22 febbraio 2009

La Val Contrin sotto due metri di neve

E come vi avevo annunciato ieri, vi racconto la fotostoria della mia ultima escursione. Ieri mattina sono partito alle 7.30 da casa con un cielo mezzo sereno e mezzo no. Arrivato a Canazei con una temperatura vicina ai -7° ho preparato la mia digitale, le ciaspole e sono partito. Mi aspettava una scalata di 600 metri di dislivello. Il percorso, naturalmente era completamente ricoperto di neve. Intorno agli 80 cm in valle e quasi due metri verso i 2000 metri. Ecco il sentiero che inizialmente si snodava con ripidi tornanti sotto il bosco.
In lontananza il paese di Penia che non vede il sole mai da novembre fino a fine febbraio!
Il gruppo del Sassolungo coperto dalle nuvole.
Arrivo intorno ai 1700 metri. Ecco la quantità di neve presente. Fortunatamente il percorso non mi obbliga ad usare le ciaspole perchè calpestata dal passaggio dei tanti sci-alpinisti.
Sento solo il rumore che faccio scrocchiando la neve. E' bellissimo.
Mano a mano che proseguo, la via si fa più stretta ma sempre calpestata.
La tanta neve ha fatto strage di abeti di tutti i tipi, sia grandi che piccoli.
Ecco spiegato perchè molti abeti hanno i rami piegati verso il terreno. I rami intrappolati dalla neve rimangono costretti in questa posizione per mesi.
Sono completamente da solo.
Esco dal bosco e il sentiero finalmente spiana. Se avessi dovuto fare tutta la salitona con le ciaspole sarei morto.
Uscire dal tracciato non è consigliabile. In alcuni punti si sprofonda fino alla vita.
le strane e pannose curve nevose.
Tracce fresce di lepre. La si riconosce dalle orme a tre buchi.
Questo invece è sicuramente un ungulato. Presumo un capriolo, vista l'altezza non elevata a cui mi trovo. Però non è da escludere neppure un camoscio o addirittura un muflone ma loro si spostano sempre in branchi.
I licheni fanno bella mostra di sè e fotografarli è un piacere.Sorpasso un ponticello che dalla tanta neve non si vede neppure.
Il tempo continua a fare i capricci ma forse...
Arrivo in prossimità della Malga Contrin. Tutto deserto. Là in fondo si vede Il Col Ombretta
4 Scialpinisti mi raggiungono e mi superano.
Qui non c'è pericolo valanghe, neppure su pendii tipo questo si muove qualcosa.
Un ruscello e la metrata di neve a fianco.
Dietro di me, squarci di sereno.
La mia meta si avvicina.
Là dietro vedo sbucare tra le nuvole la Marmolada.
Eccola! Sarà l'ultima volta che la vedo fuori dalle nuvole.
Ricovero invernale per gli escursionisti. Senza neve!!!
Il Gran Vernel.
Il Col Ombretta.
Da qui in poi devo necessariamente mettere le ciaspole. Si sprofonda.
Non so se vi rendete conto della quantità di neve. Ma quando cavolo si scioglierà? A giugno?
Ecco 8 scatti uniti insieme per farvi vedere cosa c'era intorno a me. Ingrandite e respirare l'aria che c'è a 2000 metri.Oltrepasso il Rifugio Contrin e mi dirigo ancora oltre.
Finalmente un pò di colore nelle foto!!!
Mi avvicino ad un agglomerato di baitine.
Anche con le ciaspole è dura. La neve è farinosa e non ghiacciata.
Guardate cos'è capace di creare la neve.
Appena ci si ferma fa freddino. Trovo un angolino riparato dal vento per poter mangiare. E questo sottotetto faceva proprio al caso mio.
Pane fresco con tonno e formaggio. Un pranzo "regale", ma vi assicuro che l'ho gustato in un modo super! (notare la neve anche sulla superficie dove ho appoggiato il panino e la lattina)
C'è spazio anche per una brioscina alla marmellata.
Proprio mentre sono fermo e il mio corpicino è infreddolito, il cielo si fa nero e inizia a nevicare. La Marmolada è sparita.
Finisco in fretta di mangiare e mi muovo. Fa freddo! Esploro il letto di un torrente.
O quello che ne rimane.
Ad un certo punto finisco in una buca profonda mezzo metro. "Tre ore" per uscirne!
Mi dirigo verso la strada del ritorno.
Ad un certo punto la mia attenzione è attirata da qualcosa... Vedete nulla in questa immagine?
Prendo il tele e scatto un'altra foto... E ora, vedete nulla?
Beh, adesso non potete non vederli.
Sono lontani da me ma con il tele riesco ad avvicinarmi parecchio ma non più di così. E' un branco di camosci imperterriti del vento gelido che tira e della neve che scende.
Anzi, si rincorrono come dei pazzi tra le rocce gelate. Ma come diavolo faranno a non volare giù?
Decido di sfidare la coltre nevosa per avvicinarmi a loro e mi inerpico lungo un pendio tostissimo.Si procede a fatica, e ogni tanto si cade.
Mi sono avvicinato un pò ma non basta per fare foto decenti.
Lascio perdere e torno verso il sentiero.
Ecco la regina delle Dolomiti completamente coperta dalle nuvole.
Rispunta il sole. E io mi incammino verso casa.
Marmolada (a destra) e Gran Vernel (a sinistra).
Il col Ombretta. E' bellissimo!
Passo nuovamente per il rifugio Contrin.Incontro due sci alpinisti. Uno dei due è in vena di acrobazie...
Lungo la via del ritorno noto qualcosa di strano sotto ad un abete rosso.
Immaginate cosa possa essere quella cosa lì per terra?
Sono pezzetti di legno. Qui è passato molto recentemente un picchio e ha banchettato per ore, forse per giorni.
Se pensate che tutto sto trapanamento è stato fatto con il becco, non oso pensare alla fine che razza di mal di testa avesse.
Se vi state chiedendo che cosa ci trovi il picchio dentro l'albero, la risposta è semplice: larve o insetti del legno, tipo, tarme ecc...
Continuo a scendere.Lontanissimo da me vedo il Sella illuminato dal sole.
C'è anche il Sassolungo.
Dopo un bel pò di tornanti tra gli alberi, arrivo alla macchina. Sui tetti degli alberghi ci sono gli omini che sbattono giù la neve opportunamente legati. E' pericolosissimo.
Rieccomi alla civiltà. Il centro di Canazei.
Questo è il percorso che ho fatto oggi. Vi ho segnato anche la zona in cui ho avvistato i camosci.
Spero vi siate divertiti! Alla prossima escursione. Pin It

