18 giugno 2010

Pensate di esser più intelligenti di un ragazzino delle medie?

E allora ecco a vostra disposizione la prova INVALSI, che per chi non lo sapesse è grosso modo l'acronimo di Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione. Questa è esattamente la prova che hanno fatto l'altro giorno tutti i ragazzini d'Italia delle Scuole Medie. Potete scaricare il PDF della prova di italiano da QUI e quello di matematica da QUI. Avete un'ora di tempo per ogni prova, dopodichè potete confrontare le vostre risposte con le soluzioni dei quiz. Non vi tremano già le mani dall'ansia?
Fatemi sapere come è andata!

EDIT:
La prova di Italiano l'ho completata in 53 minuti, solo 7 minuti in meno del massimo previsto. Ho totalizzato 30 su 30 punti nel blocco A e 15 su 20 punti in quello B. Una domanda l'ho proprio saltata. Occhio a calcolar bene i punteggi come spiegato alla pagina 1 e 2 delle soluzioni. Non dovete sommare le risposte giuste che iniziano con A e poi quelle che iniziano con B, ma controllare a che sottoinsiemi (A o B) appartengono le domande A, B, C. Spero di essermi spiegato decentemente. Ora parto con la prova di matematica, e mi sa che saran dolori.

EDIT 2: appena finito la prova di matematica sforando di 10 minuti dal tempo massimo! Risultato: un disastro. Ho saltato 3-4 domande. Ho preso 30 in totale che sommati ai 45 dell'italiano fanno 75. Stando alla tabella, il mio voto finale è: 8. Beh dai, poteva andare peggio. Comunque formule ed espressioni matematiche sono state cancellate dal mio cervello. E' assodato. Da ragazzino però mi ricordo ottimi voti in matematica e voti stiracchiati in italiano. Che è successo nel frattempo?

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11 commenti:

Maos ha detto...

Mi sa che sei un pò arrugginito Momo! Un punto dalla prova d'Italiano te lo tolgo d'ufficio perchè mi hai sbagliato pure la concordanza del titolo del post!!! Sì, sì, lo so: sono un rompi... che ci vuoi fare, deformazione professionale! ;)

Ah: avevo postato un commento chiarificatore nel post sui mondiali e l'inno di Shakira-Sciagura, ma è sparito dopo essere stato pubblicato... mi hai censurato perchè ho scritto che il balletto sembra preso da un pomeriggio domenicale sulle reti Mediaset???

Momo ha detto...

Maos rompi, ho corretto la concordanza, una e al posto di una i. Ora va bene? :-) Per il post sparito, io non c'entro. Non mi è mai arrivata la segnalazione di un tuo post recentemente.

Maos ha detto...

Bravo, promosso! Tieni presente che il test più che di matematica (per la parte normativa e sistemica) è da considerarsi di logica. Quindi direi che in linea di massima sei andato benone: non so quanti anni tu abbia, ma l'elasticità mentale va scemando con gli anni ed è normale specializzarsi in quesiti logici che si affrontano giornalmente piuttosto che sulla matematica, la geometria o l'algebra, che sono materie di studio prettamente orientate alla didatticità!

Marco Giangolini ha detto...

Ho provato per curiosità il test di matematica...

Considerando che sono al 4° anno di ingegneria, ho risolto i quesiti in 23 minuti, facendo 2 errori di cui uno banale di distrazione che avrei potuto evitare leggendo con più attenzione la consegna. Magari con un'ora a disposizione rileggendo tutto avrei evitato anche l'altro, ma resta il fatto che secondo me non è un test banale.

Sarebbe stato ottimo come test per le olimpiadi di matematica, ma non certo per valutare uno studente visto che tante domande si basano sull'intuizione e sulla capacità deduttiva piuttosto che sulle capacità di calcolo. A quell'età non si può valutare uno studente per le capacità personali ma per quanto si applica, mentre secondo me il test va nella direzione opposta...

Rita ha detto...

Non apriamo questa discussione!
Non è possibile che i test invasli vengano valutati come prova scritta di esame di terza media. NO, NON CI STO.
Gli invalsi sono nati per valutare la preparazione degli studenti italiani ma non tengono affatto in considerazione i programmi ministeriali.
Io questi test li farei fare ai prfessori che insegnano ai nostri figlia, ne vedremmo delle belle!

Rita

Rita ha detto...

scusate gli erorri :-) mi sono fatta prendere dalla foga

Maos ha detto...

Precisamente, gent.ma Rita, qual è lo scopo della tua obiezione?

Dimostrare che siamo un paese di ignoranti a partire dai professori? Dire che i test INVALSI sono troppo difficili per dei ragazzini di terza media? O che non vanno utilizzati per valutare, ma solo per raccogliere dati statistici sulle capacità???

Chiedo perchè, in qualità di insegnante, ho avuto nel mio percorso di studi durato vent'anni prove ben più difficili di quelle di matematica-logica lì esposte. E pur avendo voluto cimentarmi nella risoluzione, e aver fatto tutto giusto, non insegno proprio matematica.

