17 gennaio 2010

Tour de Ski (4)

Eccoci all'epilogo fotografico del week end di gare che mi ha visto impegnato come fotografo. Qui la prima puntata, qui la seconda e qui la terza. Dopo la gara femminile è tempo di quella maschile. Si rifanno le righe del percorso.

Un elicottero con telecamera riprende gli atleti che stanno arrivando.

Tutto è pronto per accoglierli

Molti attendono nei posti di ristoro o scrutando il videowall

Una panoramica della zona in cui aspettavo il passaggio dei concorrenti (ingrandibile).

Ecco gli apripista

Ed ecco il primo concorrente. Si tratta di Lukas Bauer che vincerà la tappa di oggi e anche il Tour de Ski 2010!

Dietro di lui arriva Petter Northug che arriverà piuttosto indietro e si piazzerà al secondo posto nella classifica finale.

Ma ecco arrivare a ruota col 4 Colonia, poi col 6 Hellner e col 7 il francese Gaillard.

Dario Colonia, svizzero di origini italiane.

Gaillard.

Lo svedese Hellner che arriverà secondo.

Ecco Axel Teichmann, protagonista l'anno scorso.

E' la volta di Giorgio Di Centa primo degli italiani che si piazzerà all'ottavo posto.

Le facce sconvolte della fatica.

L'incredibile stile di Gjerdalen che gareggia con i Raiban!

Valerio Checchi.

Il tedesco Reichelt che deve aver litigato col suo dentista.

La linguaccia di Thomas Moriggl, italianissimo che arriverà all'undicesimo posto.

Fabio Pasini.

I concorrenti salgono verso l'arrivo tra due ali di folla.

La gara finisce e salgo anche io. Passo davanti alle altre poste del Tour del gusto.

I grandi mezzi per i servizi video.

Prima che tutti se ne vadano riesco a fermare il disponibilissimo Giorgio Di Centa e a fare una foto con lui e suo figlio.

Altri campioni vengono a lungo attesi dai fans più sfegatati.

E' scesa l'oscurità ma la voglia di far festa non è finita.

Entro nel tendone della stampa posto all'arrivo. Qui uno dei protagonisti di giornata, Northug, è circondato da giornalisti e bambini in attesa di autografo.

E' tempo di spegnere la digitale e tornare a casa a riposare. Anche oggi 8 ore "in servizio".

Prendo l'ovovia e torno a valle.

In meno di 15 minuti di camminata sono a casa. E' incredibile come questi avvenimenti sportivi internazionali, si svolgano proprio a due passi da casa mia.

Faccio un salto al centro stampa e consegno pettorale e foto scattate. Ricevo in cambio, una borsa firmata Trentino con dentro una felpa della Craft e 3 pacchi di pasta di un pastificio della valle.

E' finita quest'avventura fotografica, ma non penso che si ripeterà. Preferisco nettamente fotografare per me stesso senza obblighi e costrizioni, utilizzando la mia attrezzatura che ben conosco anche se non è altamente professionale. Ma prima di tutto non voglio più privarmi della possibilità di poter scattare in piena libertà, senza sentirmi addosso gli occhi di chi coordina, decide, e assegna zone di lavoro, ambiti, e competenze. Magari non riuscirò ad avvicinare i campioni come avrei voluto, ma perlomeno starò scattando solo per mio piacere personale.
Chiudo dicendo che sono molto dispiaciuto di non aver potuto fotografare e conoscere Alberto Tomba, che mi han detto non essersi proprio avvicinato all'evento con la massima disponibilità: 15 minuti e se n'era già andato. Bah. Non pervenuto neppure Franco Frattini di cui io non ho avuto notizie.
(TPP) 45 minuti.

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5 commenti:

Zion ha detto...

Il tedesco Reichelt che deve aver litigato col suo dentista.
buahahaah ho riso un sacco! :D

peccato non avere più foto dello svedese (niente male!) e di Petter, massì prendiamoci tutta 'sta confidenza :D

Dev'essere versmente difficilissimo fotografare atleti in movimento cogliendo il momento giusto, penso che io riuscirei a fotografare solo la pettorina o qualche gomito senza mai centrare bene l'obiettivo!!!

Complimenti Momo...però...praticamente l'hai fatto per volontariato! Una felpa? Della pasta? Mah. Per tutte quelle ore!!!

Zion

Maos ha detto...

Ho letto il tuo penultimo paragrafo con un sorriso amaro sul volto. Non sai quanto ti capisca, profondamente, davvero. So benissimo cosa si prova: hai ragione al 100%, niente ti ripaga del fare quello che ti piace COME ti piace, senza vincoli e briglie di sorta.

Sempre grandissimo, un abbraccio!

Momo ha detto...

Zion, ti faccio un regalino: http://tronderweb.no/teamnorthug/
Grazie per l'incoraggiamento eh! Ci vuole proprio. :-)

Maos,a volte le cose che solitamente hai in automatico acquistano una mostruosa importanza quando non le hai più.Grazie del tuo pensiero.

ummon ha detto...

Beh dai, non era semplice essere catapultato da un giorno all'altro tra chi probabilmente sono anni che fa quell'attività sulle piste.

Poichè sono sicuro che il potenziale ce l'hai, secondo me dovresti insistere, ed anzi fare tesoro di questa esperienza per prepararti alla prossima. Magari, sapendo cosa ti aspetta e come funziona il tutto, riesce a prevenire i problemi e ti diverti pure.

Saint Andres ha detto...

In ogni caso hai fatto davvero un lavoro ottimo, per lo meno dal mio punto di vista. Certo magari sarà stata un'esperienza che non ti è piaciuta un granché però di sicuro è uan di quelle cose che aiutano a esplorare nuove situazioni!

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