9 commenti:

La ha detto...

Io, Beppe e Aldo Abbiamo guardato con molto interesse la tua escursione!
Tu lo sai loro che voglia avevano di essere lì!!
Complimenti da tutti, bellissime foto!
Ciao Là

Saint Andres ha detto...

Pazzesco questo post, lunghissimo pieno di foto! È fantastico veder e la neve tipo panna!! E che fame che mi fa venire quel panino, io ricordo sempe che quando vado in montagna a camminare mi viene sempre una fame incredibile, mangiare un panino è tra le cose migliori!

Grande Momo!

Lysa ha detto...

Hai fatto un sacco di strada!!!! Bellissime foto!

Momo ha detto...

La, grazie!!! Saluta tutti e un abbraccio! :-)

Saint, Lungo si! Sapessi che faticaccia fare sti post chilometrici...

Lisa, beh, solitamente ne faccio anche di più. Il problema era la neve che aumenta le difficoltà.

Alessandra ha detto...

ciao Momo! grazie! mi hai commosso perchè ho fatto questa escursione in giugno tra rododendri e gigli di s. giovanni! complimenti!!!!
fantastico! una favola!
Ale

Momo ha detto...

Grazie Alessandra. Mi fa piacere leggere questi commenti! Ciao!

thecatisonthetable ha detto...

Guardo le tue foto e sento l'aria della valle.

Talentuoso, anzichenò!

Momo ha detto...

The cat, mi piace l'idea di riuscire a portare le persone in montagna semplicemente stando seduti sulla scrivania.

Anonimo ha detto...

Ciao, bel post, e per arrivare al passo ombretta con le ciaspole, e fattibile.

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