Dico questo perchè siamo SOLO noi in Italia a lamentarci di tutto quello che riguarda l'istruzione. La quale, bisogna che ce lo mettiamo in testa - genitori e alunni - è una cosa maledettamente SERIA. Giusto per curiosità: avete mai visto, a parità di età, che razza di test vengono sottoposti ai ragazzi in Inghilterra, Svezia, Finlandia, Svizzera??? A meno che mi si voglia far credere che i nostri figli siano tutti tarati mentalmente, è di qualità dell'insegnamento che dobbiamo parlare. La quale, badate bene, non inizia A SCUOLA, ma A CASA: inizia nel modo in cui avviciniamo i figli alla scuola, nel modo in cui noi la consideriamo, nel valore che diamo alla capacità (e ho scritto CAPACITA', non POTENZIALITA'!) e al merito.

Altrimenti andiamo pure avanti così: con una buona parte di ragazzi che fa l'università solo perchè non c'è altro da fare (mentre all'università dovrebbe andare chi VUOLE, non chi DEVE); con professionisti che di professionale non hanno nemmeno il nome perchè non hanno mai imparato il valore della responsabilità; con alunni che penseranno sempre e solo al voto, alla media e alle sgridate dei genitori invece di preoccuparsi di capire cosa vogliono, qual è la strada per raggiungere la meta prefissata e quali le strategie cognitive per avere successo grazie agli strumenti di cui si è appreso l'utilizzo.

ummon ha detto...

Ho avuto una istruzione scientifica di livello universitario, ma soprattutto ho avuto la fortuna di trovare uno dei pochissimi lavori in ambito privato in cui sviluppare ancor di più queste conoscenze ogni giorno.

Il test di matematica mi è piaciuto moltissimo, è effettivamente un test che va oltre ciò che viene insegnato e valuta le capacità della persona.

Proprio per questo capisco cosa vuol dire Rita quando si lamenta, vuol dire che la scuola non prepara gli studenti a queste prove, vuol dire che non è corretto inserire domande su argomenti che magari in alcuni istituti non sono mai stati affrontati, vuol dire cioè che è brutto vedersi valutati mediocri da test per i quali non si poteva essere preparati. Però tutto sommato lo trovo il minore dei mali, se significa dare un nuovo indirizzo all'istruzione (intesa in senso lato come dice Maos).

Momo ha detto...

Vi ringrazio tutti per il vostro apporto alla discussione. Soprattutto Maos che ci ha fatto quasi una lezione sull'istruzione in Italia.

Rita ha detto...

Mai detto che l’istruzione non sia cosa seria, anzi.
Dico solo che ci sono gli esami di terza media per valutare i ragazzi, o sbaglio?
Peccato che , essendo scuola dell’obbligo, i professori non boccino chi non studia, chi non merita, ma portano tutti i ragazzi alla fine di questo ciclo. Cosa crede, che sia gratificante, per un ragazzo che studia tutto l’anno vedersi promuovere esattamente come chi non ha fatto un emerito tubo?
Dico, come lei, che ci vuole più severità... ma dico anche, al suo contrario, che molti professori non insegnano ai ragazzini a usare la loro testa. Anche quest’anno mio figlio ha dovuto studiare a memoria determinate lezioni perchè il professore pretendeva le stesse parole del libro. A che pro?
Gli ho sempre insegnato a ragionare con la sua testa, ad esporre le lezioni con le sue parole... parole al vento di fronte a determinate situazioni.
In questa scuola, così come in tutto il paese, ahimè, va avanti il furbo... quello che copia!

Quello che mi domando io è: a cosa servono e soprattutto cosa misurano queste prove Invalsi?

Sono nate per misurare con un metro uniforme le differenze di efficienza e di efficacia della didattica nelle diverse realtà locali e le variazioni del livello generale di preparazione degli studenti nel corso degli anni, già prima misuravano in realtà un’altra cosa: la diversa preparazione degli insegnanti, la diversa qualità delle condizioni di insegnamento nelle diverse parti del paese.

Proprio per questo, convertirle ora in uno strumento di valutazione del rendimento del singolo studente mi sembra una distorsione del senso originario della prova, che rischia di accollare al merito o demerito del ragazzo anche le diverse performance del sistema scolastico (p. es., appunto, il mancato o diverso svolgimento in classe di certe parti del programma) che sarebbero il vero ‘oggetto specifico del sistema Invalsi (che significa infatti Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione).

Insomma non credo che una valutazione di sistema, utilissima, possa essere disinvoltamente applicata pari pari come test individuale senza che ne soffra una delle due finalità. Un termometro che misura le variazioni di clima atmosferico non può funzionare bene per misurare la febbre di un’influenza.
Ma soprattutto: proposte così, come un raddoppio dell’esame di terza media (i ragazzi hanno già svolto il compito di italiano e quello di matematica), al termine di una faticosa sessione di esami, che giunge al termine di un intero anno scolastico, a ragazzi ovviamente in tensione e legittimamente affaticati, cioè nel momento sicuramente di rendimento peggiore, penso finiscano solo per misurare la diversa resistenza allo stress da scuola.

Rita ha detto...

Khassad, esatto, la scuola non prepara gli studenti a queste prove... e allora perchè valutarli con questo metodo?

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