visito rimango incantato.
Questo è il percorso che si fa solitamente visitando San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia. La linea verde parte dal comodo parcheggio a fianco.

Prima di arrivare alla Basilica si entra nel bel chiostro detto anche nartece, che è adagiato ad essa.

E poi, una volta entrati si arrivata davanti a questo spettacolo.

Pensate che questo splendore è stato costruito e decorato in appena 23 anni.


Ecco la pianta della Basilica che è apparentemente semplice, ma stando al suo interno diventa quasi labirintica.

Il pavimento è tutto ricoperto di mosaici.


L'incredibile gioco kaleidoscopico della cupola e degli archi di cui è contornata.

L'abside fotografata proprio da sotto il suo arco d'ingresso. Qui siamo nel punto di maggiore pregio della Basilica. E' qui che sono stati fatti i mosaici più preziosi.


Particolare dei pulvini e dei capitelli, unici nel suo genere e super fotografati, sono le star di Ravenna tutta.
Lato destro.


Lato sinistro.
Notate i mosaici. Sono incredibilmente colorati.

Alcuni particolari dei mosaici.


Lo sguardo sale ancora più su, verso la parte alta dell'abside. Vi giuro che in questo luogo gli occhi non sanno dove posarsi.

La cupola tutta dorata.

So che sembra finto, ma non lo è.

Le scolareche si alternano a ritmo sostenuto.Al contrario di altri luoghi di culto molto visitati, qui nessuno impone il silenzio e le porte sono sempre aperte.


Se non masticate molto i termini architettonici e non capite nulla di Absidi, matronei o cuspidi, eccovi un glossario che vi spiega tutto.
La prima puntata di questa lunga vacanza finisce qui. Vi avviso che non abbiamo neppure iniziato e le meraviglie non mancheranno. Tanta arte ma anche tanta natura, divertimento e shopping. A prestissimo!!!
(TPP) 45 minuti

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3 commenti:

watersound ha detto...

ciao Squarcio...le foto sono dinamite!
alcune domande tecniche...non puoi esimerti (please please please!!!)
iso?
bilanciamento del bianco?
obiettivo?
quale apertura?
mano libera o cavalletto?
io ho la d60 e ad iso 400 già c'è abbastanza rumore da farmi girare! come si comporta la d90? pur essendo dx va meglio?
ciao
ancora complimenti per le foto!
andrea

Anonimo ha detto...

Foto meravigliose. Sei grande. Se accetti la richiesta di watersound fai contento anche me.
Ciao
Silvano

Momo ha detto...

Watersound, silvano, vi rispondo molto volentieri. Non ho potuto usare cavalletto e quindi ho dovuto alzare gli iso e stare fermissimo o, quando possibile, appoggiarmi a colonne o balaustre.
Ho fotografato con grandangolo 12-24mm per prendere più campo possibile, gli ISO erano a 640, l'apertura a F4 e il tempo a 1/8. I particolari li ho fatti con il tele, gli ISO a 1000 e infatti ho scattato parecchio prima di arrivare a foto non mosse. E' dura, ma con la pazienza ce la si fa. Per quanto riguarda il rumore, la D90 si comporta egregiamente. Sono veramente contento dei risultati.

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